Richard Galliano sarà protagonista di uno dei concerti più attesi di quest’edizione del Pomigliano Jazz Festival. Se, come lui stesso riferisce, i luoghi influenzano la musica, il Vesuvio sarà protagonista almeno quanto il fisarmonicista francese nel rendere memorabile questo evento. E forse contribuirà anche a orientare le prossime scelte discografiche…
Astor Piazzolla diceva che ogni musicista deve suonare la musica della sua terra. Tu a quale terra appartieni e a quale terra appartiene la tua musica?
Sì, Piazzola diceva così. In realtà con l’esperienza e la maturità comincio a dare un’interpretazione particolare a queste parole. Tutta la musica del globo deve farci sentire parte di questo mondo e dobbiamo lasciarci influenzare da qualsiasi tipo di musica, qualunque provenienza abbia.
Nonostante tu ti sia nel tempo felicemente emancipato da Piazzolla, dando vita a una musica e ad uno stile molto personale, possiamo dire che il compositore argentino condiziona indirettamente le tue scelte? Bach e Vivaldi erano due suoi amori e avevano influenzato molto la sua musica. Ora è la volta di Mozart. Da cosa deriva questa scelta?
L’incontro con Piazzolla è stato certamente molto importante per me proprio per quanto mi ha aiutato a trovare una mia strada. La musica di Bach, di Vivaldi, ora di Mozart è qualcosa che mi arricchisce enormemente.
E’ un completamento incredibile per la mia formazione e influenza certamente la mia musica. Non ho alcuna velleità di carriera in ambito classico, è un ottimo modo per continuare a studiare e a crescere.
Invece, come mai, secondo te, ogni jazzista ad un certo punto della sua carriera ritorna a Bach?
Probabilmente perché era un jazzista ante litteram. Il suo stile di musica era estremamente personale, ha dato vita a rapporti armonico-melodici fino ad allora inconcepibili. La sua musica ancora oggi, da allora, ispira e influenza ogni genere musicale.
Nella tua musica è presente la musica del mondo. Il passato dei Classici (Bach, Vivaldi, Mozart) accanto al jazz, Edith Piaf, Billie Holiday, Clifford Brown, il continente americano che incontra quello europeo. Tutto questo viene espresso attraverso uno strumento italiano. Con la tua musica hai rivelato a tutti le potenzialità della fisarmonica.
La musica che suono o che compongo nasce dall’influenza di vari generi, dal jazz alla musica popolare, dalla classica al tango.
Non c’è un genere che prevale sull’altro e forse proprio questo dà una precisa identità al mio modo di suonare. E questa mia musica è un regalo per tutti quelli che mi ascoltano.
Richard GALLIANO solo | ospite Marco Zurzolo
domenica 20 luglio 2014 ore 19
Cratere del Vesuvio
posto unico 20 euro
i biglietti si acquistano nei punti vendita del circuito TicketOnLine e su azzurroservice.net