I The Francis ci raccontano il loro percorso musicale

Fuori da venerdì 27 ottobre 2023 il nuovo singolo dei The Francis dal titolo “Flusso”. Dopo l’ultima pubblicazione, che risale a inizio estate, la band, nata alla facoltà di ingegneria di Milano, torna con un pezzo in cui le immagini del testo raccontano le fasi della vita umana con l’alternarsi delle stagioni. “Un dolce soffio, venuto in maggio, fiori nel campo e un cuore a metà” è l’inizio, dove la primavera viene associata all’infanzia. Il soggetto che viaggia tra i suoi ricordi è in continua evoluzione e cerca di ritrovare emozioni “sparse un po’ qua e là”. Esiste un dualismo che si confronta durante tutto il brano, le esperienze passate come luogo di rifugio e l’incertezza del futuro legata alle scelte che la vita mette di fronte. La sintesi arriva quando si dovrà scegliere tra “io penso a tutto ciò che non è andato o dico che tanto ormai è passato”. Nel ritornello, infine, si tratta il tema del ME. “E questo Flusso in testa che non so perché ma non mi lascia, Ricordarmi un po’ di Me”. Se si rimane costantemente immersi nel flusso si dimentica di vivere il presente. La possibilità di lasciare questo continuo ciclo per vivere il momento è l’ultimo messaggio con cui The Francis chiude il brano.

Quanto è importante l’ambiente universitario e quanto ha favorito il vostro percorso musicale? Come siete arrivati a parlare di musica?

L’ambiente universitario prima, come quello lavorativo ora rispetto alla musica rappresentano una spinta reciproca. L’ordinarietà di un lavoro d’ufficio crea la tensione necessaria per voler andare in sala prova a scrivere e ricercare. Sono le contraddizioni che vediamo fuori, specchio delle nostre esperienze, i riferimenti dai quali partiamo per fare quello che facciamo 

Il vostro progetto musicale nasce nel 2018. Come riassumereste ciò che è accaduto da quel momento, sino ad oggi?

Possiamo parlare di due fasi differenti alla quale sono strettamente legate le uscite. La prima, quella dell’EP “Un sacco di Francis” e dei singoli “On a Oublie” e “Cuando se pone el sol”, rappresenta il momento in cui appena finita l’università abbiamo raccolto i brani scritti negli anni precedenti per raccontare delle esperienze vissute e del tempo speso assieme. La seconda, in corso tutt’ora, ha visto l’ingresso nel progetto di nuove persone che ci hanno aiutato nel migliorare gli arrangiamenti e le produzioni. Al momento sono stati pubblicati tre singoli dei sei brani totali che andranno poi a comporre il prossimo EP (l’uscita è prevista per fine Marzo 2024).

C’è qualcosa tra le vostre influenze musicali che non potremmo mai immaginare? E qualcosa invece che non vi mette d’accordo?

Noi cinque veniamo da mondi molto differenti tanto che il lavoro più duro sino ad ora è stata la conciliazione delle varie influenze per trovare una pasta comune. Non sappiamo cosa fa oltre la vostra immaginazione, data l’eterogeneità potremmo essere in grado di sorprendervi.

E come avete passato il periodo del Covid? È stato un momento di difficoltà per i The Francis o forse, in una qualche misura, vi ha fatto anche bene?

Durante il periodo covid abbiamo tirato le somme del nostro periodo universitario ed inciso il primo EP. Proprio perché eravamo fermi con i live, l’idea più interessante è stata quella di chiudersi in studio per produrre i lavori che avevamo sviluppato sino a quel momento.

Prossimi piani e rimpianti sinora?

L’obbiettivo principale ora è chiudere gli ultimi due brani per poter aver pronto l’EP entro marzo. L’obbiettivo seguente sarà portare il lavoro appena terminato il più in giro possibile. Abbiamo un sacco di voglia di tornare sui palchi a suonare.