Johnny Lapio
&
Arcote Project
ANTROPOSOPHIE
Antroposophie è un lavoro che prende ispirazione dalla figura di Rudolf Steiner e in particolare dalla teoria dei quattro temperamenti. Le composizioni assumono la connotazione di viaggio interiore intriso di stratificazioni sonoro pittoriche, studio dei silenzi e saturazione sonoro visiva.
Musica scritta, grafismo, conduzione e improvvisazione incontrano modalità e generi musicali diversi funzionali al suono di gruppo che ha l’obbiettivo di portare l’ascoltatore a perdersi in un labirinto emotivo squisitamente individuale e personale.
Johnny Lapio & Arcote Project
Johnny Lapio: Composizione conduzione tromba voce
Francesco Partipilo: Sax contralto
Emanuele Francesconi: Pianoforte
Fabrizio Fiore: batteria
Michele Anelli: contrabbasso
Arcote Project è lo storico collettivo torinese fondato nel 2009 dal trombettista Johnny Lapio. Numerose le collaborazioni internazionali, le performance e i concerti tenuti in Italia e all’estero dall’ensemble che ha ottenuto ottime recensioni dalle principali riviste internazionali e numerosi riconoscimenti.
Nel 2020 il gruppo è stato tra i vincitori dell’ultima edizione di “Vivere all’Italiana in jazz”, selezione indetta dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale per il rilancio del jazz all’estero.
Di taglio decisamente sperimentale il gruppo ha affrontato lavori, tutti a firma di Lapio, ispirati da temi inerenti la condizione umana incidendo anche colonne sonore di film documentari e spettacoli teatrali.
Links:
Il disco è in uscita in digitale il 18 marzo per l’etichetta inglese DDE Records.
https://promo.theorchard.com/tzR27Gkpc68FUr79skyJ?skin=light
www.johnnylapio.com
www.arcote.com
www.dderecords.com
Johnny Lapio
Compositore, trombettista e artista eclettico, Johnny Lapio rappresenta una delle figure più interessanti dell’attuale scena avanguardistica nazionale.
Nato e cresciuto nella periferia torinese in Aurora a Torino, la sua opera è segnata dall’interesse rivolto ai temperamenti e alle perversioni umane in relazione al rapporto con il cosmo. Le composizioni assumono la connotazione di viaggio interiore intriso di stratificazioni sonoro pittoriche, studio dei silenzi e saturazione sonoro visiva.
E’ l’unico artista italiano ad aver firmato tre opere (e ad averle eseguite in Prima assoluta) con il Maestro di fama mondiale Sylvano Bussotti (sia in qualità di compositore/musicista che di artista visivo), ad essere stato ufficialmente invitato dalla Tricentric Foundation e dalla Little Globe per un tour in New Mexico dopo il Sonic Genome di A.Braxton (a cui ha preso parte) e ad aver suonato nel Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Numerosi i premi vinti (tra cui l’ultima edizione di “vivere all’Italiana in musica sezione jazz indetta dal Maeci), le recensioni ottenute dalle principali riviste specialistiche, le Prime assolute di rilevanza storica e le commissioni ottenute da prestigiosi enti culturali nazionali e internazionali.
Durante la sua carriera è stato invitato per importanti omaggi ed anniversari come ad esempio quelli dedicati a Giorgio Gaslini, Sylvano Bussotti, Bruno Maderna e Cornelius Cardew, dal Museo del 900 di Milano. Non mancano all’appello nemmeno inviti da istituzioni internazionali come Japan Foundation, Tricentric foundation, Suika Music, Tgv snc e Little Globe per tour in Giappone, Usa ed Europa. Ha inoltre inaugurato importanti opere come il Pala Fuksas e il giardino pensile del grattacielo di Torino progettato da Renzo Piano. Nell’ottobre del 2019 è stato invitato in qualità di compositore presso La Camera dei Deputati per aver composto la colonna sonora del documentario Waiting prodotto da Silvia Innocenzi, Mimmo Calopresti, Giovanni Saulini, con la regia di Stefano Di Polito. È stato chiamato in qualità di ospite per partecipare in programmi Rai come l’Idealista, Farenheit, Tg2 Costume e società, Battiti, Rai 5 cultura, Sky musica e arte. Non mancano neanche le pubblicazioni in cui è stato inserito come cataloghi d’arte e libri ad opera di Promotrice delle belle arti, art pages e quelle ad opera di scrittori come Marco Basso e Mario parodi sui talenti del jazz torinese.
