Con il pretesto di presentare al pubblico il nuovo lavoro discografico, Stone in the Water, edito dall’etichetta ECM, Stefano Bollani e’ in tournee in molte citta’ italiane con il suo trio, composto oltre che dal suo pianoforte, dal contrabbassista Jesper Bodilsen e dal batterista Morten Lund.
Il trio danese (i due giovani musicisti che accompagnano Bollani provengono dal paese di Andersen), si e’ esibito lo scorso 13 novembre al Teatro Politeama di Napoli.
La presentazione del nuovo disco e’ stata veramente solo un pretesto: il repertorio del concerto ha riguardato per la maggior parte della sua durata brani e improvvisazioni non presenti nella registrazione.
Il pubblico napoletano, numeroso e caloroso come sempre, ha potuto assistere ad un’esibizione dove il piano trio dell’estroso musicista nostrano, ha offerto interpretazioni e composizioni originali, spaziando dalla musica brasiliana alla musica di Francis Poulenc, fino all’interpretazione della celebre canzone di Lucio Battisti, Mi ritorni in mente, gia’ presente nell’omonimo disco inciso nel 2003 con Bodilsen e Lund.
I momenti di puro piacere melodico (oltre al brano di Battisti, la bellissima Dom de iludir di Caetano Veloso, musicista icona per Bollani) e ironico (numerose le gag dei tre musicisti sul palco), sono accompagnati da brani dalla complessa struttura armonica e ritmica.
E’ il caso del brano Waiting composto da Jesper Bodilsen, o del brano Improvisation 13 en la mineur, una improvvisazione su composizione di Francis Poulenc, in cui il tema esposto al contrabbasso viene poi sviluppato dal piano e dallo stesso contrabbasso che, con il supporto della batteria, crea un complesso universo armonico.
Nel brano Azuda, presente nel nuovo disco, Bollani si diverte, durante l’esposizione del tema, ad eseguire piccoli accenni a Profondo rosso e forse, come omaggio al pubblico partenopeo, Luna caprese di Peppino di Capri. Prima dei due bis concessi, c’e’ spazio anche per uno standard All The Things You Are, introdotto dal pianoforte senza soluzione di continuita’ rispetto al brano precedente Il cervello del pavone, composto da Bollani ed inserito anch’esso nell’ultima fatica discografica del trio.
Ad aprire il generoso spazio dei bis e’ un’imitazione di Branduardi, richiesta dal pubblico, offerta da Bollani voce e piano. La canzone eseguita e’ Lo gnomo e lo struzzo.
Si prosegue con una composizione del pianista milanese, Storta va, presentata in una sorta di gramelot scandinavo. Il concerto si conclude tra scroscianti applausi con il brano Glemmer du, tratto dal disco Gleda, inciso dal trio nel 2005: un brano composto negli anni ’30 da Kai Normann Andersen (uno dei piu’ apprezzati compositori danesi) e che in maniera stupefacente richiama alla memoria gli standard americani.
I tre musicisti collaborano oramai da circa sei anni e hanno al loro attivo tre lavori discografici: Mi ritorni in mente, Gleda – ispirato a composizioni di musica popolare scandinava – e il recente Stone in the water. Il risultato che viene fuori e’ quello di un trio ben consolidato, in cui l’elemento dell’interplay risulta di fondamentale importanza per il complessivo funzionamento della formazione.
Teatro Politeama, Napoli, 13 novembre 2009
Musicisti:
Stefano Bollani – piano
Jesper Bodilsen – doublebass
Morten Lund – drums