GJERMUND LARSEN TRIO | Tøyen Sessions

GJERMUND LARSEN TRIO
Tøyen Sessions
Heilo / Grappa HCD 7353
2023

Una visione scandinava del folk intesa, come non di rado, con poche ambizioni radicali o re-interpretative: il mondo sereno e lineare del violinista Gjermund Larsen trova argomentazioni e spunti nuovi in un album che suggella la proposta dei singoli del 2019, e finalmente assemblato nel presente “T​ø​yen Sessions”.

Trattiamo insomma di una quinta esperienza discografica per il trio, ricordando una trilogia a partire dal 2006, quindi con maggiorate ambizioni e line-up la prova allargata in “Salmeklang” (2016), in doppio trio acustico, quindi una nuova ripresa in studio presso la Tøyenkirka, ritrovo familiare in quanto sede di prove per la formazione da quasi un ventennio.

L’apparente chiarezza dell’impianto generale potrebbe, sulle prime, far sottostimare il potenziale formativo del giovane violinista, che ha militato con efficacia anche negli ensemble di Christian Wallumr​ød o Arve Henriksen, nondimeno le personali propensioni appaiono investite su una linea espositiva accessibile e calda, che tematicamente si riferisce a momenti del giorno e delle ricorrenze annuali, in uno spirito di pacificazione con la natura e con il mondo che non poco deve, nella scrittura, allo stato di liberazione dalla clausura e i disagi della recente pandemia.

Del resto, il medesimo Larsen impiega espressioni molto semplici per descrivere le proprie attitudini compositive ed estetiche: “Compongo e realizzo schizzi per arrangiamenti a casa, utilizzando violino, pianoforte, organo, violoncello e contrabbasso quando lavoro con la musica, ma solo quando noi tre ci incontriamo i brani assumono la loro forma perfetta: Sondre e Andreas aggiungono moltissimo alla musica, così i miei arrangiamenti sono intesi come punto di partenza con cui giocare. Ritengo che la musica abbia un suo linguaggio, e penso spesso di raccontare storie quando eseguo le mie composizioni. E penso anche che molti degli ascoltatori a loro volta inventino le proprie storie, e che in questo modo si dimentichino per un po’ il tempo e il luogo”.

Stilisticamente, l’insolito violin-trio privo di devices percussivi e poco segnato da speculazioni ritmiche (per quanto pervaso da una morbida e continua pulsazione), palesa una miscela intessuta “anche” sul jazz, ma nell’essenza modellata sul flusso delle ballate popolari, mercé un’esposizione calda, ove lo strumento solista detiene un palese e pressoché continuativo protagonismo, lo strutturato pianoforte oltre alla posizione armonica offre un ruolo di doppiaggio alla linea del violino, ancorato dalla solida cornice del contrabbasso.

Otto misure  narrative coinvolgenti e in apparenza non-problematiche e scevre da polemica, di spirito caldo nell’edificazione di una comfort-zone estetica di spirito domestico, onestamente alieno da ambizioni innovative, ma in ultimo accessibile, argomentato e godibile.

 

Musicisti:

Gjermund Larsen, violino
Andreas Utnem, pianoforte
Sondre Meisfjord, contrabbasso

Tracklist:

01. Morgenslått 5:46
02. Blå 4:01
03. April 5:10
04. Sankthansvals 5:44
05. Avslått 5:09
06. Vintermarsj 5:03
07. Røros 4:34
08. Kveldsvals II 3:41