POTSA LOTSA XL & YOUJIN SUNG
Gaya
Trouble In The East Records
2022
Nella situazione attuale Eberhard allunga però il suo sguardo ispirativo verso l’estremo Oriente, dopo esser rimasta affascinata e folgorata nel 2019 dall’incontro e dalla successiva frequentazione con Youjin Sung, specialista sudcoreana del gayageum, sorta di cetra a 12 o 25 corde (in seta) disposte su un corpo cavo orizzontale risonante. Uno strumento millenario della tradizione musicale coreana, inventato e utilizzato per dar vita a un repertorio, sia popolare sia cortigiano, proprio all’epoca dell’antico regno confederato di Gaya.
Procuratasi un gayageum e iniziatolo a studiare e suonare sotto la guida di Sung (in modalità online, interagendo anche con il suo contralto, durante il periodo pandemico), la sassofonista ha pensato bene di comporci una suite per realizzare in studio questo disco collaborativo che vede la virtuosa musicista coreana nel ruolo di co-protagonista e ospite speciale.
Suddiviso in cinque movimenti identificati secondo la numerazione in lingua coreana, il repertorio riesce, in neanche trenta minuti complessivi, a configurare una vivace commistione di prassi e linguaggi. Si transita infatti con naturalezza dalla musica d’insieme (vedi la finale Daseot) a caratterizzanti sortite individuali (quelle di vibrafono e tromba in Hana e di violoncello, contralto, tenore e clarinetto in Sed), il tutto costellato dalla superba qualità dei dialoghi intessuti tra la duplice valenza ritmico-armonica del gayageum (suonato da Sung anche con l’archetto) e le altre voci strumentali dell’ensemble.
Certo, nella storia del jazz esperimenti e gemellaggi di tal genere non mancano e se volessimo restare nel campo della più stretta contemporaneità potremmo citare numerosi dischi e progetti Tzadik votati alla join-venture tra jazz, improvvisazione e musiche d’Oriente. “Gaya”, tuttavia, rende onore a tale filone e sa brillare di luce propria, sia per la bravura di tutti gli interpreti sia per l’originalità della scrittura, una coppia di fattori che rende l’operazione non un mero esercizio oleografico bensì un raffinato e stimolante corto circuito sonoro all’insegna di una singolare “third stream” correlata alla fascinosa timbrica e alle peculiari scale orientali del gayageum.
Voto: 7,5/10
Genere: Avant Jazz / Chamber Music / World-Folk / Creative Music
Musicisti:
Silke Eberhard – alto sax
Jürgen Kupke – clarinet
Patrick Braun – tenor sax, clarinet
Nikolaus Neuser – trumpet
Gerhard Gschlößl – trombone
Johannes Fink – cello
Taiko Saito – vibraphone
Antonis Anissegos – piano
Igor Spallati – double bass
Kay Lübke – drums
Youjin Sung – gayageum
Tracklist:
01. Ana
02. Dul
03. Sed
04. Ned
05. Daseot
Links:
Silke Eberhard
Trouble In The East Records