Fiorenza Calogero - Enzo Avitabile
Nun Tardare Sole
Black Tarantella
2016
Così oggi, l’interprete di quella Napoli è ri-vestita dalle composizioni di Avitabile, da anni indiscusso ricercatore delle radici e delle commistioni della canzone napoletana, composta, come egli stesso afferma, del filone della parola e da quello della musica che, pur vivendo di vita propria, viaggiano parallelamente e si arricchiscono grazie alle contaminazioni “buone” scambiate con tutto il resto dell’aria mediterranea, partendo dai concetti di “classica” e “tradizionale” da sempre attribuiti alla musica napoletana che, a voler essere rigorosi, dovrebbero risalire a quelli dell’antica Grecia.
Le composizioni di Avitabile si attestano invece su posizioni molto più avanzate della linea cronologica, rivelando, oltre che le ritmiche battenti proprie della tarante, elementi medievali e rinascimentali, con richiami stilistici assimilabili alle ricostruzioni musicologiche riproposte della prima Compagnia di Canto Popolare diretta dal Maestro Roberto de Simone, con il quale Fiorenza Calogero ha peraltro più volte felicemente collaborato in un’edizione de La Gatta Cenerentola e in diversi altri lavori.
Come lo stesso Avitabile tiene a precisare, Nun Tardare Sole è tutt’altro che un progetto di musica jazz. Poco o niente è lasciato all’improvvisazione, molto è invece affidato al concetto di “musica esatta”, quella cioè scritta sulla partitura ed eseguita magistralmente da musicisti talentuosi con strumenti tradizionali e poco usuali, come la chitarra battente di Marcello Vitale, cui è affidato il ruolo ritmico in assenza di ogni altra forma di percussione, la viola da gamba di Rodney Prada, e poi la chitarra spagnola di Carlos Pinana in Megaris, brano strumentale con forti influenze di musica iberica. Sono poi da notare la voce di supporto di Pino De Vittorio in ‘A Carità, e le voci di Cristina Branco in Lu Cardillo, brano di anonimo del ‘700, e di Urna in Uocchie Che Arraggiunate, omaggio all’autore Eduardo de Filippo, unici due brani non composti da Avitabile ma aggiunti per completezza all’album prodotto da Andrea Aragosa per Black Tarantella. Singolare come il concetto di Black Tarantella ben si attagli allo spirito del lavoro della Calogero e di Avitabile, ovvero la vicinanza acquisite dalle varie tarantelle, tammurriate, ‘ndrezzate, e tutte le diverse sfaccettature ritmiche mediterranee del nostro sud con i riflessi ritmici della musica nera di provenienza nord-africana, territorio da sempre osservato con attenzione ed esplorato da Avitabile.
Ottima dunque la performance di Fiorenza Calogero, che interpreta appieno e con grande maturità l’intento musicale del progetto, costato oltre tre anni di lavoro nel costante e continuo affinamento e affiatamento con l’autore. La sua marcata ma misurata passionalità, la controllata ma attenta prudenza espressiva e stilistica ricordano da vicino la professionalità di Miranda Martino, altra grande e raffinata interprete della canzone napoletana. Proprio queste, forse, le caratteristiche che permisero l’ammissione della Calogero alla prestigiosa partecipazione nel film-documento Passione, del regista siculo-americano John Turturro, da sempre innamorato di Napoli, in cui interpretò l’antico Canto Delle Lavandaie Del Vomero, di autore anonimo.
Musicisti:
Fiorenza Calogero – Voce solista
Marcello Vitale – Chitarra Battente
Rodney Prada – Viola da gamba
Carlos Pinana – Chitarra in Megaris
Cristina Branco – Voce in Lu Cardillo
Urna – Voce in Uocchie che Arraggiunate
Pino di Vittorio – Voce in ‘A Carità
Enzo Avitabile – Arrangiamenti e Voce in Tre Fronne e Tre Ciure e in Sango e Grano
Brani:
01) Diridin Diridon
02) Uocchie e Terra e Cielo
03) Tre Fronne e Tre Ciure
04) Sango e Grano
05) Megaris
06) Canto ‘e Primavera
07) ‘A Carità
08) Angelo Et Liuto
09) Ie Voglie Essere
10) E Nun Tardare Sole
11) Lu Cardillo
12) Uocchie che Arraggiunate
Le immagini della presentazione dell’Album all’Agorà DemA di Napoli