Antonio Ciacca e’ uno di quei musicisti che, per bravura, preparazione culturale e apertura mentale, sono riusciti ad incidere e a lasciare il segno nei luoghi piu’ alti della Musica.
E’ uno dei pochi italiani perfettamente integratisi nel mondo dello spettacolo e del jazz americano (mi vengono in mente solo Fabio Morgera o Roberta Gambarini, mi perdonino gli altri). Dall’incontro con Wynton Marsalis, che lo “promosse” direttore della programmazione del Jazz at Lincoln Center, fino alla cattedra di Business of Jazz alla Julliard School di New York e all’attuale incarico al Setai Hotel, uno dei luoghi attualmente cult della vita musicale americana, in cui suona e cura la programmazione, il percorso e’ stato faticoso ma pieno di soddisfazioni… e soprattutto non alla portata di tutti.
E dire che Ciacca l’America l’aveva incontrata a Bologna, citta’ scelta da Steve Grossman per la sua nuova vita italiana. Proprio Grossman, di cui divenne allievo, lo incoraggio a trasferirsi a New York, suggerendogli i maestri giusti e trovandogli una sistemazione.
A distanza di quasi vent’anni da quell’incontro il pianista foggiano ospita il suo mentore nel suo sesto disco da leader e secondo per Motema Music dopo Rush Life (2008).
Lagos Blues e’ una perla rara per repertorio e interpreti e nella scelta dei brani, cosi’ come il Rush Life, si predilige la commistione tra pezzi originali dei musicisti del gruppo e standard. Ma qui, a differenza che nel precedente, inevitabilmente al centro della scena vi e’ il duo dei tenori, Steve Grossman e Stacy Dillard, che riportano alla mente altri duetti celebri, uno per tutti gli eleganti Coleman Hawkins e Ben Webster.
Antonio Ciacca firma, oltre a tutti gli arrangiamenti, Lagos Blues, che infiamma subito l’ascoltatore con ritmo latino e incedere potente, oltre alla delicata Nicòs Song. Grossman risponde al fuoco col blues modale Take The D Train, in cui la spinta di Ulysses Owens eccita i tenori, e con la ballad Nicoletta, dedicata alla musicista modenese e allieva Nicoletta Manzini. Body And Soul e’ ogni volta una sfida, ma nella versione in oggetto si respirano idee nuove, soprattutto nell’accompagnamento di Ciacca, che riesce ad essere originale mantenendo fermo equilibrio e gestione della densita’ sonora. Whims Of Chambers, blues di Paul Chambers, si traduce in groove puro e crudo con annesso felice assolo di Kengo Nakamura al contrabbasso. Chiude il disco un medley dedicato a Duke Ellington: il solo piano di Reflections In D introduce una corale In A Sentimental Mood.
Insomma un disco molto ben suonato e registrato, in cui emergono oltretutto le pregevoli doti di arrangiatore di Antonio Ciacca che speriamo di poter ascoltare presto nell’imminente (ormai da un pò…) Bouncing With Benny, in cui i pezzi del pianista sono suonati dalla Jazz Heritage Orchestra e dal Benny del titolo… Benny Golson!
Musicisti:
Antonio Ciacca – piano
Kengo Nakumura – double bass
Ulysses Owens – drums
Stacy Dillard -tenor sax
Steve Grossman – tenor sax
Brani:
01.
02. Take The D Train
03. Nicoletta
04. Whims Of Chambers
06. Nico’s Song
06. Body And Soul
07. Reflections In D/In A Sentimental Mood
Links:
Antonio Ciacca: www.twinsmusic.it
Motema Records: www.motema.com
Antonio Ciacca sara’ docente di pianoforte ai Seminari Internazionali di Musica Jazz programmati nell’ambito dell’Orsara Musica Jazz Festival dal 30 luglio al 4 agosto 2012.
Per info: www.orsaramusica.it