Ha spopolato ovunque col brano-tormentone “Busindre Reel”. Ha venduto oltre 4 milioni di dischi nel mondo e si è affermato come il massimo esponente della cornamusa asturiana. Sabato 2 agosto Hevia (al secolo José Ángel Hevia Velasco) ritorna in Italia per la VII edizione della “Rassegna dell’Arpa Viggianese”, storica rassegna dedicata alla world music e alla tradizione lucana in programma al Mandorleto di Viggiano (Potenza). Ad accompagnarlo dal vivo ecco Josuè Santos al piano acustico e la sorella Maria Josè alle percussioni tradizionali. Con questo progetto prettamente teatrale l’artista spagnolo rivisita le tradizioni asturiane, dove le cornamuse sono presenti da secoli come protagoniste principali nella vita quotidiana e in tutte le celebrazioni religiose. Una sintesi perfetta tra musica popolare e contemporanea, tra spiritualità e sonorità etniche.
Famoso per aver inventato una speciale gaita midi (una cornamusa elettronica), Hevia ha pubblicato nel 1998 il suo primo album “No Man’s Land”, distribuito in quaranta paesi, vendendo solo in Spagna più di un milione di copie. Coi successivi “Al otro lado” e “Étnico ma non troppo” si è consacrato definitivamente, mentre con “Obsessión”, il suo ultimo lavoro prodotto dalla EMI, ha raggiunto la maturità artistica. Due suoi brani, “La Línea Trazada” e “El Garrotin”, sono apparsi sul gioco multipiattaforma “Vigilante 8: Second Offence”. Oltre al concerto di Hevia in programma l’esibizione dalle 21 del trio Brigan, protagonista anche di un workshop dal titolo “Musica Galiziana – origini,forme esecutive e strumenti“. Numerose le iniziative in programma sabato, dal workshop “L’arpa girovaga” di Tatiana Donis all’esposizione di strumenti tradizionali, dal dj set dello Staff Delirio ai concerti pomeridiani con Girotondo d’Arpe e Green Circle. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
La Rassegna dell’Arpa Viggianese è un evento organizzato dall’associazione culturale Art.9, finanziato dagli assessorati comunali alla Cultura e al Turismo e allo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, della Comunità montana Alto Agri e dell’Ente Parco nazionale dell’Appennino Lucano.