Intervista a Piro: “Lampo” è il nuovo singolo

Alberto Piromallo Capece Piscicelli è Piro. Nasce a Roma il 14 maggio 1991, inizia a suonare la chitarra alle elementari e successivamente anche a prendere lezioni di canto. Approfondendo in particolare la conoscenza dei cantautori italiani, ma non solo, si innamora soprattutto di Lucio Battisti e dei Radiohead. Si laurea al DAMS con l’indirizzo “Organizzazione eventi” e in quel periodo scopre ed ascolta anche gli artisti del panorama indipendente. Lasciata a metà la magistrale in musicologia, per tre anni lavora come cuoco a Roma in ristoranti di cucina gourmet, per poi iniziare ad interessarsi anche al mondo delle risorse umane. Fino al 2017 scrive e canta in italiano all’interno di un gruppo rock, gli ELLEPPì, con cui fa uscire un album nel 2016: “Le Due e 1/4”. Durante la pandemia esce il suo primo album da solista: “Eroi del 2020”. Dopo tre anni torna con nuovi brani, limitando l’utilizzo dei sintetizzatori e delle drum machine al quale ci aveva abituati e riportandoci ad atmosfere più confortevoli. Il 5 maggio 2023 esce “Lampo”, il primo singolo.

Ne abbiamo parlato con lui:

Qual è stato il momento in cui hai capito che era ora di dar vita al tuo progetto musicale?

Ero in macchina con i membri della mia band parlando dei nuovi pezzi che avevo scritto. Loro li sentivano distanti da quella che era l’essenza del gruppo di allora, nonostante anche nei vecchi pezzi fosse molto presente la mia scrittura.

Quindi dissero: perché non li fai con un progetto tuo? E io ho pensato “perché no”, nonostante mi dispiacesse perché la vita di gruppo fatta delle prove insieme in saletta era molto più divertente.

Come senti di essere evoluto da quando hai cominciato a fare musica ad oggi?

Intanto con la consapevolezza che la cosa che mi piaceva di più era la scrittura delle canzoni e non il suonare uno strumento a sé stante. Poi ho anche notato come mi piacesse poter restituire emozioni attraverso l’interpretazione nel canto.

Infine ho acquisito il mio stile, sia nella scrittura che negli arrangiamenti. A volte il “vestito” giusto per le proprie canzoni non è sempre quello che si immagina ascoltando gli altri, ma va costruito su misura capendo nel tempo i propri limiti, i propri punti di forza e la propria indole.

In che modo il brano “Lampo” è rappresentativo della tua persona?

È difficile scrivere qualcosa di così personale da significare qualcosa solo per la propria persona.

Tutti abbiamo vissuto quelle situazioni o simili e anche io, ma piuttosto che raccontare storie personali quello che trovo veramente personale è il modo in cui si racconta e si interpreta qualcosa.

Che musica stai ascoltando in questo periodo?

A parte i soliti ascolti mi stanno piacendo molto gli ultimi album di Lucio Corsi e di Mille.

C’è un artista con cui vorresti condividere il palco?

Tra tutti sicuramente Max Gazzè. Il suo è stato il concerto più bello visto nell’ultimo periodo, per cui ho proprio pensato “soldi ben spesi”. Inoltre il mio primo album negli arrangiamenti era fortemente ispirato al suo Maximilian.