I Bravo Gesù Roger ci raccontano il loro debutto con “Burro es Gergo Va”

Dopo la pubblicazione del loro singolo di debutto “Fame“, i Bravo Gesù Roger pubblicano il loro album di debutto. Un nuovo capitolo, disponibile da venerdì 8 novembre 2024 su tutte le piattaforme digitali in distribuzione Believe Music Italy, dal titolo “Burro Es Gergo Va“, un disco di debutto che ci friggerà le trombe d’eustachio con tormentoni spregiudicati, riffoni tricefali, rime, assonanze, onomatopee, allitterazioni, e quella giusta dose di follia che garantisce un sonno agitato e un risveglio su un pavimento di marmo e grappa.

Li abbiamo intervistati riguardo il loro passato, fino ad arrivare ai loro piani per il futuro.

 

1. Avete tutti un background e un lavoro molto diverso gli uni dagli altri. Come vi siete trovati a lavorare insieme a questo ambizioso e nuovo progetto? Avevate già collaborato prima in altri progetti?

A coppie avevamo già avuto a che fare gli uni con gli altri: Marco e Flavio suonavano insieme in un altro progetto, i Martello; Efrem e Marco nel Trio Eslem e sempre Efrem e Flavio hanno condiviso un anno in conservatorio. Quindi non ci sono stati problemi, ci conoscevamo già sebbene non avessimo suonato tutti e tre insieme ma essendo musicisti affini l’interplay è stato immediato.

2. In che modo avete fatto convivere ironia e virtuosismo? E in che cosa vi sentite virtuosi (sentitevi liberi di citarci anche ambiti non musicali)?

É stato molto spontaneo in realtà, in senso musicale essere virtuosi significa avere una ricca proprietà di linguaggio, saper tradurre ciò che pensiamo o vogliamo dire tramite i nostri strumenti e ciò che volevamo fare in questo progetto era non prendersi troppo sul serio ma creare delle canzoni che fossero divertenti oltre che musicalmente interessanti.
È difficile dire in cosa siamo virtuosi, probabilmente in nulla hahahaha!!! Forse siamo virtuosi nei testi, abbiamo la capacità di trattare qualsiasi argomento dal piú superficiale al piú profondo e introspettivo e far sembrare tutto ugualmente “leggero”. Lo stesso vale per la musica, abbiamo delle linee musicali quasi banali e altre estremamente complesse, ma riusciamo a farle coesistere senza far percepire grossi divari.

3. Che cosa significa “Burro es gergo va”, e come mai è il titolo del disco?

Un perchè vero e proprio non c’è…proprio come il nome del progetto. Bravo Gesù Roger: un nome talmente assurdo ed imbarazzante che suscita solo curiosità. Cosa vuol dire Burro es gervo va? La risposta è nel nome del gruppo.

4. Quali sono le complicazioni dell’avviare un nuovo progetto musicale?

Avviare un nuovo progetto è molto semplice perchè l’entusiasmo è a mille e si è tutti eccitati per una cosa nuova…la difficoltà è mantenere l’entusiasmo alto nel tempo. Poi ovviamente ci sono alcuni scogli da superare che concernono il “farsi conoscere”, riuscire a portare pubblico e addetti ai lavori ad ascoltare la tua musica nonostante tu sia una novità sul panorama e nonostante il tuo nome sia incomprensibilmente brutto e assurdo.

5. Che cosa avete in programma ora?

Siamo impegnati nella promozione del disco, abbiamo deciso di adottare la tecnica del Risiko e conquistare i territori pian piano avanzando coi nostri carroarmatini. Ci interessa principalmente la dimensione dal vivo, una modalità comunicativa che sta diventando anacronistica, ma vogliamo essere presenti anche sull’etere. Stiamo già registrando brani nuovi in vista dei futuri concerti e di un prossimo album.