MICOL MARTINEZ E GARBO: l’emergente ed il patron della Discipline a confronto


Milano, sabato 11 febbraio, tardo pomeriggio. Micol Martinez, supportata da Alessio Russo (percussioni) e Giovanni Calella (chitarra), ha appena terminato lo showcase alla Fnac per presentare il suo nuovo album La testa dentro, edito dalla Discipline. L’evento e’ stato presentato da Garbo, cantante e patron della medesima Discipline, il quale a sua volta il 28 febbraio pubblichera’ il suo nuovo disco, La moda. Alla fine dello showcase noi di SoundContest.com abbiamo parlato con entrambi gli artisti dei loro nuovi lavori, ma non solo.



 


Sound Contest: Cominciamo la nostra chiacchierata partendo dalle copertine dei vostri rispettivi cd e cominciamo dalla tua, Micol. Cosa rappresentano i tre pupazzetti che sono fotografati insieme a te sia in copertina che all’interno del libretto?


Micol Martinez: Da un lato si voleva sdrammatizzare il concetto enigmatico de ‘La testa dentrò e poi chiaramente se vedi il pupazzetto con la faccia che ride e poi magari vedi il piccolo teschio, capisci che alla base c’e’ comunque sempre l’idea del nutrirsi dei propri organi interni e quindi anche della testa.



 


Anche tu, Garbo, curi molto i tuoi cd con copertine e libretti particolari e anche nel tuo lavoro di prossima uscita, ‘La Moda’, ci sono i disegni di Massimo Iosa Ghini. Come e’ nata questa collaborazione con lui?


Garbo: Massimo e’ un grande architetto/designer internazionale e l’incontro con lui e’ stato di tipo amichevole. Ha piu’ o meno la mia eta’ e un giorno mi ha cercato; lui sta a Bologna e ha voluto intraprendere con me questa progettualita’ multimediale, facendo la copertina de ‘La Moda’ che mi piace molto e che ricorda molto un certo design. Considera che lui disegnava anche per Frigidaire e per riviste di un certo tipo…



 


Tu stesso poi ti sei ispirato a Iosa Ghini per un tuo nuovo brano che si intitola “Architettura MIG”…


Garbo: Certo. Lui stava ristrutturando questo bellissimo palazzo a Bologna stile anni ’60, mantenendo questa architettura e io sono andato li’ a riprendere perche’ amo molto fare video;  a quel punto mi e’ venuto in mente di costruire un brano che usasse l’architettura come elementi concettuali.



 


Interessante. Hai detto che intendi proseguire la collaborazione con lui. Ci puoi gia’ anticipare in che modo?


Garbo: Beh, l’intenzione per esempio e’ portare la musica in spazi dove generalmente ci va poco. Io saro’ senz’altro con lui a suonare al Salone del Mobile di Milano e poi Massimo ha progettato la linea di navette a Bologna che dalla stazione portano in aeroporto e mi piacerebbe molto esibirmi in un ambito del genere; inoltre mi piacerebbe anche suonare proprio in aeroporto con show di un’ora – pausa – poi un’altra ora e cosi’ via, per trascorrere 24 ore in un aeroporto facendo musica…



 


Una bellissima idea… Torniamo da te, Micol. Tu non sei solo una cantante, ma sei un’artista poliedrica, poiche’ ad esempio hai partecipato come attrice anche ad alcuni videoclip dei Negrita, dei La Crus e di altri. Il tuo nuovo album e’ nato mentre presentavi l’altro e mentre magari ti stavi dedicando ad altre attivita’ non prettamente musicali?


Micol Martinez: No, nel frattempo ho recitato anche in un video di Fabrizio Coppola e comunque ho fatto anche qualcos’altro di non prettamente musicale, pero’ sostanzialmente ho presentato ‘Copenaghen’ con molti concerti e poi, una volta finito il tour per promuovere il primo album, mi sono dedicata interamente alla stesura dell’ultimo disco.



 


Per cio’ che concerne invece collaborazioni strettamente musicali, prima del nuovo album hai cantato “Divora”, mitico brano del Santo Niente, con i Kitsch…


Micol Martinez: Si’. E’ stata un’esperienza bellissima. Un amico in comune mi ha presentato il gruppo e poi da li’ ho conosciuto anche Diego Galeri che e’ il loro produttore e abbiamo inciso questo brano che a me piace molto.



 


Il tuo primo cd era stato prodotto da Cesare Basile e Luca Recchia, mentre ‘La testa dentrò vede la produzione artistica di Luca Recchia e della new entry, se cosi’ si puo’ definire, Guido Andreani. Qual e’ stato il suo apporto all’album?


Micol Martinez: Guido non e’ esattamente una new entry, perche’ e’ stato il fonico del precedente cd, ‘Copenaghen’. Il suo apporto concreto al nuovo album c’e’ stato soprattutto nella fase finale della produzione e quindi e’ stato molto importante il suo lavoro sulla scelta dei suoni o anche sulla scelta di parti o di strumenti che compaiono nel disco.



 


Garbo, sempre a proposito di produzione, come ti poni nei confronti degli artisti della tua casa discografica? In che modo scegli chi produrre o meno?


Garbo: Per quanto mi riguarda credo che la scelta sia puramente istintiva e di gusto, compatibilmente con il momento storico-economico e le difficolta’ di questo periodo. Noi siamo indipendenti, lavoriamo con molto entusiasmo, e il nostro rapporto, per cosi’ dire, e’ molto snello. La discografia deve essere veloce e io la immagino cosi’. Se ad esempio Micol fa il disco, non puo’ attendere un anno e mezzo, perche’ altrimenti nel frattempo ne fa un altro.



 


Bene. Micol adesso parliamo di alcuni brani de ‘La testa dentrò e iniziamo dal primo singolo “60 secondi” e dal videoclip molto particolare relativo al pezzo. Come e’ nato?


Micol Martinez: In primo luogo, non avendo troppa disponibilita’ di tempo, economica ecc. abbiamo pensato ad un video che potesse essere fatto nel piu’ breve tempo possibile e con la minore spesa possibile e quindi il piano sequenza prevedeva queste due persone con la seconda in particolare che riprende l’amica di turno in questo caso. Il pezzo poi racconta l’esigenza di spegnere la testa e di vivere le cose in modo piu’ immediato, piu’ intuitivo e magari piu’ passionale come quando si conosce qualcuno e si dice