Simone Agostini
Green
distr. Fingerpicking.net
2009
Composizioni dai chiaroscuri essenziali e dalle suggestive forme dinamiche per l’album d’esordio del chitarrista abruzzese.
“Green” e’ il primo lavoro da solista di Simone Agostini, nuovo adepto del fingerpicking (per i profani: il fingerpicking e’ la tecnica che consiste nel suonare gli strumenti a corda con le dita e senza l’utilizzo del plettro per conferire maggiore espressivita’ e completezza alle melodie). Il cd si apre con “L’Enchartment du Phare”, pezzo intimo che conduce l’ascoltatore verso il successivo “Childhood memories”: in entrambi i brani Simone Agostini recita sempre un ruolo da protagonista con la sua chitarra e nel secondo riceve un sostegno elegante dalla viola di Peppino Pezzulo e dal piano di Sandro Paciocco. “A25” suona in modo piu’ crudo e proietta l’ascoltatore in un ideale viaggio in autostrada con tutti i pensieri affollano la mente di ciascun guidatore o passeggero prima di raggiungere la destinazione prefissata. “The Bridge of sounds” descrive in modo sereno lo studio sulle dinamiche compiuto dal chitarrista abruzzese, cosi’ come accade ancor piu’ precipuamente in “Dialogues”, mentre in mezzo a questi due brani si colloca “Brigante se more”, generoso omaggio ad Eugenio Bennato. “El llanto de Luna” e’ il pezzo meno prevedibile dell’album, per le brevi e inaspettate pause che rendono piu’ corposa la seconda parte del brano. Dopo il rassicurante “Waiting for May”, ci si immerge in “The village of gnomes”, in cui si immaginano degli gnomi in una sfrenata ed inedita danza in una delle loro feste. “Little suite DS” chiude il cd in modo nobile grazie all’armonica suonata dallo stesso Agostini e alla decisiva slide guitar di Paolo Giordano.
Simone Agostini e’ giunto alla pubblicazione del suo primo album “Green” dopo essersi classificato secondo al concorso New Sound of Acoustic Music (Premio Wilder-Davoli) nel 2005 e dopo aver trionfato come guitar-winner nella finale europea dell’Emergenza Acoustic Showcase nel 2008. Il chitarrista abruzzese, classe 1981, che ha partecipato a numerose manifestazioni oltre quelle sopraccitate, si e’ affidato agli insegnamenti del chitarrista pescarese Paolo Giordano per fortificare il suo sound.
E’ riduttivo considerare “Green” un semplice lavoro strumentale da ascoltare magari nei momenti di relax. Il chitarrista abruzzese ha confezionato un album che presenta composizioni piuttosto semplici e minimaliste, ma che allo stesso tempo si distinguono per delle ottime dinamiche, capaci di suscitare emozioni lineari, ordinate e durature.
Musicisti:
Simone Agostini – chitarra acustica
Sandro Paciocco – pianoforte in “Childhood Memories”
Paolo Giordano – slide guitar in “Little suite Ds”
Peppino Pezzulo – viola in “Childhood Memories”
Link:
Simone Agostini: www.simoneagostini.it – www.myspace.com/simoneagostini