Luca Sguera AKA “BERLIN SESSIONS” (AUAND AU9098-EP) disponibile dal 17 Aprile

AKA, il progetto del pianista Luca Sguera arriva alla sua seconda pubblicazione per Auand con un disco breve (tre pezzi, per poco meno di venti minuti di musica).

Coerente, poetico, contemporaneo, che non affonda nel manierismo dell’improvvisazione non idiomatica. Insomma… una cifra stilistica riconoscibile ed una poetica chiara, che spazia dagli arazzi impressionisti a unisoni avant! (Paolo Angeli)

Il lavoro è stato registrato nel giugno scorso a Berlino, dove Luca Sguera (pianoforte, rhodes, composizioni) ha vissuto in quel periodo. E’ stato raggiunto da Francesco Panconesi (sassofono), Alessandro Mazzieri (basso ed elettronica) e Carmine Casciello (batteria), e al termine di una settimana passata a suonare e a vivere Berlino da vicino, i quattro hanno registrato questa musica, che respira e vive dell’energia di quei giorni insieme.
I tre brani mostrano una scrittura semplice e fresca, che in ogni istante sa servire e guidare l’improvvisazione generando una musica fatta di atmosfere dense e rarefatte, un jazz aperto a nuovi linguaggi e caratterizzato da un uso raffinato dell’elettronica (come in “May 23rd”) e da esplosioni prospettiche sempre diverse (che in “Arp” vengono amplificate dall’utilizzo di timbri al contempo primitivi e futuristici) che seguono direzioni mostrate nel primo lavoro (“AKA”, Auand, febbraio 2019), ma elaborate e sintetizzate in una forma nuova ed essenziale.
E come nel primo disco, in cui alle composizioni del leader si alternavano improvvisazioni libere, anche qui ai primi due pezzi segue la traccia completamente improvvisata “Io ho l’impermeabile, tu le ali” il cui titolo è preso in prestito da una poesia della poetessa milanese Chandra Livia Candiani e che sembrerebbe investigare proprio il principio opposto: improvvisare una composizione.

Luca Sguera piano, rhodes
Francesco Panconesi tenor sax
Alessandro Mazzieri bass
Carmine Casciello drums

Produced by Luca Sguera
Executive Producer: Marco Valente
Cover photo: Kenji Yanagawa