Una carica deflagrante di fervido swing, fomentata da un’intensa energia, in una sorta di crescendo rossiniano. Largo San Marco, in Francavilla Fontana, storica location del Francavilla è Jazz, è stato lo scenario del settimo eccitante concerto programmato per la VI edizione di questo festival. A calcare il palco, Giovanni Amato 4et feat. Max Ionata, sfolgorante formazione composta da Giovanni Amato (tromba), Pietro Lussu (pianoforte), Vincenzo Florio (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria) e dall’ospite d’eccezione Max Ionata (sax tenore), fenomenale sassofonista affermatosi da anni nel gotha del jazz nazionale e internazionale. Il live, a sorpresa, è stato aperto dalla giovanissima e talentuosa cantante Desirée D’Amuri, appena quattordicenne, accompagnata in due brani dal pianista Larry Franco. Tornando al quartetto, il repertorio presentato da Amato e i suoi partner era imperniato su immortali standard, oggetto di una personale rilettura, appartenenti alla tradizione. Il trombettista campano, vera e propria stella del firmamento jazzistico, ha conquistato immediatamente il calorosissimo e nutrito pubblico con il suo adrenalinico fraseggio di chiara matrice boppistica, con il suo killer instinct, la sua verace musicalità e il suo innato senso melodico di rara fattura, il tutto arricchito da una proiezione sonora molto potente. Max Ionata si è reso protagonista grazie a un playing esplosivo, intriso di incandescenti scorribande cromatiche e ornato da un suono riscaldante, magnetico. Per ciò che concerne la sezione ritmica, Pietro Lussu ha brillato per la limpidezza e la fluidità del suo pianismo, dall’estrema efficacia e mai sopra le righe. Il contrabbassista Florio si è messo al servizio dei solisti in modo impeccabile, con il suo puntuale walking straight ahead. Alla batteria Pasquale Fiore, che ha cesellato un comping incisivo e pimpante, assai swingante e di grande sostanza, ben sostenuto da un timing chirurgico e supportato da una notevole padronanza di linguaggio. Profondamente rispettosi degli imprescindibili valori legati alla tradizione afroamericana, Giovanni Amato e i suoi partner hanno manifestato tutto il loro amore incondizionato verso il mainstream, dimostrando agli ascoltatori in visibilio (autori di standing ovation a iosa) di credere con forza negli insegnamenti tramandati dai grandissimi maestri del passato. Un concerto, quello firmato Giovanni Amato 4et feat. Max Ionata, che ha donato immensa gioia, in cui sembrava aleggiare lo spirito delle icone sacre che hanno scritto la storia del jazz.
Francavilla è Jazz
7 settembre 2019
Largo San Marco, Francavilla Fontana
Giovanni Amato, tromba
Pietro Lussu, pianoforte
Vincenzo Florio, contrabbasso
Pasquale Fiore, batteria
Featuring:
Max Ionata, sax tenore