“Un minuto” (Maionese Project/Matilde dischi) è il titolo del nuovo singolo del cantautore Delmonte, in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 19 aprile. Il brano è la descrizione di tutte quelle emozioni che si amplificano un attimo prima di andare a dormire, quando si rimane soli e i pensieri si trasformano in qualcosa di concreto. “Un minuto” è il racconto di una crisi che poi diventa un’opportunità di rinascita e cambiamento. È il punto di svolta, quell’istante in cui si è in bilico tra il restare e l’andare via. È la descrizione di quel “nonluogo” immaginario dove si rimettono insieme le puntate di una storia e si fanno i conti con se stessi.
Intervista:
C’è un messaggio che vorresti trasmettere con “Un Minuto”, il tuo nuovo singolo?Il messaggio è quello di ascoltarsi sempre, di non vergognarsi delle proprie debolezze mettendole sempre sul piatto e mostrandole senza paura di apparire eccessivamente deboli. Partiamo sempre dal presupposto che ognuno nelle canzoni può trovarci un estratto della propria vita, mi piace pensare che “Un Minuto” per qualcuno potrà significare qualcosa, che potrà trovarci un pezzo della propria storia facendola vivere o rivivere in questa canzone.
A tuo parere qual è la situazione ideale per ascoltare questo brano?
Spero che “Un minuto” possa essere quel genere di canzone che ti colpisce quando meno te l’aspetti, magari su una metro o su un autobus nell’ora di punta. Magari grazie alla riproduzione casuale di Spotify che ti propone qualcosa di nuovo. Che sia quel brano che riesce a catturare la tua attenzione quando sei da solo con te stesso in mezzo agli altri.
Qual è il tipo di strumentazione a cui non potresti mai rinunciare?
La mia voce, una chitarra ed un bicchiere di vino bianco.
Porterai i tuoi brani in qualche contesto live?
Sì, sicuramente ci sarà l’occasione di suonare dal vivo. Soprattutto quando uscirà l’EP, spero di tornare presto a suonare dal vivo con continuità perché mi manca molto.
Quali cantautori sono più vicini a te e per quali sensibilità?
Tutti quei cantautori e cantautrici che nel tempo sono riusciti ad essere onesti rispetto a ciò che sono e ai loro sentimenti, che hanno trovato e trovano le parole giuste per esprimere ciò che provano. Penso a artisti come Diodato, a Maurizio Carucci degli Ex-Otago, a Levante, a Brunori ma ce ne sono davvero tanti che sono dei maestri della scrittura.
Concludiamo chiedendoti: qual è il tuo più grande sogno artistico?
Riuscire a scrivere canzoni belle almeno la metà di quelle che hanno scritto gli artisti dei quali ti parlavo poco fa. Il massimo sarebbe riuscire a collaborare con degli esseri umani di quel calibro, sarebbe fantastico.