Petra Magoni e Ferruccio Spinetti: guardate come vi spogliamo la musica!

Petra Magoni e Ferrruccio Spinetti: gia’ da tempo hanno scoperto la Musica Nuda, una formula nuova, inusuale e particolarmente originale di riproporre, con un gusto ed una raffinatezza sorprendenti, standards e brani originali attingendo dai generi piu’ diversi, perfino canzoni che, a prima vista, potevano sembrare scontate: all’inizio sembrava solo un esperimento poi, invece, hanno fatto molta strada insieme.


SoundContest: Ciao Petra e Ferruccio, e’ un grande piacere avervi con noi a rispondere a qualche domanda per i nostri lettori. Musica Nuda dunque… e siamo all’ennesimo disco in questa formazione veramente minimale. Avete forse scoperto un modo nuovo, certamente diverso, di fare musica…?
PETRA MAGONI: Non credo si tratti di un vero e proprio modo “nuovo” di fare musica. Ci sono altri esempi di duo voce/contrabbasso, anche se, che io sappia, prima di noi – gia’, perche’ adesso qualche “emulo” e’ saltato fuori – si trattava di incontri di tipo esclusivamente jazzistico, sia come repertorio che come approccio e mentalita’, e non di un gruppo vero e proprio come ci riteniamo io e Ferruccio. Credo invece che, buona parte del “successo” che abbiamo incontrato, sia dovuta all’idea di “spogliare” le canzoni, lasciando cosi’ scoperta la loro struttura, mostrataci dal contrabbasso, e la loro essenza, le parole, la voce… Credo anche che “geniale” sia stato l’incontro delle nostre personalita’, che in fin dei conti rispecchiano quelle dei nostri rispettivi strumenti… cosi’ diverse ma, per questo, complementari.
Un piccolo richiamo alla musica antica, che e’ stata la mia prima passione, sta nell’idea di avere una voce accompagnata dal basso; si usava spesso voce piu’ basso continuo. Altro piccolo richiamo, tratto dal canto gregoriano, e’ l’idea di dare molta importanza al testo: nel canto gregoriano la musica e’ al servizio della parola.
La nostra discografia comprende tre dischi in studio, di cui uno doppio, un cd live registrato a Rado in Francia, un dvd ed un Cd di musica sacra, dal titolo Quam Dilecta


S.C.: Avete quindi “razionalizzato” un genere che precedentemente si praticava occasionalmente e, questo modo di cantare e suonare, affascina particolarmente l’ascoltatore. Dopo aver sentito un vostro disco, o di un vostro concerto, si ha subito voglia di ricominciare daccapo… Qual e’, secondo voi, il segreto di questa formula?
FERRUCCIO SPINETTI: Credo che una spiegazione risieda anche nella formula assolutamente inedita della formazione “Contrabbasso e Voce”. Siamo abituati a sentire duetti di voce e chitarra, voce e piano, ma solo in ambito strettamente jazzistico esistono tracce di contrabbasso e voce, dove pero’ il repertorio e’ strettamente collegato agli standard jazz. Il nostro repertorio invece e’ schizzofrenico, da Battisti ai Beatles, alla musica antica, a pezzi originali e questa cosa ci rende in qualche modo “strani” alle orecchie di chi ci ascolta e ci scopre per la prima volta. Poi credo che la gente abbia voglia di un po’ di silenzio anche nella musica, e nelle nostre canzoni inevitabilmente c’e poco caos e molto silenzio. In questo modo sia la melodia che i testi delle canzoni risaltano di piu.
PETRA: Credo che ci abbia aiutato senz’altro il fatto di avere un repertorio cosi’ vario, con molte canzoni parecchio note, anche se devo dire che spesso ci piace fare un po’ gli “archeologi della musica” e riportare a nuova vita qualche canzone, come e’ successo ad esempio con Il Cammello e Il Dromedario, una canzone quasi dimenticata, scritta da Virgilio Savona per il Quartetto Cetra, che adesso e’ una fra le piu’ richieste ai nostri concerti.
Il fatto di cominciare a suonare “cover” e’ stato determinato dal fatto che ci siamo incontrati sul palco, abbiamo cominciato ad esistere come “live”, ed e’ quindi facile immaginare il perche’…: “la sai Imagine?”, piuttosto che: “la sai Prendila Cosi’?”… e cosi’ via. Vero e’ che abbiamo, fin dal secondo disco, cominciato a proporre brani scritti da noi, a volte anche in collaborazione con altri artisti, e non escludiamo di tentare un giorno di uscire con un lavoro discografico totalmente inedito.
Un altro “segreto” per il nostro “successo” – e ci tengo a metterlo tra virgolette, perche’ si tratta pur sempre di un successo di nicchia! – e’ la gamma di emozioni che riusciamo a trasmettere, soprattutto nei concerti: si va dal dramma all’ironia, con tutto quello che sta nel mezzo, e la cosa che piu’ ci inorgoglisce e’ il fatto di vedere la gente che se ne va contenta dai nostri concerti.


