Data: 26/06/2016
Città : Piacenza - Piacenza (Emilia-Romagna)
La terza edizione della rassegna si apre con un concerto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
L’ingresso a questo come a tutti gli altri concerti della rassegna è gratuito.
“Summertime in Jazz” si riaffaccia sulla scena musicale piacentina e subito sfodera una proposta brillante e inconsueta. Il primo appuntamento con la kermesse che allieta le serate estive di città e provincia e che fa sempre tappa in scenari di grande suggestione, prevede in programma un progetto tutto nuovo. Sullo sfondo di quel gioiello architettonico piacentino che è Palazzo Rota Pisaroni di via S. Eufemia, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si esibiranno la sera di domenica 26 giugno alle 21.30 Enrico Rava alla tromba e Roberto Taufic alla chitarra.
Si parte dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che con costanza sostiene “Summertime in Jazz” così come sostiene, da sempre, il Jazz Fest. Oltre alla Fondazione, sono anche il Comune e la Provincia di Piacenza, la Regione Emilia-Romagna e tutti i Comuni della Val Trebbia e della Val d’Arda che ospiteranno almeno una data della manifestazione a supportare in molti modi le iniziative ideate e organizzate a cura dell’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con Gianni Azzali direttore artistico.
In caso di maltempo, il concerto si terrà nell’Auditorium della Fondazione, sempre in via S. Eufemia. Come da felice consuetudine l’ingresso a questo concerto, come a tutti quelli di “Summertime in Jazz”, è gratuito.
Seppur partita da poco questa nuova coppia del Jazz ha tutte le caratteristiche per essere destinata a durare e a far parlare a lungo di sé, almeno a giudicare dall’accoglienza entusiasta che ha ricevuto in occasione delle precedenti esibizioni. Il trombettista italiano e il chitarrista, honduregno di nascita ma brasiliano di adozione, si erano già incontrati anche nel passato recente per suonare insieme. L’ultima di queste occasioni era stata la collaborazione con la cantante Maria Pia De Vito la scorsa estate e probabilmente è stata anche la scintilla che ha fatto scattare l’idea e la voglia di cimentarsi in nuovo scambio comune.
Enrico Rava ci ha abituati soprattutto a formazioni medio-ampie: da una varietà di quartetti e quintetti sino alla recente esperienza del Parco della Musica Jazz Lab. Non di rado si concede però anche a situazioni di intimo camerismo, come i duetti con Stefano Bollani, Danilo Rea, Julian Oliver Mazzariello, Giovanni Guidi, Gianluca Petrella e Irio De Paula. E proprio a quest’ultima collaborazione sembra riannodarsi l’incontro con la chitarra di Roberto Taufic, un progetto che ha tutto il sapore della novità.
Il repertorio alla base del concerto è costituito da composizioni molto note al grande pubblico che spaziano dalla Bossa Nova di “Retrato em branco e preto” o “Quizas”, agli standard quali “You don’t know what love is” o “Smile” con incursioni nelle canzoni pop con la beatlesiana “Blackbird” o l’italiana “Estate” di Bruno Martino. Questi brani molto conosciuti sono utilizzati magistralmente dai due come canovacci su cui costruire la loro sapiente improvvisazione e mettere alla prova la loro intesa, che è palpabile e che crea risultati brillanti, lontani dal sapore stantio della routine. È evidente, infatti, che Rava e Taufic si adoperano con grande piacere nella loro opera di improvvisatori sciorinando nuove invenzioni, gustando tutto il piacere della ricerca di un linguaggio comune che sfocia in strutture melodiche di grande impatto emotivo.
Il concerto garantisce senza dubbio musica di grandissima classe, intrisa di passione e leggerezza.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.
Roberto Taufic è nato nell’Honduras (America Centrale) nel 1966, di origine palestinese da parte di madre, si trasferisce con la famiglia in Brasile all’età di cinque anni e a dieci anni inizia i suoi studi musicali. Negli anni Novanta approda in Italia, dove si trasferisce. Con svariati album al suo attivo, negli anni come musicista collabora nel live o in studio con artisti di varie estrazioni musicali come Jaques Morelembaum Barbara Casini, Sergio Cammariere, Guinga, Gabriele Mirabassi, Maria Pia de Vito, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso, Franco Ambrosetti, Randy Brecker, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso, Gianmaria Testa, Eduardo Taufic, Rosalia de Souza, Marco Tamburini, Silvia Donati, Michele Rabbia, Cristina Zavalloni, Bob Mover, Renato D’aiello, Flavio Boltro, Pèo Alfonsi, Miroslav Vitous, Rino Vernizzi, Gianni Coscia, Patrizia Laquidara, Cristina Renzetti, Meg, Rosa Emilia e altri.
Tutte le info in tempo reale su www.summertimejazz.it e sulla pagina www.facebook/summertimeinjazz oppure sul profilo Twitter www.twitter/pcjazzclub e attraverso l’hashtag #summertimeinjazz.
Il 30 giugno alle 21.30 ritorna anche “Jazz SummerWine” con il primo dei tre appuntamenti alle “Cantine Bonelli” di Rivergaro. La prima tappa in Val d’Arda di “Summertime in Jazz” invece, e più precisamente a Cortemaggiore, sarà martedì 5 luglio alle ore 21.30 quando, in Piazza Patrioti, suonerà l’Alessandro Bertozzi Ensemble con il progetto “Into the strings”.