Un disco folk-cantautorale arricchito dalle preziose collaborazioni con Andrea Miró, Silvio Capeccia, Davide Brambilla, lo stesso Ruggeri e molti altri.
Massimo Bigi, musicista, direttore di produzione e tour manager di Enrico Ruggeri, scrive questo disco mosso dall’urgenza comunicativa delle proprie emozioni legate alle sue storie di vita, tra poesia e malinconia.
«Un portentoso contenitore di cerotti da applicare alle ferite della vita, oppure una miracolosa pozione in parte lenitrice dei piccoli, trascurabili, dolori quotidiani. “Bestemmio e Prego” vorrei fosse questo, vorrei fosse la forza, l’intensità e la tenerezza racchiusa nella preghiera e nella bestemmia. La blasfemia non c’entra, almeno per chi è capace e così sensibile da ipotizzare che la bestemmia può essere, a volte, una soffice e delicata preghiera e la stessa preghiera contenere l’irruenza e l’indelicatezza della bestemmia.
Ne facciamo tutti uso, preghiamo e imprechiamo a modo nostro, una piccola libertà che ci concediamo.» Massimo Bigi.
Le canzoni di questo album nascono d’inverno, di mattina presto tra il profumo dei caffè e degli inverni. Tutte scritte con la stessa chitarra, una chitarra elettrica assemblata dallo stesso Bigi: non l’ha voluta amplificare e suona piano, perfetta per le sue mattine che cominciano col buio, nel silenzio della sua casa, il sonno della gatta e di chi lo “sopporta da una vita”.
«Dieci canzoni che spezzano il cuore e lo ricompongono, tra malinconia e sorriso, preghiera e sconforto, rabbia e sberleffo – afferma Enrico Ruggeri – La mia band ha fatto il resto, si sono aggiunti tutti quelli che lo hanno conosciuto, grandi musicisti che come me sono rimasti affascinati. Bisogna vivere intensamente per scrivere con intensità: per i grandi c’è sempre un momento particolare e, credetemi, ilBigi è un grande».
TRACK BY TRACK
1-COME SE FOSSE FACILE
Cantata con Enrico, racconta in maniera disincantata la differenza tra “essere” e “mostrarsi agli altri”. La chitarra slide di Paolo Zanetti sottolinea il clima di sospensione temporale nel quale fluttuano i pensieri.
2-IL RANDAGIO E L’UBRIACO
Entrano in gioco i personaggi, che Bigi descrive con spietata lucidità, sempre in bilico tra la voglia di vivere a pieno regime e la ricerca della pace interiore. Il sax di “Marlon” Marinoni sottolinea l’asprezza del tema, fino all’irruzione finale di Silvio Capeccia che rivendica le glorie di un passato punk.
3-CIRCO MERAVIGLIA
Prima grande stoccata poetica, in bilico tra la poetica del volo di un trapezista e i suoi struggenti pensieri. Una fotografia piena di sfumature, con un epico assolo finale al flicorno di Davide Brambilla che regala suggestioni felliniane.
4-DIO NELL’ULTIMO BAR
Tra sigarette, alcool, rimorsi e rimpianti un locale di quart’ordine diventa occasione di redenzione e speranza. Ancora il sax a rendere reale il senso di noia che si alterna a una inaspettata spiritualità.
5-UN’ALTRA ETÀ
Il mito dell’eterna giovinezza si alterna alla paura dell’ignoto. Un piccolo grande inno generazionale, con la voce di Andrea Miró ad aggiungere pathos ed energia.
6-PARTE DI ME
Con questa canzone Bigi raggiunge vette poetiche altissime, al punto che Ruggeri decide di includere la sua versione del brano nel suo album “La Rivoluzione”. Il tema della perdita e della elaborazione di una assenza colpisce al cuore, con il violino ipnotico di Andrea Miró che aggiunge commozione.
7-ANDARE VIA
Altro duetto con Enrico in un brano “on the road” sulle suggestioni del viaggio come reale scopo di vita, non per la voglia di raggiungere un punto d’arrivo, ma per imprimere l’ultima svolta eroica alla propria vita.
8-LE OMBRE DELLA SERA
Su un tappeto percussivo suonato a sorpresa da Enrico Ruggeri si snoda un brano sognante e evocativo cantato ancora con Andrea Miró: la contrapposizione tra il sogno di mondi lontani e la malinconia diventa una ballata ipnotica destinata a rimanere nel tempo più dei pensieri dei protagonisti.
9-ANIMA IN PENA
L’amore per il rock non ha mai abbandonato “il Bigi” che qui ci regala una cavalcata che esalta la sezione ritmica di Alex Polifrone e di Fortu Sacka (produttore del progetto con Enrico e tutta la band). Un brano che evidenzia la vocazione di tutto il gruppo a registrare “live” senza compromessi.
10-BESTEMMIO E PREGO
L’album si chiude con la title track, un brano che ha trovato vigore (e applausi!) nel tour teatrale di Ruggeri, che ha visto Massimo Bigi cantare e suonare con gli amici di sempre.
Rabbia, disperazione, poesia, ironia in una canzone già iconica per i fan del Rouge.
Etichetta: Anyway Music
Release album: ottobre 2020
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BIO
Massimo Bigi, anche detto ilBigi, nasce a Castiglione del Lago (Perugia) il 26 aprile 1958.
Entra nella band dei Generation Gap diventandone leader anarchico indiscusso, e fonda poi il gruppo The Ramblers.
ilBigi inizia un percorso professionale che va da cameriere, a uomo delle pulizie, tassista, albergatore, cuoco, bagnino, giardiniere. Un giro capestro che lo farà ripassare dal via, quello della musica.
Si ritrova per caso nel 1993 in tour con Enrico Ruggeri e qui scatta una celeste corrispondenza di musicali sensi. Prima come direttore di produzione e poi come tour manager, segue Ruggeri per anni in concerto in tutta Italia e non solo. I due diventano inseparabili compagni di mille avventure. Dopo anni di collaborazione però, sparisce per molto tempo.
Nei periodi di pausa dai tour, Bigi pubblica due libri: “Grand Hotel des Guitar” nel 2010, una serie di racconti dedicati al mondo della chitarra, e “Giocando col Tempo” nel 2016, ventiquattro brevi racconti frutto di fantasia e ricordi, che ruotano intorno alla passione per il rock’n’roll, ma anche alle ferite di una vita vissuta senza risparmiarsi e senza risparmiare.
ilBigi non smette mai di scrivere nuovi brani che tiene per lo più per sé. Torna con un bagaglio di esperienze complicate che hanno prodotto canzoni sofferte e intense.
Un giorno ne fa sentire qualcuna a Enrico Ruggeri che ne rimane folgorato.
Le canzoni si susseguono, si rincorrono, iniziando ad assumere forme sempre più convincenti, finché diventano dieci e portano la Anyway Music (Ruggeri) e Marco Poggioni alla pubblicazione dell’album “Bestemmio e prego”.
fonte: www.laltoparlante.it