Quella di Dolphy è, difatti, una delle direttrici cardine su cui fanno leva la scrittura e la prassi esecutiva di “Being The Up And Down”, accoglienti anche evidenti influssi mingusiani e colemaniani. Tuttavia, nelle nove tracce originali (tutte firmate dalla leader) si scopre molto altro.
In primo luogo vige un calibrato equilibro tra retroavanguardia e contemporaneità. Così, lungi dall’essere una pedissequa operazione revivalista, la proposta del trio abbraccia l’urgenza e l’esplosività (anche melodica) del free e del post-bop allineandole a temi e climi obliquamente moderni e inconsueti (vedi il procedere frenetico e battente di Hymne, che scalza, all’improvviso, il flemmatico soliloquio del contrabbasso oppure la serica tropicalità di Zeitlupenbossa).
In secondo ed ultimo luogo, il repertorio (registrato parte in studio e parte dal vivo presso l’A-Trane di Berlino) esprime il superbo interplay del trio, rodato da quasi dieci anni di attività e votato a declinare in modo estremamente fruibile e godibile un idioma jazzistico “sempreverde”, in cui la qualità spettacolare degli spunti tecnici (sia individuali sia collettivi) si lega in modo esemplare al valore squisitamente musicale dell’opera.
Voto: 8/10
Genere: Avant Jazz / Impro
Musicisti:
Silke Eberhard – alto sax, bass clarinet
Jan Roder – double bass
Kay Lübke – drums
Tracklist:
01. U11
02. Strudel
03. Von A nach B
04. Laika’s Descent
05. Hymne
06. Zeitlupenbossa
07. Damenschrank
08. Stray Around
09. Yuki Neko
Links:
Silke Eberhard
Intakt Records