Erano
gli anni ’90 quando si chiamavano CaniDaRapina
e non c’era confine alle influenze che ne determinavano il suono.
Jimi e Diablo vivono le loro notti nei club della citta’ dove
commistioni inedite creano un nuovo tessuto culturale. Il jazz, la
drum’n’bass, l’hard-core, il garage, il break-beat, il trip-hop, il
rap e i libri e il cinema e le colonne sonore… Tutto finisce per
avere lo stesso valore. Morricone come i CIV, Miles Davis come Dj
Shadow, Fellini come Mike Patton, Ellis come i Chemical Brothers.
Tutto si confonde, i pregiudizi crollano e cresce la voglia di un
progetto che sia figlio di queste notti. Arrivano Zico e Regiz.
Finiscono i Canidarapina. Nascono i SIKITIKIS.
E’ il 2000.
Nei primi anni la ricerca del suono e’ la priorita’ e il gruppo passa
gran parte del tempo in sala prove. La band inizia a confrontarsi con
le colonne sonore italiane degli anni ’60 e ’70 in uno straordinario
equilibrio fra devozione e totale irriverenza.
Cosi’
arrivano i primi destabilizzanti live con cover come Roma a mano
armata, Giulietta degli spiriti, standard jazz come Caravan
e tradizionali della canzone italiana come Storia
d’amore
di Celentano. Nel primo di questi live vengono notati dal produttore
torinese Max Casacci che da allora inizia a seguire a distanza la
band. Parallelamente si sviluppa la scrittura dei brani originali.
Strumentali e canzoni vengono arricchite negli arrangiamenti
dall’enorme lavoro che la band svolge sulle colonne sonore che si
rivelano un ottimo laboratorio. Nel 2002
la prima esperienza in studio con il brano Il
modo migliore
per la compilation “4-Tones”
dell’etichetta K-Factor. Arriva cosi’ il primo tour promozionale in
Sardegna nella stessa estate. Diviene intanto piu’ saldo il rapporto
con il cinema, i SikitikiS divengono una vera e propria realta’ nel
campo della rivisitazione delle colonne sonore quando, nel 2004, sono
invitati dal critico cinematografico Mario Sesti ad omaggiare Elio
Petri e Gianmaria Volonte’ all’Umbria Film Festival con una
sonorizzazione live che verra’ replicata come unico contributo
musicale alla rassegna “Lo
Sguardo Ribelle“,
commemorazione per il decennale della scomparsa di Volonte’, al
Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Nello stesso anno il gruppo entra in
studio per registrare il suo primo album, figlio della delicata
miscela che dosa al conta gocce il suono poliziesco degli anni ’70
con il garage e lo stoner, il caldo suono dei grandi autori italiani
di soundtrack col punk’n’roll.
“FUGA
DAL DESERTO DEL TIKI”
(febbraio 2005)
e’
anche l’esordio per l’etichetta discografica di Max Casacci:
Casasonica. Segue un anno e mezzo di tour che porta la band in tutta
Italia per oltre 80 concerti nei quali la band sviluppa ulteriormente
l’attitudine rock e l’amore per il cinema, suggellato – nel 2006
– dalla realizzazione della colonna sonora di “Jimmy
Della Collina”
per la regia di Enrico Pau e dalla sonorizzazione, prodotta in
collaborazione con l’Hiroshima Mon Amour di Torino, de “La
Decima Vittima“,
capolavoro di Elio Petri (ancora una volta) che viene imbrigliato dai
SIKITIKIS in una suite di 25 minuti di musica ininterrotti. Nel 2007
inizia la realizzazione del secondo disco sotto l’insegna di un suono
piu’ maturo ma sempre spigoloso e compatto, piu’ thriller e piu’
sanguigno. Nello stesso periodo scrivono e registrano il brano Le
Grand Diable
per la colonna sonora ufficiale del libro “Manituana”
del collettivo Wu Ming (Einaudi, 2007), per cui realizzano anche una
sonorizzazione dal vivo del reading di Wu Ming 2 al festival “Marina
Cafe’ Noir 07” di Cagliari.
“B
– Il mondo e’ una giungla per chi non vede al di la’ degli alberi“,
(marzo 2008)
La band, in accordo con Casasonica, decide di reagire concretamente
alla crisi discografica ed economica saltando ogni forma di
distribuzione tradizionale ed affidandosi completamente alla
distribuzione on-line ed alla vendita del supporto nell’area
merchandising dei concerti. Questa scelta, insieme alla produzione
di video a basso costo ed al totale controllo delle scelte
discografiche, non lascia adito a dubbi, i SIKITIKIS sono sempre di
piu’ una realta’ attiva nel panorama indipendente nazionale.
Nell’estate
2008 sono presenti sui palchi dei due piu’ accreditati festival
dell’indie italiano: il MIAMI di Milano e l’Alter01 di Roma,
riscontrando in entrambe grande interesse della stampa e del
pubblico. Con il tour invernale di “B” i SIKITIKIS si confermano
una delle band piu’ presenti sui palchi italiani. Con l’inizio del
2009
si rafforza ulteriormente il lavoro per il cinema con la nascita di
BRAIN
DEPT.
Il contenitore parallelo in cui confluiscono tutti i lavori di
sonorizzazione per cinema, letteratura e teatro (“Omaggio al
Thriller italiano” e le sonorizzazioni/reading per due edizioni di
“Monumenti aperti in musica” ne sono un esempio). Nello stesso
anno sono chiamati a realizzare una cover di Cuore
matto
di Little Tony per la colonna sonora di “Cosmonauta“,
film diretto da Susanna Nicchiarelli e prodotto da Fandango, il cui
assemblaggio e’ affidato a Max Casacci. Il brano piace tanto a
Fandango che ne fa il pezzo portante del trailer cinematografico. Il
film vince la sezione “Controcampo italiano” del 66 Festival
del Cinema di Venezia.
“DISCHI
FUORI MODA”
(aprile 2010)
fra il 2009 e il 2010 inizia il lavoro con Manuele Fusaroli che
diventa co-produttore artistico ed esecutivo della band. La scrittura
si e’ fatta piu’ semplice, pop, mentre le parole analizzano il
presente e sono dirette frontalmente, questa volta. La band presenta
il disco dal vivo in tutta Italia. Il video di Voglio Dormire Con te,
primo singolo del disco, supera presto le 100.000 visualizzazioni su
YouTube.
Dischi
Fuori Moda e’ il disco che impone la band fra le migliori realta’
italiane fino al punto che il circuito indie inizia a stare stretto.
Il secondo singolo, Tiffany, sbaraglia in tutte le radio italiane.
Nei
primi mesi del 2011
si concretizza un interessamento della Sugar
di Caterina
Caselli,
con cui la band si lega editorialmente. Nel contempo una nuova
collaborazione con “Lucido Sottile”, compagnia femminile di
teatro comico/surreale, per dar vita a “Radiolando“,
un vero e proprio concerto dei Siki, con arrangiamenti inediti ed
interruzioni continue delle protagoniste. Lo spettacolo registra il
tutto esaurito per due giorni di fila a Cagliari ed e’ ora in attesa
di varcare il mare. Ormai entrata nel vortice produttivo, la band
comincia a raccogliere materiale per un nuovo album.
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