LEONARDO DE LORENZO | on fiVe





Un disco emblematico. Una sintesi perfetta della musica del Mediterraneo, dagli anni Settanta ad oggi.

Tradizione melodica e modernità jazzistica si fondono alla perfezione nei sei brani originali composti dal batterista Leonardo De Lorenzo nel suo quinto album. Il tutto magnificamente interpretato da un quintetto decisamente “on fire”, espressione inglese a cui il titolo del disco rimanda apertamente. Infatti De Lorenzo ha dichiarato: “è una parafrasi del detto to be on fire, cioè essere letteralmente nel fuoco, in fermento dinamico, affaccendati con entusiasmo, presi da qualcosa”.

Lavoro che ha la particolarità di essere stato registrato in due sessioni “live” in studio di registrazione, alla presenza di un pubblico di circa cento persone tra appassionati e addetti ai lavori.

Noi ci siamo comportati come per qualsiasi altra registrazione” dice De Lorenzo, con false partenze, errori, interruzioni e riprese. Lenergia però non era la stessa: il pubblico ha apportato quel valore aggiunto fatto di adrenalina e passione che ci ha ispirato moltissimo”.

E a proposito dei brani che compongono il disco il batterista dei sei brani almeno cinque presentano metriche e tempi in 5/4 o multipli di questo, sono tutti molto articolati, ricchi di scene e momenti intensi. Sono anche diversi tra loro, pur mantenendo una certa coerenza compositiva e questo mi piace molto”.

 

Il disco si apre con Hope un brano sostenuto da un riff di contrabbasso decisamente azzeccato, che consente alla chitarra e al sax di dipanare una melodia che cattura immediatamente l’orecchio dell’ascoltatore. Gli assoli dei vari componenti del gruppo forniscono il biglietto da visita della qualità dei musicisti, confermata dalla musica che si ascolta nei brani successivi.

Si passa poi ad una ballad molto intensa, Perdersi in un quadro, seguita da Filo Rosso, brano che esalta le capacità di grooving di De LorenzoF Supremacy è invece una composizione intimista esaltata dal sound della chitarra di Giacinto Piracci.

Whirl Wind spinge il gruppo verso territori meno jazzistici impreziosito da un ottimo riff di contrabbasso ed dal robustissimo groove della batteria. Del resto come ha dichiarato lo stesso De Lorenzo: “scrivo secondo un istinto, un istinto del momento e non mi lascio influenzare dalla paura” di comporre qualcosa che non sia troppo jazz” o troppo rock” o troppo europeo”. Mingus parlava di musica totale ed è un po’ il mio slogan. Io cerco di proporre la mia musica totale”. Chiude il disco Reflection titolo che ben descrive il mood che pervade il brano.

 

Musicisti:

Leonardo De Lorenzo, drums, additional keyboards, arrangements
Ciro Marone, alto sax
Giacinto Piracci, electric guitar
Ergio Valente, piano, fender Rhodes
Vincenzo Lamagna, double bass

Tracklist:

01. Hope
02. Perdersi in un Quadro
03. Il Filo Rosso
04. F Supremacy
05. Wild Mind
06. Reflection

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AlfaMusic