UMBRIA JAZZ WINTER #24 | Terzo giorno – il cielo è blu per gli amanti del jazz!

Cielo blu sulla Rupe Orvietana e ci raduniamo tutti di fronte all’ingresso della fortezza Albornoz per marciare al ritmo del Funk Made in Vicchio! I Funk Off, seguiti dal folto e caloroso pubblico, risalgono il Corso Cavour, proponendoci alcuni brani ancora inediti, che verranno pubblicati nel loro prossimo lavoro discografico.
Effettuano una sosta in una piazzetta e ci coinvolgono tutti a cantare e ballare uno dei loro brani storici, la bellissima ed allegra Uh Yeah che, con il suo simpaticissimo movimento ‘sulemani sulemani’ contribuisce a combattere l’aria frizzante della mattinata.
Alle 15,30 ci avviamo in Sala Expo del Palazzo del Popolo dove si esibiscono Dado Moroni al pianoforte e Luigi Tessarollo alla chitarra elettrica. Un concerto molto intimistico per una platea sold out: il pubblico, attento e silenzioso, siede ai tavolini, dove , prima o dopo il concerto, possono essere consumate bevande calde e fredde, snack e spuntini, alcuni dei quali a base di prodotti del territorio norcino, che il gruppo Cramst, partner ufficiale di Umbria Jazz, promuove in questo contesto, per sostenere le attività produttive delle zone colpite dal terremoto.
Moroni e Tessarollo ci accompagnano in un viaggio musicale che spazia tra i grandissimi nomi della scena jazz americana: da Ellington a Porter, da Gershwin a Kern, ricordando anche Berlin e Rodgers.
Moroni ci presenta, tra le altre, Funkallero di Bill Evans; poi ci racconta di aver avuto la fortuna di suonare con Clark Terry, tromba solista dell’orchestra di Duke Ellington. Ci dice che Terry era molto generoso con i musicisti giovani e insegnava loro a suonare brani della tradizione jazz americana di un certo spessore e difficoltà esecutiva, facendoglieli suonare all’impronta e sul campo, ossia davanti al pubblico: dava l’avvio e…bisognava musicalmente esserci! Solo dopo, parlava di quali fossero le battute, dando dritte sulle partiture da eseguire. Ci regalano quindi Secret Love.
Moroni e Tessarollo ci presentano in anteprima assoluta, con vendita delle primissime copie al termine del concerto, il loro nuovo cd “Talking Strings” che uscirà per l’etichetta Abeat Records all’inizio del nuovo anno 2017.
Sia Tessarollo che Moroni eseguono un brano che hanno dedicato al proprio figlio: Tessarollo ci presenta quindi Adriano, scherzando sul fatto che avesse pensato a lungo a che titolo dare ad un pezzo tanto speciale, scegliendo poi, alla fine, di chiamarlo con il nome stesso del figlio. Per concludere, ci regalano uno splendido e coinvolgente blues di Ellington, intitolato, a dire di Moroni, con un nome ‘pazzesco’ e che rende perfettamente quale genere che si sta per eseguire: il titolo, semplicemente ed efficacemente è The Blues.
Alle 18,00 siamo di nuovo insieme ai Funk Off: partenza dal Palazzo del Popolo, ci si avvia al Duomo, il cui sagrato ed i suoi gradini fanno loro da spettacolare palcoscenico per l’esibizione di stasera. Si alternano brani vecchi e nuovi, come Waking Up At Umbria Jazz e la briosa Big Dog. Ci avviamo verso la piazza della Repubblica e, davanti alla chiesa di Sant’Andrea veniamo coinvolti dapprima in un canto a quattro voci che simula gli strumenti della Band (le trombe, i sax contralto e tenori e la ritmica) che divide la piazza ed il pubblico in quattro schiere di “cantori”, poi in un simpatico e “riscaldante” movimento coreografico, che, visto che siamo a circa 4 gradi di temperatura, contribuisce a riscaldarci un pochino.
Gran finale di serata al Meeting Point di Palazzo dei Sette dove a mezzanotte e mezza chiude la programmazione giornaliera Allan Harris, il fantastico coroner americano che, con la sua preziosa voce, ci regala alcuni classici della tradizione jazz vocale americana. Alcuni pezzi sono più romantici e soft e fanno davvero sognare ad occhi aperti; altri, durante i quali Harris si diverte ad accompagnarsi con la chitarra elettrica, hanno una vena blues che ci invita a muoverci sulle sedie, ballicchiamo un po’ tutti! Ottimo il suo quintetto: Pascal LeBoeuf al pianoforte, Leon Boykins al contrabbasso, la scatenata Shirazette Tinnin alla batteria e l’eccezionale Jesse Jones junior al sax.