Si intitola “Looking for Truth” il nuovissimo disco della cantautrice milanese Margherita Pirri. Artista che di Milano e dell’Italia ha forse appena il nome e qualche trancio di lingua nostrana qua e la nella sua tracklist colma di mondo celtico e canzone d’autore di stampo americano, di quella armoniosa ed eterea, minimale e ricca di visionarie ambientazioni che fluttuano leggere tra riverberi prepotenti e una totale assenza di ritmiche e digitalizzazioni. La Pirri è essenziale nei suoi brani fatti di voce e di piano piuttosto che di colori di chitarre e di chitarra arpa. Successi e riscontri, da più parti decantano la Pirri come una delle voce più preziose del nuovissimo panorama italiano. Di recente anche Giorgio Armani ha scelto un suo brano per chiudere la sfilata di Parigi lo scorso luglio. Pace ed equilibrio perenne che vive tra i boschi. Ecco i colori e il carattere di Margherita Pirri.
Armonia e delicatezza. Marchi inconfondibili della tua musica. Qual’é l’origine di tutto questo?
E davvero difficile descrivere l’origine di qualcosa, di un inzio o di una fine. Cerco di tradurre in musica le mie sensazioni, esperienze, emozioni, frammenti di vita che non voglio svaniscano per sempre e cerco di fissarli sul pentagramma.
Come hai incontrato la chitarra arpa?
Mi é sempre interessato scoprire nuovi strumenti e nuove forme musicali. Ero alla ricerca di uno strumento particolare e per caso ho trovato questo meraviglioso strumento navigando su internet.
Quanta Italia c’é dietro questa musica così esterofila?
Credo che la musica contrariamente alle lingue non appartenga a nessun paese preciso ma che sia universale, come lo sono le emozioni e i sentimenti. Mi piace scrivere in lingue diverse perché ogni lingua ha le sue particolaritá ed ha molto da offrire.
Autobiografia e vita di tutti i giorni, che sembianze assume dietro questo disco?
‘looking for truth’ é per me una ricerca tra nuovi suoni e arrangiamenti, spero che faccia un pó dimenticare il grigiore della routine quotidiana e viaggiare con la mente.
Non amo essere autobiografica nelle mie canzoni, prendo spunto da esperienze vissute, da ricordi, desideri, paure e speranze. Forse l’unica canzone autobiografica che ho scritto é “Cara Milano” del mio cd precedente “Daydream”.
Margherita Pirri e Armani. Apparentemente mondi separati. E invece?
Armani é uno dei pochi stilisti che é riuscito a rendere la moda un’arte. La musica che fa da sottofondo alle sfilate puó aiutare a creare un’atmosfera coinvolgente che emozioni. In questo senso la musica e la moda si incontrano. Per me é stato un grande onore che Giorgio Armani abbia scelto la prima canzone del mio cd “Say to me” come chiusura della sua sfilata Haute Couture che si é tenuta a Parigi il 7 luglio scorso.
Orizzonti e scenari. Cosa vedi nel prossimo futuro e cosa stai inseguendo?
Sono pronta a tutto cio che il futuro vorrá offrirmi, spero di continuare anche a scrivere colonne sonore, un’altra attivitá che mi appassiona e che porto avanti da diverso tempo.
Poi mi piacerebbe trovare nuove date live, esibirmi é forse l’emozione piú grande.