ONEIDA | Preteen Weaponry

Oneida
Preteen Weaponry
Jagjaguwar Records - distr. Goodfellas
2008


Mica facile tenere dietro agli umorali zig-zag estetici degli Oneida. In questo caso il trio di Brooklyn effettua una spudorata inversione a “u” per rimettersi sulla corsia che porta dalle parti di Each One Teach One, forse divorato dalla nostalgia di ripercorrere i sentieri che conducevano alla mastodontica Antibiotics, brano che figurava sul primo disco di quell’irripetibile e mitico doppio album. Di quelle acide e sulfuree elucubrazioni strumentali Preteen Weaponry elide la componente garage-noise per accentuare invece quella “krautedelica”, dilatando in tre estesi movimenti lo sviluppo di una suite ritmicamente iridescente e sonicamente intergalattica. In effetti, gia’ assaggiando i quattordici minuti del primo brano (segnato dall’eccelso svariare su tamburi e piatti di Kid Millions in un oceano di fluttuanti linee di organo che seguono un monocorde e liofilizzato giro armonico di basso), ci si rituffa nei reiterati algoritmi spaziali e allucinogeni di Can, Faust, Amon Duul 2 e Ash Ra Tempel, come pure nell’ipnosi tribalmente lisergica dei Pink Floyd di Ummagumma, ma credo che se provaste ad immaginare dei Necks in chiave kraut-rock, lo spirito e la mutazione “in fieri” di questo pezzo vi sarebbero ancor piu’ chiari. Piu’ lento e quasi spettrale il “super quark” astrale generato dal secondo brano, con squarci di chitarra laser, feedback dronati, sordi ritmi tribali e un canto pagano che a tempi alterni si affaccia per acuirne le fattezze rituali e trascendentali. Sperimentale ma avvinto da radianti riflessi space-psych rock e blips elettronici e’ invece il terzo pezzo finale, con le tastiere marziane di Bobby Matador e gli effetti di chitarra di Hanoi Jane che folleggiano sullo star trek ritmico, sincopato e iperfrazionato, di un formidabile Kid Millions, a cui va la palma quale miglior regista e rifinitore di gioco del trio. Detto cio’, la chiara indulgenza e matrice “retroguardista” di Preteen Weaponry (primo volume della trilogia “Thank You Parents” che proseguira’ nel 2009 con il triplo Rated 0) non pregiudica affatto lo slancio creativo e l’attualita’ degli Oneida, anzi ne fa un gruppo unico e originale come pochi nell’interpretare e cogliere al volo il riflusso psichedelico che aleggia in molte produzioni di rock duro e sperimentale dell’ultimo periodo.


 


 




Voto: 7/10


Genere: Experimental Rock / Psych-Kraut Rock


 


 




Musicisti:


Bobby Matador – keyboards, guitar, vocals


Hanoi Jane – bass, guitar


Kid Millions – drums, vocals


 


 


 




Brani:


01. Preteen Weaponry Pt. 1


02. Preteen Weaponry Pt. 2


03. Preteen Weaponry Pt. 3


 


 




Links:


Oneida: www.enemyhogs.com/site/


Jagjaguwar Records: www.jagjaguwar.com