S.C.: Permettetemi di cogliere l’occasione per ricordare il grande Virgilio Savona e tutto il Quartetto Cetra, che hanno dato tanto all’evoluzione della musica italiana. Ma tornando a Musica Nuda, il nuovo Cd si chiama 55/21 … un nome a prima vista singolare…
PETRA: Nella cabala napoletana 55 e’ “la musica” e 21 e’ “la donna nuda”… eravamo a Cascina, vicino Pisa, in una pizzeria al taglio – napoletana DOC, ovviamente – durante la registrazione del disco, ed ho visto il manifesto con tutti i numeri ed il loro significato… ho buttato li’ l’idea di 55-21, ma non pensavo mi prendessero sul serio e con entusiasmo, gli uomini francesi “Blue note” in primis!


S.C.: La musica pero’ non e’ piu’ del tutto nuda, ma si va sempre piu’ spesso “vestendo”, e di abiti sontuosi, con il contributo di alcuni ospiti illustri, da Gianluca Petrella a un certo Stefano Bollani… da Nicola Stilo a un certo Fausto Mesolella…?
FERRUCCIO: Per me, da sempre, la musica vuol dire anche consocere e scoprire nuove persone e nuovi linguaggi. Partendo dal presupposto e dalla certezza che Musica Nuda e’ un duo di solo voce e contrabbasso – in caso contrario sarebbe un qualsiasi trio o quartetto come ce ne sono tanti – qualche volta ci leviamo qualche sfizio, invitando altri musicisti a suonare con noi.
PETRA: Il disco rispecchia quello che facciamo nei live, ed e’ abbastanza normale che un qualche amico musicista presente in sala salga sul palco per fare qualche pezzo con noi. Inoltre e’ per noi sempre una occasione di confronto ed arricchimento quella di non chiuderci ad altre sonorita’, date dall’apporto di altri strumenti.


S.C.: Siete di nuovo in tour in giro per l’Europa per promuovere questo nuovo disco… e siete spesso in Francia, che si e’ innamorata di voi, e voi di lei…
FERRUCCIO: E’ vero che la Francia ci ha adottato, ma e’ vero che pure in Italia i concerti e i cd si vendono bene. Forse in Francia abbiamo avuto un maggiore aiuto da parte delle Radio; basti pensare che il nostro cd LIVE e’ stato registrato a Parigi grazie a Radio FIP, che e’ una radio che trasmette ogni tipo di musica senza interruzioni pubblicitarie e soprattutto non viene pagata dalle case discografiche per far trasmettere 423 volte alla settimana il singolo di turno.
Ma ci siamo sentiti dire di “no” da alcune radio, anche in francia, come del resto in Italia, fatta eccezione per Radio Rai e Radio Popolare. Siamo Italiani, abbiamo suonato all’Olympia a Parigi il 14 e 15 novembre in diretta sulla Radio Francese ma in Italia, Radio Italia, Deejay o Montecarlo, non ci considerano
minimamente! …Pazienza, va bene lo stesso…
PETRA: … si, la Francia e’ un paese che offre molto agli artisti; si e’ messi nella condizione di fare il proprio lavoro grazie alla professionalita’ di tutti e agli aiuti di cui, volendo, si puo’ godere. Purtroppo pero’, spesso si mangia male…


