Koine Sound Collective è un progetto musicale composto e ideato da Fabrizio Fogagnolo (contrabbasso & elettronica) Riccardo Tosi (batteria & live elettronics) Achille Succi (clarinetto basso e sax) Alessia Turcato (voce & vocoder) Cristiano Pomante (vibrafono e marimba).
Non è un organico fisso, piuttosto un laboratorio di ricerca su nuovi orizzonti sonori della musica di matrice improvvisata, elettroacustica e contemporanea. Difficilmente si possono identificare elementi univoci di genere o stile cui associare il progetto, se non nei singoli elementi che lo compongono.
“Koinè” significa linguaggio comune. Fu l’esperanto della Grecia antica, una lingua comune che si generò prendendo in prestito parole, strutture e ritmi dalle molteplici e variegate popolazioni e culture che abitavano il Mediterraneo: l’unione di popoli diversi in un’unica comunità linguistica e culturale.
Il progetto Koinè nasce nel 2006 dall’incontro di Fogagnolo e Penazzi al seminario jazz di Ronciglione (VT). Dopo circa un anno e una serie di concerti è emersa l’esigenza di proporre un proprio elaborato musicale, ormai maturo.
Dal 2008 quindi un susseguirsi di richieste e collaborazioni hanno fatto sì che l’allora Koinè trio diventasse un vero e proprio gruppo di lavoro. In maggio il trio vinse il premio Bordighera Jazz ‘08, in giugno fu invitato alla FNAC di Milano per la presentazione del “Dizionario del jazz” a cura di Luca Conti (Mondadori), sempre in giugno furono ospiti di Fabio Treves a Lifegate Radio e in settembre, ritirando il premio a Bordighera, aprirono il concerto degli Earth Wind & Fire nella loro unica data italiana.
Nel 2009 parteciparono al concorso jazz “Chicco Bettinardi” di Piacenza e si classificarono tra i 4 finalisti.
Nel 2010 esce il loro disco “Everything’s in the roots” (Music Center / I.R.D.) che contiene molti di quegli elementi che sono fonte di interesse per la ricerca del trio: aspetto ritmico, contrasto tra innovazione e tradizione, fusione di nuovi stili. Il progetto si vanta della preziosa collaborazione di Mattia Cigalini al sax alto nello standard Out of Nowhere e nel brano Astrea di Penazzi.
2016 il trio si trasforma in quartetto, introducendo il vibrafono e il clarinetto basso (magistralmente suonato da Achille Succi, che alterna l’uso del sax contralto) e prosegue il percorso con l’esecuzione dei nuovi brani originali del contrabbassista Fabrizio Fogagnolo.
La ricerca ritmica e le contaminazioni sono tutt’ora gli elementi approfonditi nella musica proposta dai Koinè con particolare riferimento al jazz contemporaneo in cui timbri e stilemi della musica elettronica e improvvisata sono fondamenti imprescindibili: il risultato è una proposta attuale, fatta di composizioni originali e standard creativamente rivisitati, tali da assumere connotati nuovi e imprevedibili
Il nuovo album si intitola “Landings and Departures” ed è in uscita in questi giorni.
“Landings” non è solo un termine aeronautico: viene usato anche per descrivere quando si raggiunge un luogo o un obiettivo o una conquista. O potrebbe essere una nascita, qualcosa che procede dall’alto verso il basso senza significati gerarchici. Al contrario, “departures” è qualcosa che può ricordarci un nuovo inizio così come la fine di una fase della vita.
Tutti questi concetti hanno ispirato il modo di comporre e suonare queste canzoni. Si tratta di un piccolo concept album, in cui ogni brano è un capitolo di vita vissuta a cui il gruppo è particolarmente legato: dalle nascite alle morti, questo disco racconta il viaggio della vita stessa, raccontando episodi ed emozioni vissute dagli stessi interpreti. Un lavoro che dal punto di vista compositivo unisce scrittura e improvvisazione, oltre a sonorità acustiche e sintetiche.
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