WRECK AND REFERENCE | No Youth

Wreck And Reference
No Youth
Flenser Records
2012

Quando il rock estremo sa essere veramente brutale e agghiacciante, cupo e terrificante, allora escono fuori capolavori della follia come No Youth, secondo parto (o aborto) discografico dei californiani Wreck And Reference. Entrato l’anno scorso dalla porta di servizio della scena alternativa doom-metal con l’autoprodotto Black Cassette, il giovane duo di Sacramento esce adesso da quella principale manifestando una maturita’ e una crescita davvero sorprendenti. Nonostante il singolare e ridotto arsenale strumentale impiegato (solo un campionatore, qualche sintetizzatore analogico e una batteria), la coppia scatena e governa in No Youth un’apocalisse sonica di rara potenza e intensita’, qualcosa che solo chi ha visto l’inferno e la morte con i propri occhi potrebbe descrivere con termini adatti.


 



Annessi a testi che riflettono un morboso interesse per scienza, nichilismo e filosofia esistenzialista francese sono atmosfere angoscianti e strazianti, lacerate da disumane agonie vocali, invocazioni spettrali per messe nere medievali o postnucleari. In tal senso brani quali Spectrum, Nausea, The Solstitial e Obedience sembrano quasi ideati per fare da sottofondo a dolorose camere di tortura tecnologiche. L’originalita’ di questo album risiede pero’ nel suo eclettico e mutante spettro stilistico, abile nell’evocare derive noise-industrial anni Ottanta come pure nel distillare a bassa fedelta’ il polare e plumbeo doom drone metal dei Sunn O))) (si ascolti Edifice Of Stilt). Altrove si trovano tracce del dark metal cibernetico dei Nine Inch Nails (Inverted Soul) o geniali ammiccamenti post metal al marziale ed opprimente esoterismo di Death In June e Current 93 (Stage Collapse). Contemporaneo equivalente musicale delle visioni dell’Aldila’ di Hieronymus Bosch, No Youth e’ un esperimento di atroce lobotomia mentale condotto in un putrido scannatoio sotterraneo, un luogo proibito dove incubo e delirio regnano sovrani.


 


 


 




Voto: 8/10


Genere: Post Metal / Experimental Doom / Industrial-Noise


 


 




Musicisti:


Felix K. Skinner – vocals, electronics, samples, synthesizers


Ignat Frege – drums, vocals


 


 


 




Brani:


01. Spectrum


02. Nausea


03. The Solstitial


04. Inverted Soul


05. Cannot


06. I Am A Sieve


07. Obedience


08. Winter


09. Stage Collapse


10. Edifice Of Silt


 


 


 


 






Spectrum by Wreck and Reference


Links:


Flenser Records: www.theflenser.com