Negli ultimi anni Jacopo Ferrazza si è affermato come uno dei più brillanti giovani jazzisti italiani, suonando al fianco di molti acclamati artisti come David Liebman, Greg Hutchinson, Camille Bertault, Logan Richardson, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu e molti altri.
Dopo Wood Tales, disco in solo pubblicato a febbraio 2021, Jacopo Ferrazza, alla guida questa volta di un quintetto con due special guest come Fabrizio Bosso (tromba) e Marcello Allulli (sax), interpreta visioni fantastiche e oniriche, delineate dalla fusione organica di jazz moderno, musica cameristica ed elettronica.
Il primo brano, Fantasia, ci catapulta subito all’interno di questo mondo: la voce eterea di Alessandra Diodati, alla sua prima esperienza discografica, dipinge un’atmosfera trascendente che viene bruscamente rotta dalla materica tromba di Bosso che porta il brano verso altri lidi, decisamente più spigolosi e progressivi.
Si susseguono episodi immaginifici e apparentemente sconnessi, così come si presentano i sogni. Ecco, quindi, ritratti gli ultimi pensieri di un soldato pochi istanti prima di cadere durante lo sbarco in Normandia in La Course e le considerazioni sulla ciclicità del tempo ispirate da Siddharta in River Theater; o ancora il racconto surreale di un vortice spazio-temporale in Blue Glow.
Si tratta di un lavoro dall’estetica molto moderna; partendo dal suono acustico del contrabbasso, Ferrazza sviluppa un’accurata estetica complessiva nelle sue composizioni attraverso l’elettronica; il pianista Enrico Zanisi ha contribuito notevolmente a questo intento grazie al suo ampio uso di sintetizzatori, diventando un elemento fondamentale per dare una precisa connotazione ad ogni brano.
Ciascuno dei componenti del quartetto riveste ruoli determinanti per la riuscita di questo disco: alla batteria di Valerio Vantaggio è assegnata, ad esempio, la pulsazione emotiva. Alessandra Diodati, rappresenta la guida che accompagna l’ascoltatore tra i diversi piani sonori e dimensionali. Il violoncello di Livia de Romanis manifesta il fuoco e l’impeto feroce tipico delle visioni notturne più vivide. il timbro shorteriano di Marcello Allulli ha un ruolo liberatorio e celebrativo nella parte finale del disco.
E’ un disco decisamente sui generis, di difficile collocazione, ma il cui ascolto esercita una fascinazione non comune, a dimostrazione, ove mai ce ne fosse ancora bisogno, che le etichette e le barriere tra i generi sono nella testa di chi ascolta e non in quella di chi scrive e suona la musica del nostro secolo.
Musicisti:
Jacopo Ferrazza, contrabbasso
Alessandra Diodati, voce
Enrico Zanisi, pianoforte, sintetizzatori e live electronics
Livia De romanis, violoncello
Valerio Vantaggio, batteria
Ospiti:
Fabrizio Bosso, tromba (Fantàsia e Old Souls)
Marcello Allulli, sassofono soprano (The Tree Of Life)
Tracklist
01. Fantàsia
02. The Explorers
03. River Theater
04. Old Souls
05. Land Of Time
06. La Course
07. Blue Glow
08. Step By Step
09. The Tree Of Life
Copertina e design grafico di Sophia Zaccaron
Foto di Federica Di Benedetto
Link:
Jacopo Ferrazza
Teal Dreamers Factory