Negli anni ha collaborato, prevalentemente come leader, con alcuni dei principali artisti, scrittori, registi e musicisti internazionali sia in ambito jazzistico che contemporaneo eurocolto. Attivo come compositore, artista, trombettista, pianista, performer, bandleader, direttore d’ensemble di musica contemporanea, Johnny Lapio è presente sulla scena anche come ideatore di performance e spettacoli di ricerca che possono prevedere l’uso dell’elettronica. La sua musica e le performance sono state riprodotte, suonate ed eseguite in tutto il mondo. Ha inoltre inciso in qualità di pianista e tastierista diversi brani utilizzati da vari enti per colonne sonore di documentari e cortometraggi, per sonorizzazioni di ambienti e opere d’arte.
In qualità di pittore è ideatore del concetto life-line e focalizza la sua ricerca sui rapporti spazio-segno traducendo il linguaggio grafico, introdotto anche nelle partiture musicali, in performing art innovativa. La sua opera artistica è divenuta oggetto di tesi di ricerca o dottorato ad opera di studenti di facoltà italiane ed estere.
Parallelamente all’attività musicale e artistica affianca l’ambito musicoterapiaco, arteterapico, educativo e di docenza accademica. A soli 18 anni è tra i soci fondatori del primo hub multiculturale italiano e (nemmeno trentenne) coordina, oltre a tenerne la docenza, i primi master accademici italiani in Arteterapia, Culture contemporanee extraeuropee e linguaggi non verbali presso l’atelier della arti contemporanee e terapeutiche di Torino e presso l’accademia di Belle Arti di Brescia. Tiene inoltre numerose masterclass di composizione sperimentale, direzione d’ensemble contemporaneo, nuovi linguaggi della performance, musicoterapia, arteterapia, linguaggi non verbali, improvvisazione e conduzione di gruppi. E’ anche convinto dell’importanza dell’arte pedagogica e della prevenzione del disagio giovanile. Numerosi gli anni trascorsi in ambito educativo che non è mai stato abbandonato.
Dal 2009 inizia a lavorare alla sua più grande opera d’arte sociale fondando, con l’aiuto di storiche educatrici e artiste di Aurora, Arcote; il primo atelier della arti contemporanee e terapeutiche italiano sito in Aurora a Torino. Proprio in qualità di direttore artistico ha seguito e progettato importanti interventi sulle periferie utilizzando il mediatore musicale-artistico. Ciò ha permesso che il nome di Arcote fosse conosciuto in Italia e all’estero sia per la caratura artistica che formativa. Arcote è inoltre divenuta una metodologia a marchio registrato che include elementi innovativi come la biografia sonoro musicale, la composizione sonoro visiva e la direzione creativa d’ensemble; tale metodologia basata sul modello teorico di riferimento Lapio è applicabile non solo all’ambito artistico musicale ma anche a contesti preventivi, riabilitativi e terapeutici-arteterapici.
Johnny Lapio è diplomato, laureato, specializzato, perfezionato e qualificato a pieni voti o con lode in Composizione Jazz, Tromba Jazz, Musicoterapia, Musicoterapia psicodinamica (strum.pianoforte), Arteterapia ind.pittura, Scienze dell’educazione, Iconografia musicale, Criminologia, Recitazione e caratterizzazione vocale/doppiaggio rispettivamente presso il Cons.Giuseppe Verdi di Torino, Cons.Ghedini di Cuneo, Siena Jazz, Cons.di L’Aquila, Apim Confiam, Accademia Belle Arti Laba Brescia, Università degli Studi di Torino, Università Pontificia Salesiana Rebaudengo, Teatro Ods e Centro D. Ha inoltre seguito masterclass con importanti Maestri italiani e internazionali.
All’intensa attività musicale, artistica e di direzione affianca quella educativo/formativa. Attualmente ricopre anche il ruolo di Presidente e Direttore artistico dell’ass.Arcote e della coop. Arcote Atelier oltre che di coordinatore e docente del Master e del triennio in Artiterapie emotivo relazionali.