DAKOTA SUITE | The End Of Trying

Dakota Suite
The End Of Trying
Karaoke Kalk - distr. Goodfellas
2009

Chi ha familiarita’ con i Dakota Suite di Chris Hooson sa perfettamente in che tunnel di dolore e depressione si va a cacciare. Stavolta arrivare dall’altra parte e’ anche piu’ disagevole, perche’ The End Of Trying e’ un “outing” sonoro che ipnotizza e paralizza a meta’ percorso, simile a una palude di sabbie mobili che ti risucchia lentissimamente corpo e anima. Con un doppio salto carpiato nel proprio drammatico vissuto, Hooson ci offre, infatti, l’opera strutturalmente piu’ intensa e radicale mai realizzata nella dozzina d’anni che e’ al timone del progetto di Leeds, roba che farebbe sembrare gli dei del slowcore e sadcore (Red House Painters, Bedhead, Codeine e compagnia bella) bande di scalmanati. Disoccupando chitarra, batteria, voce e altri strumenti, Hooson e soci fanno tutto con un pianoforte diviso in tre e un violoncello disperatamente serio. Una logica dei minimi sistemi che approda a brani strumentali di struggente intensita’ e sopraffina lentezza, melodie rilassate e sospese tra i frangiflutti di pochi accordi dilatati e reiterati, quasi ad abbracciare un protocollo acusticamente “minimal ambient” e contemporaneo. La sostanza di tale mood non e’ pero’ nuova, solo un pò troppo lineare e tirata per i capelli, e tanto per rendere meglio l’idea di come suonano questi cinquanta minuti inviterei gli appassionati della band “piu’ triste e rassegnata del pianeta” a riascoltarsi, per esempio, Falling Apart I-II, Just Below The Surface e Before She Was On Her Own su The Way I Am Sick, Before The Bitter Wind su Navigator’s Yard, Episode, To Have Wondered su Alone With Everybody, The Finished River e We Made It Rain su The River Only Brings Poison oppure I Turned Away So That I Might Not sull’album Signal Hill. Resta comunque il fatto che lo splendore e il nitore di tanta sensibile malinconia (impreziosita anche dagli eleganti e romantici contrappunti del veterano violoncellista di casa ECM, lo statunitense David Darling) non potra’ sfuggirvi, specie se deciderete di ascoltare e contemplare il suono di queste diafane e cinematiche composizioni Very Early One Morning On Old Road.


 


 


 




Voto: 7/10


Genere: Avant Slowcore / Classical Ambient


 


 




Musicisti:


Chris Hooson – piano


David Buxton – piano


Colin Duxley – piano


David Darling – cello


 


 




Brani:


01. One Day Without Harming You


02. This Failing Sea


03. Hands Swollen With Grace


04. A Quietly Gathering Tragedy


05. All The Love I Had Was Not Enough


06. Very Early One Morning On Old Road


07. The End Of Trying Part I


08. The End Of Trying Part II


09. The End Of Trying Part III


10. The End Of Trying Part IV


11. Een Langzaam Lekkende Wond


12. The Night Keeps Coming In


13. How Could You Let Me Go


14. Second Hand Light


15. Things We Lost Along The Way


16. Z-Cars


 


 


 


 




Links:


Dakota Suite: www.dakotasuite.com


Karaoke Kalk Records: www.karaokekalk.de