JO DAVID MEYER LYSNE  &  MATS EILERTSEN | Kroksjø

JO DAVID MEYER LYSNE  &  MATS EILERTSEN
Kroksjø
Hubro music HUBROLP 3534
2021

L’eponimo vocabolo Kroksjø si riferisce, per quanto dato saperne, ad un meandro fluviale, o cos’altro possa aver evocato l’immaginazione della coppia musicale Jo David Meyer Lysne e Mats Eilertsen, che avevamo lasciato dal fulgido album d’esordio “Meander”, osservando nel mentre le distinte progressioni dei due.

Così e rispettivamente, il più noto Mats Eilertsen, contrabbassista già veterano del trio di Tord Gustavsen e quindi di una complessa rete di interazioni, offriva una nuova prova delle scultoree vedute del suo trio jazz (“And then comes the Night”), doppiando poi la formazione con il vocale Trio Mediaeval in una prova di melting antiqua-jazz (“Memorabilia”) non inedita nel panorama generale ma musicalmente straniante ed in parte piagata dall’artificiosità dell’insieme, proponendo a propria firma un album dai segni molto diversi (“Reveries and Revelations”), realizzato scambiando a distanza con amici musicisti (già in epoca pre-Covid) individuali piste registrate.

Quanto al contitolare Jo David Meyer Lysne, questi sceglie di produrre in successione una nuova uscita vinyl-only, a seguire l’appena precedente ed analoga “Henger i luften”, affascinante lavoro avant-garde di raffinato respiro cameristico, condiviso con una giovane band in sestetto, indipendente nelle strategie rispetto al presente, in cui si torna al combo a due ma più ampliato per arsenale strumentale.

Le soluzioni condivise rialzando qui la posta sul piano di instrumentarium, tessiture ed arrangiamenti che, più sofisticati (ma anche più artificiosi) , sembrano un po’ oscurare il dialogo limpido ed il sound leggibile della prima esperienza (di ricchezza sufficiente a garantirne la compiuta espressione) e non giovare al meglio al connettivo dialogo tra i due, il cui senso non è comunque disconosciuto o tradito.

 

Pur non ritenendoci fautori assoluti del’adagio secondo cui “il troppo (o il di più) è nemico del giusto”, probabilmente lo avalleremmo se volessimo tornare ad apprezzare le medesime caratteristiche del primo lavoro, oggetto dell’intento di un ‘upgraging’ delle sue connotazioni mediante l’immissione di effettismi delle cui ragioni non ravvisiamo piena necessità: ma insistendo dunque sulla comparazione tra i due album in duo, l’ambizione di “arricchire” il soundscape  è da accettare come complemento del medesimo, pur un po’ a discapito della già apprezzata essenzialità di tratto.

Il puntamento verso una nuova (e più astratta) fisionomia d’insieme appanna soltanto in parte l’identità della presente associazione, autorizzandone l’attesa di ulteriori rivolgimenti di forma e investimenti progettuali.

 

Musicisti:

Jo David Meyer Lysne, chitarre acustiche, giradischi, synth, pedal steel
Mats Eilertsen, contrabbasso, effetti

Tracklist:

01. Lamira 06:42
02. Forve 02:39
03. Strandsjø 02:05
04. Byakjela 05:28
05. Snoensøya 02:37
06. lykkja 06:33
07. Finna 03:10
08. Furumokjela 02:58

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