Accompagnata dal chitarrista e arrangiatore Gil Dor, che da anni la segue anche in veste di direttore artistico, e dai Solis String Quartet, la cantante israeliana Noa, ha offerto al pubblico un delizioso repertorio di canzoni classiche napoletane nella suggestiva cornice dell’Arena Flegrea presso la Mostra d’Oltremare di Napoli il 3 luglio 2007.
Non solo ha impressionato la brillantezza, gia’ ampiamente conosciuta ed apprezzata, della voce limpida e cristallina di Noa; hanno colpito la raffinata qualita’ dell’interpretazione, il sentimento, la ricercata profondita’, la capacita’ espressiva di un’artista che, non parlando – com’essa stessa ammette – un italiano perfetto, esibisce un napoletano sorprendentemente di ottimo livello, se non altro, nell’inflessione e nella semantica, da cui traspare la passione con cui da anni si dedica a questo genere musicale.
Anche la sobrieta’ e la qualita’ dell’arrangiamento dell’americano Gil Dor che, calatosi a perfezione nell’atmosfera dei classici napoletani, supporta con dedizione e discrezione la voce di Noa, rappresentano una piacevole scoperta.
Sorprende meno, invece, la classe della musica dei Solis – Luigi De Maio e Vincenzo Di Donna al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello – perche’ la linfa della raffinatezza, della ricercatezza e dell’armonia dei passaggi, propri della Canzone Classica Napoletana, scorre nelle loro vene assieme al sangue; l’hanno bevuta col latte materno e sono cresciuti della sua sostanza, che e’ entrata nel loro dna. Una per tutte? Il trillo del mandolino simulato col violino…! Altro che, se sono diventati grandi, questi quattro solisti; si sono emancipati gia’ da tempo, ed oggi percorrono con disinvoltura sentieri anche molto diversicati ed eterogenei in ambito musicale.
Difficile dire, tra Fenesta Vascia e Santa Lucia Luntana, tra Napule ca se ne va e Torna a Surriento o Era de Maggio, qual’e’ stata l’interpretazione piu’ bella; certo, hanno colpito particolarmente Lili’ Cangi’, tradotta e cantata in lingua ebraica dalla stessa Noa, che ha anche illustrato le similitudini tra lo scenario della canzone e certi sobborghi poveri di Tel Aviv, e Tammurriata Nera, ambedue eseguite con cadenze ritmiche perfettamente sintonizzate con quella delle tipiche ballate popolari Ebraiche, ennesima dimostrazione che nel nostro Sud in generale, e nel napoletano in particolare, la globalizzazione e l’integrazione culturale erano gia’ di casa qualche secolo prima che altrove…
Il concerto e’ seguito alla proiezione in anteprima, col patrocinio dalla Fondazione Roberto Murolo e dalla Provincia di Napoli, del film muto del 1926 Napule ca se ne va, ispirato all’omonima canzone scritta da Ernesto Murolo, padre del compianto Roberto, e da Ernesto Tagliaferri. Il film, con la sua trama semplice, perfino ingenua, la sua carica morale apparentemente elementare – ma, nell’evidenza della quotidianita’, nient’affatto superata ne’ scontata – e’ stato sottoposto ad una meticolosa opera di recupero con risultati eccellenti. La colonna sonora, in particolare, e’ stata completamente riassemblata con brani antichi, come la rara interpretazione di Mario Gioia della “Cartulina ‘e Napule“, e moderni, cantati e suonati da diversi artisti quali lo stesso Roberto Murolo, i Popularia, Enzo Gragnaniello, Joe Amoruso, Noa e i Solis String Quartet.
Alla fine della manifestazione Noa ha ricevuto, dal giornalista Mimmo Liguoro, in nome e per conto della Fondazione Roberto Murolo, il premio per l’edizione 2007 quale migliore interprete straniero della Canzone Napoletana.
Musicisti:
– Noa – voce solista;
– Gil Dor – chitarra classica;
I Solis String Quartet:
– Antonio Di Francia – violoncello;
– Luigi De Maio – violino;
– Vincenzo Di Donna – violino;
– Gerardo Morrone – viola;
Links:
Roberto Murolo e Fondazione: www.robertomurolo.com
Noa Official Web: www.noasmusic.com
Solis String Quartet Official Web: www.solis.it