SANTARÈ “Davvero felice?” è il nuovo singolo della band rock dal sound moderno che si interroga sul reale significato della parola felicità.

Una domanda che si fanno in molti, anche se i molti non sanno nemmeno bene chiaramente cosa sia la felicità. 

Il brano, con questa domanda come titolo, si pone un po’ in chiave autoironica, un po’ in chiave psicoanalitica, con un sottofondo mistico. 

I Santarè propongono il tema quasi come un Kōan buddista, quasi come la canzone fosse un mantra. “Tutto è una magia” è l’incipit che racchiude il messaggio: non siamo più in grado di avvertire dentro di noi l’incantesimo della vita. 

Nel dualismo esistenziale, nei giudizi costanti e naturali della mente tra bello e brutto, buono e cattivo etc.. il pezzo vuole inserirsi in un’area trasversale, quasi parallela dove può essere magico anche un triste addio, se visto con occhi da osservatore o da bambino che si emoziona a vedere la “neve che si scioglie tra le mani”. 

L’invito è anche attraversare un cambiamento con la leggerezza di un “vento che spettina i capelli” riferito soprattutto all’individuo di oggi che non è più in grado e di vivere l’imprevisto, tanto è pieno di paranoia e controllo. Così la responsabilità inizia a giocare con la nostra mente che crede di poter organizzare e creare situazioni che possano fare da substrato per una felicità effimera, che va e viene. Dunque, “ti senti davvero felice?”.

Nella semplicità del testo escono fuori meta visioni e dicotomie tra la magia e la follia di una vita sempre in tensione sul realizzare, riempita da sempre nuovi impegni. Così, una vita proiettata a riempire, può godere della felicità dell’esistenza? 

 

I protagonisti del videoclip che accompagna il brano, pare trovino scampoli di felicità anche nella guerra/lavoro di tutti i giorni.

Stilisticamente il brano si avvicina alle sonorità di gruppi come Arcade Fire, Keane e nonostante il quartetto sia prettamente rock, le note di pianoforte e i suoni di arrangiamento rendono il sound moderno.

 

I Santarè sono Filippo Cavallo (voce, chitarra acustica e pianoforte), Andrea Gorga (basso elettrico) e Massimo Lorenzon (batteria), con la collaborazione di vari chitarristi (ad oggi Francesco Bordino) e di Andrea Bergesio (post-producer e fonico della band).

 

Autoproduzione 

Radio date: 12 ottobre 2021

 

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BIO

I Santarè prendono il nome da un luogo nelle langhe piemontesi, il loro luogo d’origine.

Nati e cresciuti in provincia di Cuneo, i quattro musicisti forgiano individualmente, le proprie esperienze musicali in diversi ambiti della scena musicale italiana, imponendosi all’attenzione del pubblico grazie a numerosi concerti live e diverse pubblicazioni (Mambassa, Marylineiguai).

La band nasce nel 2001, ma è dal 2011 che i 4 decidono, sotto il nome del gruppo fondato dal cantante, di condividere le proprie aspirazioni e competenze. Maturi e in sintonia sotto il profilo artistico, tecnico ed esecutivo, iniziano a lavorare nella rielaborazione stilistica di alcuni brani di un progetto precedente (l’EP autoprodotto “7” del 2009) e alla stesura di nuovi brani che cementano la prime basi del linguaggio della band. Brani inediti come “Libero”, “Eroi”, “Paralleli di Frequenze”, sono i frutti di un anno artisticamente intenso.

Nel 2012, dopo un accurato lavoro tecnico in studio, il gruppo propone la sua musica live, riscontrando grande interesse e feedback sempre molto positivi da parte di pubblico, critica e addetti ai lavori, tanto da portarli subito a solcare palchi come quello del festival “Collisioni”, in apertura agli statunitensi Blonde Redhead nella suggestiva cornice del “Monfortinjazz” e a Irene Fornaciari per la notte bianca della città di Alba.

Il progetto inizia a farsi più ambizioso. Fin dagli esordi, la band non ha mai nascosto di voler arrivare al grande pubblico con canzoni e melodie che riprendono la scena pop italiana. 

Nell’estate 2013 il brano “Libero” viene utilizzato da Stefano Accorsi per la realizzazione del suo primo cortometraggio da regista “Io non ti conosco”, grazie alla collaborazione con il compositore Gabriele Roberto che nello stesso periodo scrive le partiture di pianoforte ed archi per il brano “L’amore non è una relazione” registrate nel febbraio 2014 con la “Sofia Philarmonic Orchestra”.

La band nel 2014 firma con l’etichetta discografica bolognese “Areasonica” per la co-produzione del disco “Ad occhi aperti nel buio” uscito in marzo 2015.

Nel 2017 vincono il premio “Alberto Levi” in collaborazione con Radio Alba.

Nel 2019 partecipano alla rassegna Sanremo Rock passando il turno per le finali al teatro Ariston, abbandonando poi la loro presenza a causa della pandemia.

Durante la pandemia nei primi mesi del 2021 partecipano alla social call dell’artista albese Valerio Berutti “L’abbraccio più forte” musicando un’animazione con un brano dall’omonimo titolo. Nello stesso anno, sempre in collaborazione con Radio Alba vincono il premio “Alba capitale della cultura d’impresa” avendo così la possibilità di presentare il nuovo progetto discografico con un concerto ad Alba per il 12 Ottobre 2021, giorno dell’uscita del singolo “Davvero felice?” su tutti i canali digitali. I brani del nuovo disco, pensati e realizzati tra il 2018 e il 2019, sono in fase ultima di produzione e verranno presto pubblicati in seguito al singolo.

Il calore degli strumenti acustici, le atmosfere sognanti dei sintetizzatori e le basi ritmiche elettroniche, accompagnano le calde ed avvolgenti linee vocali delle canzoni come un continuum ora meditativo, ora energico, sottolineando i temi ricorrenti dei testi: sogno, fragilità umane, emotività e una costante ricerca di un “oltre”.