Intervista a Max Casoli dei CANEBIANCO in occasione dell’uscita del nuovo Singolo “Liberato”

Il 3 Dicembre 2020, sotto il nome di CANEBIANCO, esce il videoclip di un nuovo brano dal titolo LIBERATO.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il leader della band, Max Casoli.

Ecco la nostra intervista:

Da quanto tempo suoni?

Ho iniziato circa trent’anni fa. Ho attraversato generi ed esperienze musicali diverse. Ho aperto il live degli Skiantos, Bandabardo’, Paul Chain, The Gang, Enrico Capuano. Sono stato ospite in un programma di RAI stereo 2 diretto da Pierluigi Diaco. Finalista in concorsi importanti come Voce per la libertà di Amnesty International. Ho collaborato con artisti nativi americani, in particolare con il poeta Cheyenne Lance Henson. Tanti live e tante collaborazioni. È difficile ricordare le tantissime esperienze, ma ancora se il fisico regge al vino sono disposto ad andare avanti ancora per molto tempo.

– Cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente italiana?

Penso che stia arrivando il momento giusto. Io da parte mia ho dato vita ad un target televisivo in collaborazione con Rossini TV Pesaro. Il programma ha potuto realizzare solo 3 puntate, ma è bastato poco per capire che sarebbe stato un successo. Infatti grazie anche alla collaborazione con realtà come Mei, Il Piccio Records, Toast Records e agli ospiti di rilievo come Ruben dei Camillas e Daniele Di Gregorio musicista e percussionista di Paolo Conte abbiamo raggiunto grandi risultati di ascolto e visualizzazioni. In primavera ripartiremo e porteremo in quei locali che hanno aderito al programma il meglio della nuova scena indipendente.

– Secondo te è possibile vivere di musica nel 2020-2021?

In Italia è molto difficile per il momento. Almeno per per la musica indipendente non è ancora facile vivere di musica. Servirebbe una vera opera legislativa che dia respiro a quei locali che invece di investire in gioco d’azzardo scelgono di dare possibilità ai gruppi di musica indipendente di esibirsi, magari pensando di finanziare i vari permessi come Siae ed Emplas. Proprio per questo serve un movimento indipendente unito che faccia pressione anche in parlamento. Vi do una notizia positiva in merito. Il Meeting delle Etichette indipendenti ha dato vita ad un progetto che proprio in questo momento si sta occupando di queste tematiche insieme a tanti altri addetti ai lavori.

– C’è qualche“collega” che stimi particolarmente?

C’è ne sono tantissimi, ma ne cito uno per tutti. Uno che l’ho visto suonare dal vivo mentre era in attesa di un trapianto di cuore. Uno che ha portato la musica folk popolare sui palchi di festival rock nazionali ed internazionali. Un uomo che nella musica come me non vede solo intrattenimento ma lotta e coinvolgimento culturale. Un amico con il quale da anni mantengo vivo un rapporto di collaborazione. Sto parlando del cantautore romano Enrico Capuano.

– Progetti futuri?

Vivere la vita che mi resta come ho vissuto quella che ho passato. Ma soprattutto continuare a suonare e riprendere magari un giorno quei progetti lasciati a riposo come quello ispirato alla cultura nativo americana InCerimonia.

Nel frattempo si registra e si suona dal vivo come si è sempre fatto.

 

GUARDA IL VIDEO DI LIBERATO
https://youtu.be/pN5U5VyVuNM

ASCOLTA LIBERATO
https://bit.ly/3mPR92e

BIOGRAFIA
Erano gli inizi degli anni 90 e LA CANTINA in gergo musicale è il luogo dove nascono e sperimentano giovani musicisti e iniziano il loro percorso musicale. Per i fondatori del progetto CANEBIANCO è il luogo dove alla fine degli anni ’80 nelle Marche, a pochi chilometri da Urbino è iniziata una storia legata alla produzione di vino e alla nascita di una grande amicizia sfociata poi in un lungo percorso musicale.

E’ stata la naturale conseguenza di un periodo passato a produrre Sangiovese dove tra fumi dell’alcool e discussioni appassionate nascevano i primi brani. Era il 1990 quando con la collaborazione di Paul Chain in veste di produttore, Max Casoli, Daniele Fertili e Massimo Guerra danno vita ai Drunkers insieme a Simone Cossignani e Ramon Fabbrizioli, una formazione classic rock ma fortemente condizionata da sonorità hard rock psichedeliche. In quel periodo registrano un cd (Il tempio del sole) con Day Records di Paul Chain e l’etichetta Freakout (distribuzione Flyng Records).

Il disco vende e riscuote molti giudizi positivi nelle recensioni di riviste importanti come Rumore e Rockerilla tanto è vero che la band finisce negli Studi di RAI STEREO 2 con Pierluigi Diaco, all’epoca conduttore di un programma pomeridiano di musica rock italiana. Dopo una serie di live in giro per l’Italia il progetto grazie all’ingresso di Lux Casagrande (batterista di Paul Chain) e della vocalist Alessandra Giuliani inizia ad evolversi verso sonorità più vicine alla world music.

La passione dell’autore dei brani Max verso la cultura dei nativi americani dà inizio a una nuova avventura chiamata InCerimonia, e la musica diventa colonna sonora di un impegno civile e sociale rivolto alle problematiche di quella cultura primordiale vittima del disastroso sistema occidentale. Gli InCerimonia sperimentano nuovi orizzonti e suonano in luoghi poco esplorati dalla musica rock come convegni e festival culturali, e iniziano a collaborare con nativi americani come Lance Henson, scrittore poeta Cheyenne e associazioni pro native americane dove insieme abbracciano la causa di Leonard Peltier, attivista Lakota in carcere dal 1973 per motivi politici.

Dopo aver vinto concorsi musicali e spalleggiato band come Skiantos e Bandabardò il progetto muta ancora e si trasforma in CANEBIANCO, e la musica assume sembianze folk. Grazie alla collaborazione con Enrico Capuano (cantautore romano) nel 2006, registrano “Compagni di Viaggio” (Blond Records), 5 tracce che nel 2013 preparano la strada a “INTIGNATO” con la CPSR di Milano. 11 tracce registrate nello studio della band da Daniele Fertili e masterizzate da Filippo Litti nell’inverno 2012/2013. Il titolo del CD prende spunto da una malattia che colpisce i cani grazie alla Tignola, un parassita che si ciba del tessuto epidermico dell’animale fino renderlo pazzo e aggressivo. Ovviamente il dualismo riguarda da vicino la situazione umana attuale, dove il parassita è la burocrazia e il sistema economico occidentale complice di una politica condizionata dai poteri forti che rendono l’animale uomo vittima inconsapevole di se stesso.

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