Domenica 11 dicembre serata conclusiva del “DiVino JAZZ Festival ” XII edizione 2016, rassegna ideata e diretta da Gigi Di Luca, organizzata e cofinanziata dal Comune di Trecase, in partenariato con i Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e finanziata dalla Regione Campania con due concerti a Trecase: il primo al Santuario S. Maria delle Grazie e San Gennaro con la Young Jazz Orchestra ensemble formato da 17 giovani provenienti da tutti i conservatori campani diretta da Matteo Franza, che ha eseguito, dopo un primo inizio di brani per big band sul sagrato della Chiesa, a causa di una pioggia improvvisa, spostandosi all’interno della Chiesa, un repertorio natalizio in stile jazzistico, e il secondo concerto invece al teatro Corelli con Ivan Mazuze Quartet guest star Antonio Onorato.
Il quartetto di Ivan Mazuze presenta una interessante commistione tra jazz africano e europeo, con una marcata propensione per il progressive e l’improvvisazione. Sassofonista e compositore, Ivan Mazuze, nato in Mozambico, vive attualmente in Norvegia.Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti: Best Afro World Group in the Oslo World Music Festival 2009; Best Contemporary Jazz Album at SAMA awards 2010 (South African Music awards); Winner in two categories for best Afro Jazz album and jazz/instrumental album at Mozambique Music Awards 2010; Recommended best newcomer and saxophonist of 2010 at African Jazz Network.
I suoi progetti che spaziano dal jazz al folk alla musica tradizionale, sono considerati tra le migliori espressioni della world jazz come in questo particolarissimo progetto nel quale riesce a fondere elementi delle tradizioni africane, sonorità urbane, atmosfere nordeuropee e linguaggi improvvisativi contemporanei.
L’incontro poi con Antonio Onorato, uno dei massimi esponenti del virtuosismo nell’ambito della chitarra oltre che inteprete della world music, ha reso il progetto ancora piu speciale e unico. Sul palco, grazie appunto alle ricercate scelte artistiche di Gigi Di Luca, si e’ assistito ad ad una sorta di “dialogo” davvero strepitoso tra il sax di Ivan Mazuze e una particolarissima chitarra synth Yahama G10 (una “breath ghuitar” o chitarra a fiato come lui stesso l’ha definita) di Antonio Onorato sul finire del concerto stesso, che ha praticamente affascinato il numerosissimo pubblico presente in Teatro.
Recensione di: Annamaria De Crescenzo
Foto di: Mario Catuogno (SpectraFoto)