Si intitola “Ci sarà da correre” il nuovo disco della cantante e cantautrice Melody Castellari, figlia di Corrado Castellari. Una figlia d’arte che celebra un grandissimo percorso grazie a un nuovo lavoro in cui raccoglie 10 dei pezzi più belli e significativi scritti assieme. Tra questi ci sono anche puri elogi alla carriera del padre come “Il Testamento di Tito” di Fabrizio De Andrè di cui Castellari senior ha firmato le musiche. Una track list di 10 brani che si rendono godibili e di grande gusto estetico nella loro essenza acustica, semplice equilibrio quando dialogano assieme melodia ed armonia. La voce ferma e sicura di Melody poi sa fare il resto. In rete il primo video ufficiale della title track del disco.
Il dietro le quinte di un album così importante per te. Una vita, un padre, le tue e le vostre canzoni. Insomma si può riassumere in poche righe?
Hai sintetizzato perfettamente, la storia è proprio questa.
Poi nel mezzo ci sono, oltre alla musica, tutti quegli eventi, quelle emozioni legate a un rapporto davvero profondo con mio padre. Gli sforzi, le battaglie, le delusioni e le soddisfazioni, vissute insieme sempre.
Stilisticamente parlando “Ci sarà da correre” è un disco molto vero e naturale. Come mai questa scelta contro la tendenza digitale di oggi?
La scelta è stata altrettanto naturale. Sono abituata alla musica suonata, al live, a scambiare energie con i musicisti che mi affiancano e poi queste canzoni non avevano bisogno d’altro se non di vera emozione e passione. Apprezzo l’elettronica, ma non fa parte di me almeno qui.
Che poi ai nuovi artisti di oggi non pensi che manchi proprio il mestiere artigianale?
Sembra una frase fatta, oggi le nuove leve vengono continuamente additate come quelli che non hanno fatto la gavetta. Beh, per quanto banale alla fine purtroppo è vero: quello che riesci a maturare nel rapporto col pubblico, con te stesso e con la musica in senso più ampio, calcando, sera dopo sera, palchi anche improbabili, è impagabile e ci vuole un po’ di tempo per assimilarlo.
In più, parlando proprio di produzione musicale, oggi i mezzi tecnologici permettono a chiunque di “comporre” senza conoscere una nota o saper suonare uno strumento, c’è molta superficialità e poco impegno in tutto questo.
Fare musica è anche sudore.
Cantautrice ma anche discografica. Melody e la Taitù Music. Ce ne parli?
Taitù Music è una piccola Edizione Musicale ed Etichetta che ho ereditato da mio padre. Lui la fondò essenzialmente per tutelare il proprio lavoro io oggi cerco anche di dare una mano a quegli artisti che trovo meritevoli, che mi fanno innamorare del loro modo di vivere e scrivere la musica.
Al momento sto seguendo Mikeless, un one man band chitarrista, compositore e cantante davvero talentuoso, stiamo promuovendo ora il suo disco “Il Maniaco”; poi Max Repetti, pianista eccezionale che ha appena pubblicato il suo primo album “Pictures of life”
In quanto “piccola” posso dedicare le mie energie, anche economiche a pochi progetti alla volta purtroppo.
“Il Testamento di Tito” si associa indiscutibilmente a De Andrè… e invece dietro c’è la firma di tuo padre. Da qui ti lancerei lo spunto per parlare di comunicazione in Italia…siamo un paese di gossip e di mode…non trovi?
Senz’altro in Italia si dà molto peso alla facciata e raramente ci si avventura oltre quella. Parlando di compositori e autori c’è da dire che, almeno qui, sono sempre stati poco considerati; quando si pensa a una canzone si pensa al suo interprete.
I compositori e gli autori sono coloro i quali hanno spesso il vero merito del successo di un artista, andrebbero citati sempre e riconosciuto il loro valore.
Gli autori del mio disco, per esempio, oltre me, sono mio padre Corrado Castellari e suo fratello Camillo, Cristiano Malgioglio (“Wagon Lits”) e naturalmente Fabrizio De André.
Dopo il video “Ci sarà da correre”… stai correndo per farne un altro?
Sto ragionando sul prossimo singolo e sono un po’ combattuta sulla scelta, ma certo prima dell’estate la scelta sarà fatta e così anche il video.