Esce venerdì 28 aprile 2023 “Il controesodo”, il nuovo EP di proia, una raccolta in cinque tracce con cui con cui l’artista ci accompagna in un mondo di “musiche fragili come case antiche”. Un progetto art pop con influenze cantautorali da ascoltare senza pregiudizi, lasciando che l’orecchio si faccia testimone di una vita che altro non è che un “catalogo di storie”.
Qual è stato il momento in cui hai capito che era ora di dar vita al tuo progetto musicale?
Era un periodo in cui collaboravo con delle riviste, scrivevo recensioni di dischi. Più ascoltavo dischi di altri più mi convincevo di poter farne di miei
Come senti di essere evoluto da quando hai cominciato a fare musica ad oggi?
Non credo sia un’evoluzione, non è detto che ciò che facevo all’inizio sia meno valido dei nuovi lavori. Cerco di cambiare sempre, ma non credo che il cambiamento corrisponda sempre al miglioramento. Cambierò ancora, e se mi stancherò di quello che sarò diventato (a livello musicale) allora significa che starò andando dalla parte giusta
Fra tutti i brani contenuti nella raccolta “Il Controesodo”, qual è quello che ti rappresenta di più e perché?
Credo proprio ‘Il Controesodo’, perché conserva una malinconia che sento di aver ben padroneggiato.
Che musica stai ascoltando in questo periodo?
Nel periodo pre-produttivo ascolto sempre cose uscite da poco, per avere qualche spunto. Però poi vado sempre da un’altra parte, perché non dipende completamente dalla mia parte conscia.
C’è un artista con cui vorresti condividere il palco?
Sì, ma è morto.