Un omaggio ai numeri, nel loro essere gli affascinanti tasselli di quell’opera perfetta che è la natura
In radio dal 2 settembre
È un’opera corale, nel vero senso del termine, il singolo che anticipa il nuovo album di Marilena Anzini. Belli numeri, infatti, si compone di un coro di voci in dialogo con una chitarra acustica, regalando una complessità d’esecuzione resa semplice dalla maestria degli artisti coinvolti che rappresentano, così, la stessa semplice e affascinante complessità dei numeri.
Le sette coriste che compongono l’ensemble vocale Ciwicè, diretto da Marilena, utilizzano suoni vocalici e consonantici, creando contrappunti e intrecci vocali inaspettati, con raffinate armonie che richiamano sonorità a volte etniche, a volte contemporanee, ispirate alle note Circle songs di Bobby McFerrin, sicuramente uno dei riferimenti più importanti in tutto il lavoro di Marilena. Il risultato finale è un vero e proprio abbraccio sonoro che avvolge tridimensionalmente l’ascoltatore facendolo sentire immerso nelle voci.
«Tabelline, calcoli aritmetici… i numeri vengono spesso associati a tutto ciò che è razionale, preciso e misurabile, ma basta provare a contare quante stelle ci sono sopra la nostra testa ed ecco che i numeri ci portano dritti dritti nello stupore di un’altra dimensione: quella dell’infinito, che in matematica ha il simbolo dell’otto rovesciato. Non tutto è misurabile e forse proprio quello che non riusciamo a finire di contare è quello che ci affascina di più». Marilena Anzini.
Tra i numeri celebrati il Phi, detto anche numero aureo che ha, come il Pi greco, una serie infinita di decimali (1,61803…) e rappresenta la proporzione insita in tutto ciò che consideriamo bello. Se osserviamo con attenzione possiamo trovare questa proporzione aurea ovunque: nei fiori, nelle conchiglie, nelle ramificazioni degli alberi, nell’arte, nella musica e anche nell’uomo.
L’uscita di Belli numeri sarà accompagnata da un video ideato e realizzato dalla fotografa e videomaker Luisa Raimondi in cui lo sguardo oscilla dall’interno di una piccola stanza all’esterno di un cielo stellato, dalla mente razionale al mistero dell’immensità della natura, dai numeri apparentemente aridi e freddi alle corde di una chitarra che vibrano sopra il segno dell’infinito, il numero più incalcolabile che c’è.
Il brano anticipa la pubblicazione dell’album Gurfa, che letteralmente significa «l’acqua che si può raccogliere in una mano». L’acqua è infatti il filo conduttore dei testi che toccano temi profondi e riflessivi con leggerezza e sensibilità.
Autoproduzione
Radio date: 2 settembre 2022
Release album: 1 ottobre 2022
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BIO
Marilena nasce a Busto Arsizio (Va) nel 1964 e canta e suona la chitarra fin da quando era bambina. Inizia giovanissima a suonare e cantare in vari gruppi proponendo repertori che vanno dal folk americano alla musica d’autore italiana e si dedica ben presto anche a scrivere brani propri.
Nel 1998 fonda, con Giorgio Andreoli il gruppo acoustic-rock Arecibo, di cui è stata cantante, autrice e compositrice fino al 2012, ottenendo importanti riconoscimenti tra cui il Premio della critica al concorso Bianca D’Aponte (presieduto da Fausto Mesolella) e la finale di Voci per la Libertà nel 2002, in seguito alla quale apre il concerto di Elisa per Amnesty International a Padova nel 2003.
Si interessa via via sempre di più al canto corale e fa parte per diversi anni dell’orchestra vocale a cappella Ancore d’aria – condotta da Oskar Boldre – con cui incide un album, Teptalidum (2009). Con la guida di Oskar Boldre scopre l’arte dell’improvvisazione vocale e delle circle songs, che approfondisce poi studiando anche con Rhiannon, storica componente della Voicestra di Bobby McFerrin. Fa parte per un breve periodo di un ensemble internazionale di Improvvisazione vocale, con il quale offre alcuni concerti in diverse importanti città europee (Amsterdam, Berlino, Dusseldorf…). Contemporaneamente svolge un’intensa attività didattica: insegna musica, canto, canto corale, improvvisazione e funzionalità vocale presso scuole, associazioni e nel suo studio a Busto Arsizio. Già socia fondatrice e presidente dell’Associazione di promozione sociale Home and Journey, ne continua come libera professionista il lavoro di ricerca e di diffusione di tutto ciò che riguarda la voce, il canto e la crescita personale. Collabora anche con l’Associazione Voce Mea di Santa Giustina (BL) e con il Centro di Ricerca di Musicoterapia Arpamagica di Milano.
Dal 2019 dà inizio ad un nuovo progetto solista e riprende a scrivere canzoni con regolarità: la sua ricerca e il suo lavoro sulla voce portano ad una nuova vena creativa che dà ai sui suoi brani una nuova luce con arrangiamenti vocali raffinati e insoliti, che diventano a detta di molti una caratteristica particolare e distintiva della sua musica. Il suo primo lavoro discografico Oroverde esce nel dicembre 2020 con il supporto di Giorgio Andreoli che ne ha curato con lei la produzione.
Con la sua chitarra acustica e le sette voci femminili dell’ensemble vocale Ciwicè da lei diretto, Marilena partecipa a diverse importanti rassegne come Al riparo degli alberi a Trento, Le corti in canto a Locarno-CH e WoodinStock/Buscadero day al Parco Berrini di Ternate (Va).
Nel frattempo scrive nuove canzoni e ne sceglie otto, metà in italiano e metà in inglese, per pubblicare un secondo lavoro discografico, sempre autoprodotto. il 2 settembre 2022 esce il singolo Belli numeri accompagnato dal video di Luisa Raimondi e successivamente, il 1 ottobre, l’intero album che si intitolerà Gurfa, che letteralmente significa «l’acqua che si può raccogliere in una mano».
fonte: www.laltoparlante.it