“music eamp; reading”
in concerto per la quinta edizione del
– Via Rossi Jazz Club eamp; Co. –
tra musica, arte, spettacolo e slow food
19 Aprile – ore 21 – Centro Culturale Rinaldo Arnaldi – Dueville (VI)
Un evento di musica e reading con musiche e letture provenienti da musicisti e poeti/scrittori che si sono posti sempre in prima linea per la difesa dei diritti umani.
We Insist!
FRANCESCA BERTAZZO HART
voce, loop, effetti, chitarra
DANILO GALLO
contrabbasso, melodica, toys
ENZO CARPENTIERI
batteria, percussioni – gong- tam tam – cengceng – trompong
WE INSIST! riprende il titolo del famoso disco registrato per la Candid nel 1960 dal batterista jazz americano Max Roach, musicista molto attivo politicamente e socialmente. Nell’area del jazz impegnato e di ricerca, fu un importante manifesto musicale per il movimento dei diritti umani, negli anni in cui scorreva il razzismo tra i bianchi e i neri del popolo afro-americano.
Il trittico Preghiera/Protesta/Pace, in cui duettavano Max Roach alla batteria ed Abbey Lincoln alla voce, fa venire i brividi alla schiena, quanto sono intense le urla di protesta e il furore dei tamburi.
A 50 anni di distanza, l’attuale trio We Insist! continua ad ‘insistere’, rendendo omaggio a figure carismatiche di quel periodo, continuando a rivendicare diritti umani di ogni angolo di mondo a prescindere dal colore della pelle, bianca, nera, gialla, rossa.
Black Dada e Beat Generation: da Charlie Mingus a Gregory Corso, da Charlie Haden a Jack Kerouac passando per la pelle dipinta degli Art Ensemble of Chicago che caratterizzavano le loro performance con l’uso di costumi africani e pitture facciali e corporee.
Beat è ribellione. Beat è battito. Beat è ritmo. Bianco o nero che sia! Quello de jazz, quello del be-bop, quello della cadenza dei versi nelle poesie.
Un percorso che va dagli anni ’60 ai giorni nostri, passando dall’America di Malcom X al Sudafrica di Nelson Mandela, dalla Cina di Mao Tse-Tung fino all’ormai antica Birmania rivendicata da Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace e leader dell’opposizione al regime militare imperante che ha insanguinato le tonache zafferano dei pacifici monaci buddhisti, compiendo una strage e cambiando nome al paese, oggi l’odierno Myanmar.
We Insist! rinasce oggi dalle idee del batterista Enzo Carpentieri che qui si cimenta anche con percussioni indonesiane e balinesi raccolte nei suoi viaggi in oriente, supportato dalla forza emozionale ed aderente dei suoi compagni Danilo Gallo e Francesca Hart, alle prese con strumenti vari e suoni alternativi, loop ed effetti.
Il progetto parte come Trio ma, con forte convinzione, attende fervidamente nuovi adepti per estendere l’organico a formazioni variabili, auspicando la costituzione di una vera e propria ‘community’ formata da altri musicisti che abbiano voglia di ‘insistere’ e dire la loro, protestando, in versi, in musica, in movimento, in azione!
DOVE e QUANDO:
19 Aprile 2010, ore 21.00
c/o Centro Culturale Rinaldo Arnaldi
Via Rossi (di fronte alle Scuole Medie)
Dueville (VI)
Infoline: 340 7277507