Luca Aquino
Sopra Le Nuvole
EmArcy - Gruppo Universal
2007
Luca Aquino, col suo Sopra le Nuvole, promette – o minaccia? – fin dalle prime note di offrirci un disco dalle sonorita’ marcate ed inusuali, certamente non un easy listening.
C’e’ infatti, gia’ in apertura del Cd, e finanche nel singolare titolo del primo brano – Il Ciclista Che Corre Col Suo Sax Tenore Sempre In Testa – la dichiarazione d’intento nel senso della sperimentazione e della ricerca di sonorita’ strumentali “diverse”, a tratti dichiaratamente elettroniche, da accostare a quelle a quelle strettamente acustiche, e di svolgere costrutti melodici provocatori fino a rasentare la spregiudicatezza, che ricordano in alcuni passi l’ultimo Miles Davis.
Nient’affatto male per essere il disco d’esordio, in veste di band-leader, del trombettista e flicornista beneventano, che raggiunge disinvoltamente il suo scopo, mostrare cioe’ tutta la sua potenzialita’ compositiva – i brani sono in gran parte originali e firmati da lui – le sue (notevoli!) capacita’ solistiche e le doti di promotore di un ensemble affiatata e, nel suo complesso, molto piu’ che soddisfacente.
Dopo aver messo in mostra i muscoli nel primo brano, per delineare i confini e gli intenti sperimentali del progetto, Aquino – che cura anche personalmente i live electronics – rientra in binari sonori decisamente piu’ canonici e musicalmente piu’ attendibili, senza che questi due aggettivi siano da intendersi nel senso della scarsa originalita’ compositiva o della carenza esecutiva, elementi su cui, Aquino ed i suoi, restano invece sempre perfettamente vigili e vivaci in tutti i brani del Cd.
Nessuna occasione viene, anzi, sprecata per inserire, qua e la’, qualche vezzo di fant
Dopo aver lentamente guidato l’ascoltatore verso atmosfere che si fanno via via piu’ carezzevoli, setose e vellutate di Soft Shoulders, di Fritz Hajek, e de Il Crepuscolo Della Dea, di Mirko Signorile, e’ il brano Van Laar Sounds a scuotere di nuovo gli animi con arie drammaticamente sospese, graffi dissonanti e, di nuovo, sonorita’ provocatorie.
Particolare solarita’ in Bossando Con Mapa’ e molta verve interpretativa in Danzando con Sare’, un 6/8 swingato molto coinvolgente; ambedue i brani sono dedicati ai familiari o, comunque, a persone molto vicine a Luca Aquino, che sembra trarre proprio da essi linfa per la migliore ispirazione.
Da notare, tra i componenti del gruppo, le presenze del contrabbassista Luca Bulgarelli – che, in questo progetto, scopriamo essersi dedicato con successo anche al mixing ed al mastering – e di Mirko Signorile al piano, due personaggi che, nella scena jazzistica italiana, sono ormai da ritenere molto piu’ che emergenti e dotati di un corredo di esperienze personali variegate ed ampiamente consolidate in numerosissime session accanto a jazzisti di grande spicco. Ci sono poi, ancora, Vincenzo Badaro alla batteria, Gianluca Grasso alle tastiere, il flicornista Ack Van Rooyen, che supporta in alcuni brani del disco la tromba di Aquino, e numerosi altri ospiti a completamento del ricco e solido substrato artistico di questo progetto.
Leggendo poi le note di copertina – molto curata ed in cui possiamo anche ammirare un paio di foto di tutto rispetto – si ha l’impressione che la lista dei ringraziamenti sia molto sincera ed informale, denotando cosi’ in Aquino i tratti di un personaggio ben equilibrato, che sa guardare avanti con decisione pur mantenendo ben saldi i legami forti e sinceri con le proprie radici.
Maurizio Spennato
Splendido album: ascoltare per credere. Splendido perche’ Sopra le nuvole
(0602517451773) che la Emarcy ha pubblicato il 26 gennaio 2008 si ascolta, ma poi si ascolta e si riascolta ancora; i tredici brani che lo compongono, veloci e complessi
o trasognati e nello spirito della ballad, acustici o elettrici o digitali, vivono tutti di una loro tensione intima. Compongono un affresco sonoro che avvince, trasporta,conquista, mette addosso un’incredibile energia, proprio come Il ciclista che corre col suo sax tenore sempre in testa: questo il chilometrico bellissimo titolo del bellissimo brano di apertura. Ogni traccia pero’ ha una sua particolare struttura, vive di una sua invenzione, di un suo clima, ha un suo particolare aroma, che sia il sapore lounge di Dancing with Sare’ o l’elaborazione avveniristica di Van Laar sounds o quella incantatoria di Soft Shoulders o siano le fragranze delicatissime di Ballad for Nhali’.
Tutto questo nello spirito del jazz piu’ schietto e inequivocabile. Come spiega bene Paolo Fresu nelle note di copertina, quando dice che “Luca Aquino e’ un giovane trombettista e flicornista che suona diverso. Ama Davis ma anche Freddy Hubbard ed insegue i suoni contemporanei e metropolitani di Jon Hassell e di Nils Petter Molvaer” – e magari, si potrebbe aggiungere, quelli dell’ultimo Nicholas Payton, con la sua apertura a suoni in stile Filles du Kilimangiaro – “innestandoli in una poetica tutta italiana fatta di melodia e di timbro”. Ed e’ dunque per questo che, afferma l’autore di Mamut, “in lui il jazz vive e non muore. Perche’ si muove incessantemente alla ricerca di cio’ che questa musica puo’ offrire tra passato e presente. Swing, belle note e suoni digitali, uniti al timbro del suo strumento ed a quello dei suoi magnifici compagni di viaggio, sono la giovane speranza della nostra musica”.
Pietro Mazzone
Musicisti:
Luca Aquino – tromba, flicorno ed elettronica
Mirko Signorile – piano
Gianluca Grasso – tastiere
Luca Bulgarelli – contrabbasso
Vincenzo Bardaro – batteria
Ack Van Rooyen – flicorno (brani 3, 5, 7 e 12)
Brani:
01. Il Ciclista Che Corre Col Suo Sax Tenore Sempre In Testa (L. Aquino)
02. Bossando Con Mapa’ (L. Aquino)
03. Dancing With Sare’ (L. Aquino)
04. La Stazione (L. Aquino)
05. You Don’t Know (L. Aquino)
06. Sopra Le Nuvole (L. Aquino, G. Grasso)
07. Soft Shoulders (F. Hajek)
08. Il Crepuscolo Della Dea (M. Signorile)
09. Van Laar Sounds (L. Aquino)
10. Ballad For Nhali’ (G. Grasso)
11. Zeta (L. Aquino)
13. Micettina (L. Aquino)
Links:
web: www.lucaaquino.com
myspace: www.myspace.com/lucaaquino