Marcel Gris
Sotto Falso Nome
2011
Sotto Falso Nome e’ il primo EP dei Marcel Gris. Cinque tracce tra influenze rock anni ’70 e sperimentazione elettronica compongono un lavoro vigoroso e pieno di energia in cui non viene trascurato il gusto per la forma-canzone. Un discorso sull’io piu’ profondo che sconfina nell’interazione col prossimo nella realta’ odierna caratterizza i testi dell’intera fatica discografica prodotta in toto dalla band, la quale ne ha curato tutti i processi, dalla registrazione al packaging. I Marcel Gris sono nati dalla necessita’ di trasformare in progetto molte serate di ragionamenti e musica trascorse nei locali, nei box auto, nei salotti di casa e nelle sale prova di Napoli ed e’ cosi’ che dall’input di Andrea Saggiomo (voce) si sono aggiunti Carlo De Luca (chitarra), Walter Marzocchella (batteria), Pasquale Perna (basso) e Luca “Blues” D’Ambrosio (synth). Dopo una prima fase in cui Andrea Saggiomo si e’ impegnato nella scrittura e nell’arrangiamento dei brani, la band ha poi cominciato a prendere sempre piu’ parte ai diversi momenti compositivi, ampliando gli orizzonti del proprio sound e partecipando in maniera piu’ diretta alla stesura dei pezzi.
L’EP inizia con Ancora No, brano alquanto immediato con un buon intro e con una strofa pop che cresce man mano fino agli appoggi rock della chitarra elettrica nel ritornello; curiosa appare inoltre la scelta di chiudere il pezzo con una sorta di special che in maniera imprevedibile non torna sull’inciso. La voce di Andrea Saggiomo risulta subito molto chiara in quanto il medesimo cantante scandisce molto bene i testi e tale elemento caratterizza ulteriormente la seconda traccia Il Mio Nemico. Nella ballata L’Era Glaciale i Marcel Gris perdono un pò di quella convinzione che caratterizza i primi due brani; l’approccio troppo pop nella fattispecie forse li limita nell’ambito dell’EP, ma lascia comunque immaginare ottime potenzialita’ in funzione di un live. Il synth di Luca “Blues” D’Ambrosio abbellisce e impreziosisce particolarmente Spettattore, pezzo dal testo riuscito per l’alternanza/concomitanza dello spettatore/attore, il quale nel ritornello spiega il suo comportamento in questo modo: