MAFALDA MINNOZZI | Sensorial: Portraits in Bossa & Jazz – Deluxe Special Edition

15 brani deliziosamente interpretati da una cantante italiana ormai di casa in Brasile e di fatto riconosciuta al pari e forse più di una star originaria di quel luogo magico.

MAFALDA MINNOZZI
Sensorial: Portraits in Bossa & Jazz - Deluxe Special Edition
MAMA Producoes Artísticas
2020

La cantante Mafalda Minnozzi e un’italiana “stregata”, ormai da decenni, dal Brasile, dalla sua cultura e dalla sua musica, al punto da essere riconosciuta e apprezzata nella terra della Bossa Nova al pari, e forse più, delle stesse star originarie di quei luoghi magici avendo avuto straordinarie collaborazioni con artisti del calibro di Milton Nascimento, Toquinho e molti altri.
Ha ricevuto dal Governo dello Stato di Rio de Janeiro la cittadinanza onoraria per meriti culturali ed è stata compresa dal Governo Federale, in occasione delle celebrazioni per il 500° anniversario della scoperta del Brasile, nell’elenco ufficiale delle 500 personalità più rappresentative del Paese.

Era la fine degli anni cinquanta, quando Antonio Carlos Jobim, con Vinicius De Moraes, João Gilberto e molti altri “mostri sacri”della musica brasiliana a seguire, “inventarono” la Bossa Nova, ebbero cioè la felice intuizione di contaminare la musica popolare brasiliana allora in voga – il Samba, il Choro – col Jazz, la ventata di musica nuova che imperversava proveniente dal nord dell’America.
E’ da allora che la Bossa Nova, questa ritmica nuova accompagnata da una nuova precisa grammatica musicale, è entrata prepotentemente, come il dono di una gradita novità per il mondo della musica, a far parte degli stili musicali più graditi e apprezzati dal pubblico di quasi tutto il mondo e stimolando l’interesse anche dei più importanti musicisti di tutte le culture.
Le sfaccettature di questo genere musicale sono molteplici, le offerte si sono susseguite negli ultimi sessanta anni sia con presentazioni prettamente “pop”, caratterizzate da una prevalenza dell’aspetto “musica popolare” dalle linee armoniche preferibilmente orecchiabili, che con confezioni dove il denominatore comune è principalmente la linea ritmica, mentre le componenti melodica e armonica, così come la dinamica degli arrangiamenti, esaltano prevalentemente le sfaccettature del jazz “colto” e risultano molto ben più sofisticate.

Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz – è una ricca edizione “De Luxe Special” con ben quindici brani, curatissima anche sotto gli aspetti grafici – con i maggiori standards del genere.
Confrontarsi con essi, come fa Mafalda Minnozzi  in questo album, e con i loro “padri” compositori – A Felicidade di Jobim, Samba da Benção di Baden Powell, quella che forse meglio rappresenta lo spirito “sensorial” dell’intero album oppure Chega de Saudade, ancora di Jobim ma portato al grande successo da Stan Getz e João Gilberto – è indubbiamente un esercizio insidioso.
C’è ancora una “chicca”, Un Altro Addio (Mais Um Adeus), capolavoro di sensualità di Vinicius De Moraes e Toquinho, riproposto nella versione italiana, adattata da Sergio Bardotti, che negli anni settanta fu interpretata da Ornella Vanoni accompagnata dagli stessi De Moraes e Toquinho. 
Non si può, a questo proposito, non sottolineare che Vinicius De Moraes  fu, prima che autore di canzoni, poeta finissimo e ricco di sensualità, molto vicino e amante dell’Italia, e non ricordare che il mai dimenticato Sergio Bardotti, in quegli anni, fu amico e strettissimo collaboratore di De Moraes e curatore delle edizioni italiane affinché le traduzioni dei testi fossero quanto più aderenti al senso originale.

