Presenta
Barocco in Jazz
Laus Concentus e MusicArte Jazz Project
Salerno: 3 dicembre 2008 Chiesa della SS.Annunziata ore 21,00
Mercoldì 3 dicembre serata evento del XXI Festival di musica Antica nella chiesa della SS. Annunziata con il Laus Concentus e il MusicArte Jazz Project
Dopo il grande riscontro di critica e pubblico della serata inaugurale, della XXI edizione del Festival di Musica Antica di Salerno, promosso dall’Associazione Koinè, supportata dal Comune e dalla Provincia di Salerno, unitamente alla Fondazione CaRiSal, che ha visto assoluta protagonista la Nuova Orchestra Scarlatti e i suoi solisti, impegnati in un programma sigillato aureamente dalla “Serenata per un satellite….” di Bruno Maderna, mercoledì 3 dicembre alle ore 21, nella chiesa dell’Annunziata, i riflettori si accenderanno sul Laus Concentus composto dal soprano Elena Bertruzzi, Maurizio Piantelli al liuto, tiorba e chitarra barocca, Giorgio Merati ai flauti e clarinetto e Cinzia Polese al violoncello e sul MusicArte Jazz Project con Fabrizio Trullu alle tastiere, Walter Panini al sax e Gianni Satta alla tromba. Il programma della serata è una scelta delle “Favorite Things”, per citare John Coltrane, delle due formazioni, otto gemme simbolo del passaggio dal tardo-Rinascimento al Barocco con “Se l’aura spira” di Girolamo Frescobaldi, “La Mantovana”, “Damigella tutta bella” di Vincenzo Calestani, “Amante felice” di Giovanni Stefani, una “Spagnoletta” di Gaspar Sanz, “Torna deh torna” di Giulio Caccini, “Si dolce è il tormento” di Claudio Monteverdi e “Music for a while” di Henry Purcell, il cui tema verrà prima eseguito filologicamente dal gruppo barocco e poi, dato in pasto alle contaminazioni del trio jazz, un progetto che nasce dall’idea di trovare un terreno di ricerca comune tra un organico che affonda le proprie radici nella miglior tradizione della musica antica e il mondo dell’improvvisazione musicale.
Un incontro svolto, dunque, nel segno delle arie celebri, delle melodie entrate nel sentire di noi tutti. Un terreno dal quale partire per un viaggio assolutamente inedito e originale, guidati dalla convinzione che da repertori e trattamenti musicali come le trascrizioni, spesso ingiustamente e frettolosamente liquidati, possa prender vita un percorso musicale calato nella contemporaneità e nello stesso tempo in grado di valorizzare un’idea di creazione musicale in grado di conciliare piacere e ricerca, popolarità e sapere. Un’occasione che si tramuta in un avvincente gioco ad incastri tra epoche, generi, stili esecutivi, generando una complessa rete di relazioni tra pagine seicentesche originali, elaborazioni e adattamenti, citazioni, sino alla composizione estemporanea.
Il risultato è una musica che alterna garbo e spirito, gioco e sontuosità, enfasi e allegria, nella quale il solista improvvisatore adatta il proprio estro creativo ai tratti melodici, alle costruzioni armoniche, agli impulsi ritmici e, soprattutto, agli scenari emotivi e psicologici di brani che hanno inscritte nel loro essere storie e provenienze diverse. Nell’esecuzione prevarranno le rifrazioni sonore e le nuances espressive, che si sviluppano in un contesto essenziale, talvolta quasi minimale, dove si agisce per sottrazione togliendo orpelli e ornamenti per raggiungere una efficace sintesi poetica. Musica dai molteplici riferimenti, da cui si dipanano una miriade di echi sonori che emergono dalla memoria con ricercata “koinè”, dipanandosi in un percorso sorprendente e sofisticato, in grado di coinvolgere l’ascoltatore attento e curioso.
INGRESSO LIBERO
Info:
info@salernofestival.it
Cell.:328/0503066