VICENZA JAZZ 2011: si parte con l’omaggio al cinema

Vicenza offre per questo XVI Jazz Festival, location affascinanti e originali. Cosi’ l’omaggio a Nino Rota viene ospitato nel magnifico Teatro Olimpico, che con i suoi effetti di scorcio architettonico introduce il pubblico in un teatro dalle antiche sembianza greche. L’acustica e’ avvolgente e l’orchestra di stanza all’Olimpico, si lancia in una energica e ispirata interpretazione de “La strada” di Fellini, guidata dal severo Direttore Giancarlo De Lorenzo. I suoi gesti decisi fanno eco a occhi vivacissimi che puntano determinati in direzione di coloro che aspettano l’entrata, suonando e filtrando emozioni, talento e ensemble. Il suono dell’orchestra e’ quello pieno e fluido di un artista contemporaneo ma senza toni decadenti, vario e articolato secondo i personaggi o le emozioni, mai stucchevole, mai cinico. Solo reale e autentico. La fanfara circense circonda i suoni e crea il contesto, ma anche sincopati jazz, violenti passaggi di tamburi, piatti e bassi ostinati per la rabbia di Zampano’, o lo sconsolato violino di Enrico Balboni, primo violino dell’orchestra dell’Olimpico, a raccontare l’essenza e la fine del Matto.



 


Dopo mezz’ora di intervallo, utile tempo a liberare la mente e prepararla ad altri giochi sonori, l’I-Jazz Ensemble 2011 di Gianluca Petrella coinvolge l’anima, con un intro dolce, melanconico, un trombone mai sentito cosi’ intensamente languido, schiantarsi con suoni liquidi lunghissimi nell’unisono col sax di Beppe Scardino. Piu’ volte questo unisono torna durante il concerto a caratterizzare il suono dell’ensemble, cosi’ studiato per entrare in questo omaggio a Nino Rota e presentato in prima assoluta stasera col titolo de “Il bidone“. Anche Petrella si e’ sintonizzato sul suono rotiano ma lo ha caratterizzato uscendo dagli schemi del classico e della musica trascinante da film. Come Rota nella sua semplicita’ riusciva a parlare linguaggi diversi, Petrella colora il suo stile di free jazz, etnico ed elettronica. Stupefacente la voce di John De Leo che si inserisce come uno strumento fra gli altri, ma non manca di mostrare la potenza e le qualita’ vocali del suo talento in un brano quasi non sense, dove un gitano batterista, Cristiano Calcagnile, suona i piatti con l’archetto di un contrabbasso. In questa galleria di strani personaggi, il contrabassista Joe Rehmer, sembra uscito da un film di Woody Allen e l'”extraterrestre” Andrea Sartori, si lancia in assoli creati per il suo “sartofono”, una via di mezzo tra l’asta di una lampada, il suono di un arco elettrico e un laser da guerra dei mondi! Il caotico “scugnizzo” invece guida la sua band con un corpo che sembra uscito da Gomorra e arrivano alla fine con suoni che sembrano i rumori di una strada, come il rombo sordo dei motori in galleria o sirene in lontananza o clacson di camion, per sfociare ancora una volta in un’altra metamorfosi, un brano tratto da “Casanova”, (Fellini, musica di Nino Rota), con suoni campionati che tornano a chiudersi in un assolo all’unisono dei due fiati.



 


La serata si chiude al Panic Jazz Cafe’ Trivellato, ai Chiostri di Santa Corona. Location estiva e giovane nella cornice di un chiostro semplice aperto su un curato prato verde. Soluzione decisamente casual per questo open air space, attrae un pubblico occasionale  e di passaggio aprendosi cosi’ alla citta’ per una serata accessibile e diversa ma colma di contenuti. E questa volta l’appuntamento e’ con Ambrose Akinmusire Quintet, l’ensemble e’ guidato da un band leader d’eccezione. Ambrose infatti riscuote grandi successi anche in Europa ultimamente ed e’ uno dei protagonisti della scena jazz USA di questo periodo. L’ensemble si mostra molto tecnica e ci accompagna verso una chiusura classica rispetto al programma della serata. Con linguaggio eclettico padroneggia piu’ stili controllando il suono in direzione pop e aprendosi all’improvvisazione con svincoli di sonorita’ intense.





 


Vicenza, 6 maggio 2011



 


Teatro Olimpico: Orchestra del Teatro Olimpico, Omaggio a Nino Rota



 


Teatro Olimpico: Gianluca Petrella I-Jazz Ensemble 2011, “Il Bidone” – Gianluca Petrella (tromba), Giovanni Guidi (piano), John De Leo (voce), Beppe Scardino (sax), Andrea Sartori (elettronica, sartofono), Joe Rehmer (basso), Cristiano Calcagnile (batteria)



 


Panic Jazz Cafe’ Trivellato – Chiostro di Santa Corona: Ambrouse Akinmusire Quintet