INtro non è un vero e proprio singolo. Come suggerisce il titolo è invece la prima traccia dell’album che di per sé ha lo scopo di far immergere l’ascoltatore in quello che sarà il viaggio condotto attraverso l’intero progetto musicale. Musicalmente è diviso in due aree: la prima, “Relax” caratterizzata da arrangiamenti “morbidi” e profondi in un’atmosfera generale molto dilatata (alla quale si contrappone una voce radiofonica e distorta); la seconda, “l’Esplosione” nella quale si possono ascoltare arrangiamenti delle due chitarre che lottano per uscire dal tappeto profondo creato dalle tastiere, dal basso e la dalla batteria. A questa lotta si aggiungono poi le voci armonizzate che evolvono in una chiusura assorbita lentamente da uno spazio sonoro quasi sinistro.
Il sound complessivo richiama uno dei pezzi più intensi dei Pink Floyd rimescolato con qualche influenza dei primi Alt j.
L’intero brano, come del resto l’album, è una ristrutturazione dei vecchi canoni che caratterizzavano il rock, liberata da elementi sterili e già sentiti, ma non snaturata dalla sua essenza primordiale.
Il testo è il canovaccio introduttivo di un narratore esterno alla vicenda che introduce la cornice della storia. Il significato, pur non essendo a se stante perché affiancato alla storia dell’album, può assumere senso anche da solo. Il narratore presenta infatti un mondo utopico nel quale regna l’armonia: tutti gli esseri viventi sono in pace tra loro e, gli “istinti negativi” che contraddistinguono la società e la realtà nella quale ci troviamo, non esistono.
Il pezzo è stato realizzato – come l’intero progetto – presso lo studio di registrazione “Il Teatro Delle Voci” di Treviso, che ha fornito gli elementi necessari per incidere tutte le tracce del disco in presa diretta, potendo così ricreare emozioni e dinamiche tipiche di un concerto live.
Marino de Angeli, il produttore artistico, ha curato la registrazione, il mix ed il master di INtro e di tutti i restanti brani appartenenti al disco.
«“IN-dependence Time” è un concept album, una sorta di storia a capitoli nella quale si racconta la vicenda di un mondo parallelo al nostro dove inizialmente tutto sembra in armonia, nessun umano prova emozioni negative, nessuno vuole il potere per sé a discapito del prossimo, almeno fino ad un colpo di scena inaspettato…L’ album contiene 7 tracce e ogni traccia rappresenta un capitolo della vicenda. Il titolo di ogni brano inizia per “IN”: questo perché la storia, seppur molto semplice nel suo svolgimento, porta l’ascoltatore ad avere un confronto con se stesso e “IN” se stesso per l’appunto. Inoltre, nella storia, è proprio la dimensione interiore degli esseri umani che viene presa di mira, è la presa di coscienza individuale che diventa azione fondamentale per contrastare l’entità». THE LIZARDS’ INVASION
Musicalmente ogni traccia dell’album equivale ad un capitolo della storia. Filo conduttore tra queste è una partenza morbida e a tratti soffusa che sfocia poi in atmosfere intense ed esplosive; l’ascoltatore è così trasportato attivamente nel concept, seguendo la vicenda dall’interno e rispettando i fini tematici del disco. Le sonorità si contraddistinguono da un ampio uso di effettistica riguardante ogni strumento, discostandosi così dal rock per definizione e ricreando dinamiche moderne e tridimensionali.
Autoproduzione
Membri del gruppo:
Resti: Voce
Màzzu: Chitarra
Mighè: Chitarra
Barba: Basso
Edo: Batteria
Fede: Tastiera
BIO
La band si forma nel giugno 2011 a Vicenza. Per quasi un anno il gruppo si esercita con molte cover di band storiche (Toto, Deep Purple, Pink Floyd, Led Zeppelin e altri).
Nel 2012 è il momento di scrivere anche pezzi propri, con un sound simile al progressive rock.
Nel 2013, la band esordisce con il suo primo EP (27 minuti) “The Hole” al cui interno si trovano 5 tracce.
Tra il 2014 e il 2015 il gruppo raggiunge diversi risultati: partecipa alla finale nazionale dell’Emergenza festival suonando all’Alcatraz di Milano. Successivamente arriva il Premio Schiolife del VicenzaNetMusic che gli regala la possibilità di aprire il concerto a Schio di Ian Paice, batterista dei Deep Purple.
Settembre 2016: esce l’EP Dare to Hear che comprende 3 brani, e il primo video ufficiale della canzone da cui l’EP prende il nome.
2017: La band arriva tra le prime 10 band classificate al Tour Music Fest, potendo così suonare al Jailbreak di Roma.
2017/18: contattati da Musicraiser, la band conduce una campagna crowdfunding di successo da febbraio a marzo 2017.
La realizzazione del concept album “IN-dependecne Time“, primo vero progetto a livello “professionale” che vanta alti standard di realizzazione, contiene la collaborazione con numerosi progetti locali e non, oltre che la firma del produttore artistico Marino de Angeli, che registra il progetto al Teatro delle Voci di Treviso.
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