A dimostrazione della sua enorme versatilità, la Bossa Nova, col suo spirito di contaminazione, ha attraversato negli anni molti confini e incrociato con successo diversi altri generi musicali.
La proposta di questo album è nell’incontro con la canzone d’autore italiana degli anni sessanta – come Città Vuota e Nessuno Al Mondo – e qui torna il tema dello scontro con interpreti blasonati come Mina e Peppino Di Capri ma, ancora una volta, la forza dell’interpretazione, la maestria degli arrangiamenti e la personalità dell’interpretazione, danno una veste vincente di originalità.

Merita ancora un cenno Jogral, un brano dove si evidenzia preponderante la componente musicale jazz  e in cui la performance di Mafalda si confronta con lo “scat”, una tecnica di canto spesso praticata da grandi interpreti in ambito Jazz, che si risolve in estremi virtuosismi vocali e “overtones”.

La sfida è dunque decisamente vinta, grazie alla profonda sensibilità artistica che Mafalda Minnozzi ha ormai introiettato profondamente lo spirito e il sentimento della Bossa Nova e alla scelta di vestire l’intero lavoro di quelle dinamiche di raffinatezza e gusto nell’interpretazione  e negli arrangiamenti che fanno, appunto , quella “differenza d’offerta” a cui si accennava prima.  Ascoltando la sua voce, il suo modo di cantare e di “interpretare”, si sente bene che, come spesso ripete, “…in gioventù ha tanto ascoltato Edith Piaf, Frank Sinatra, Nat King Cole e Caterina Valente…”.

Ma parte del merito del buon esito del lavoro è anche dovuto all’incontro, avvenuto diversi anni fa, con Paul Ricci, chitarrista, arrangiatore e produttore newyorchese da cui è nata una costante e proficua collaborazione artistica che ha iniettato nel progetto la giusta dose di jazz, discreto, pulito, asciutto ma indispensabile alla perfetta riuscita complessiva della ricetta.

 

Musicisti:

Paul Ricci, guitar, baritone guitar (tracks 3,6), resonator guitar (track 7)
Art Hirahara, piano (all tracks except 14, 15)
Harvie S, acoustic bass (tracks 1, 5, 6, 9, 10, 11)
Essiet Okon Essiet, acoustic bass (tracks 2, 3, 4, 8, 12, 13)
Victor Jones, drums (tracks 2, 3, 4, 8)
Rogerio Boccato, percussion (all tracks except 7, 14, 15)
Will Calhoun, udu drum, shaker (track 7)

Executive Production: Mafalda Minnozzi – MAMA Produções Artìsticas
Produced by Paul Ricci – Stringsong Music

Tracklist:

01. A Felicidade  (Antonio Carlos Jobim/Vinicius De Moraes)
02. Vivo Sonhando  (Antonio Carlos Jobim)
03. Morro Dois Irmãos  (Chico Buarque de Hollanda)
04. É Preciso Perdoar  (Alcyvando Luz/Carlos Coqueijo)
05. Desafinado (Antonio Carlos Jobim/Newton Mendonça)
06. Mocidade  (Toninho Horta)
07. Samba Da Benção 4:18  (Baden Powell/Vinicius De Moraes)
08. Once I Loved (O Amor Em Paz)  (Antonio Carlos Jobim/Vinicius De Moraes/Ray Gilbert)
09. Triste  (Antonio Carlos Jobim)
10. Chega De Saudade  (Antonio Carlos Jobim/Vinicius De Moraes)
11. Jogral  (Djavan/José Neto/Filó Machado)
12. Un Altro Addio (Mais Um Adeus)  (Toquinho/Vinicius De Moraes/Sergio Bardotti)
13. Dindi  (Antonio Carlos Jobim)
14. Città Vuota (It’s A Lonely Town)   (Jerome Pomus/Mort Shuman/Giuseppe Cassia)
15. Nessuno Al Mondo (No Arms Can Ever Hold You)  (Jimmy Nebb/Art Crafer/Gioia e Nino Rastelli)

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