S.C.: Ma come…? la rinomata Cucina Francese… non sara’ forse la nostalgia di casa? D’altronde, cone diceva il poeta: “Si’, viaggiare…”, oggi qui, domani altrove, una vita dura… piu’ di qualcuno ha scritto delle canzoni su questo aspetto…
FERRUCCIO: Abbiamo scelto da sempre di intendere il nostro lavoro cosi. Per me lo era anche prima, con gli Avion Travel. Ma dopo cinque anni di grandi sacrifici possiamo finalmente permetterci, dal 2009, di dividere il calendario in periodi, e cosi poter avere anche il tempo di scrivere nuove canzoni, andare ad ascoltare altri concerti, andare al cinema, fare un viaggio … frequentare anche altri musicisti…
PETRA: Siamo da cinque anni in tournee, con brevi periodi di riposo, massimo 10 giorni… finalmente pero’, a gennaio 2009, saremo fermi! Viaggiare e’ bello, ma anche molto faticoso quando si tratta di stare un giorno qui, un altro la’, e con un concerto come il nostro che, essendo in duo, e’ veramente impegnativo a livello di energia, concentrazione, creativita’…


S.C.: Quanto, il successo che avete avuto in Francia, ha inciso sul felice approdo alla prestigiosa etichetta Blue Note?
FERRUCCIO: Beh… ovviamente ci hanno visti dal vivo a Parigi e quindi li abbiamo conquistati sul “campo”…
PETRA: Sono d’accordo con Ferruccio, senz’altro non poco…


S.C.: Seguendo le strade della musica, Ferruccio ha praticamente abbandonato gli Avion Travel per seguire la “sirena” Petra verso nuove avventure… sappiamo che siete comunque in ottimi rapporti, che ne pensano gli Avion di questo vostro progetto?
FERRUCCIO: Beh, dovresti chiederlo a loro, ma credo che siano felici del successo che ho raggiunto con Petra. Sono stati sin dall’inizio i nostri primi fans. Io e Petra, in Italia, aprivamo spesso anche i concerti degli Avion Travel, e non me ne sono certo dimenticato. Tengo a precisare che pero’ non si puo parlare di “abbandono” da parte mia ma di una naturale separazione – come credo sia stato anche per Mario Tronco e Peppe D’Argenzio – dovuta anche forse alla fine di un ciclo che ci ha visti uniti per piu di 15 anni… un record nel mondo della musica Pop, direi. Credo che gli Avion Travel, tra il 1990 e 2000, siano stati il miglior gruppo d’Europa, e non lo penso solo io ma gran parte degli addetti ai lavori, da discografici a giornalisti.
PETRA: Credo che gli Avion siano contenti che Ferruccio abbia trovato una sua strada. Pensate che, la prima volta che Peppe Servillo e’ venuto ad un nostro concerto – parlo di 5 anni fa – dopo averci sentito, ha detto a Ferruccio: “Ma… tu suoni cosi’?”. Ovviamente, in una formazione piu’ canonica, Ferruccio non potrebbe permettersi di esplorare tutte le possibilita’ del suo strumento come invece puo’ fare in Musica Nuda, e la stessa cosa vale per me, con la voce.


S.C.: Grazie a Petra Magoni e Ferrruccio Spinetti, ed “in bocca al lupo” da SoundContest per il Cd e per il Tour Musica Nuda 55/21.
PETRA e FERRUCCIO: Grazie a voi, ciao ed un bacione a tutti!


La recensione di 55/21 su SoundContest


Le bellissime foto, gentilmente concesse da Petra e Ferruccio, sono di ANGELO TRANI.