Terzo concerto della rassegna “Pignatelli in jazz” Terza Edizione, domenica 17 marzo, sempre nella stupenda location della Veranda Neoclassica del Museo Pignatelli di Napoli, con il concerto di Gino Giovannelli trio con Gino Giovannelli (pianoforte), Umberto Lepore (contrabbasso), Salvatore Rainone (batteria) e Luigi di Nunzio (sax).
Per tale concerto è stato presentato in anteprima nazionale il disco “Overwhelmed” prodotto dall’etichetta pugliese Dodicilune in uscita il prossimo 25 marzo in Italia e all’estero distribuito da Ird e che sarà presentato ufficialmente all’interno della rassegna Piano City Napoli che si svolgerà a partire proprio da fine marzo.
Gino Giovannelli, giovane pianista e compositore napoletano, dal 2012 è stato selezionato per partecipare a tutte le edizioni di PianoCity Napoli, oltre a suonare in piano solo in concerto al MANN, e per la rassegna “Il Jazz Italiano per Amatrice”. Ha avuto la possibilità di studiare con musicisti del calibro di David Kikoski, Matt Penman, Dado Moroni, David Binney, Reuben Rogers, Greg Hutchinson, solo per citarne alcuni, perfezionando i suoi studi al pianoforte a New York. Di rientro in Italia ha partecipato al quartetto di Luigi Di Nunzio in diverse occasioni, tra cui l’apertura del concerto degli Steps Ahead con il trio di Francesco Ciniglio, con il quartetto nel tour italiano del chitarrista olandese Reinier Baas. Ha partecipato alla realizzazione del cortometraggio “Feel Like Sharing” e ha prodotto la colonna sonora del docu-film “il principe delle pezze”.
Visibilmente emozionato, perché questo disco d’esordio conta moltissimo per la sua carriera artistica musicale, durante il concerto, con lo straordinario talento che lo contraddistingue al pianoforte, Gino Giovannelli , supportato dalla bravura degli altri musicisti con lui sul palco che si sono esibiti, sotto l’applauso del numerosissimo pubblico presente, in virtuosismi ed assoli di grande coinvolgimento ed emozione, ha presentato tutti i brani del suo primo disco, contraddistinto da una miscela di sonorità che spaziano da più vari generi musicali dal rap al rock, al jazz o alla stessa musica classica. Come giustamente sottolineato da pianista italoinglese Julian Oliver Mazzarello nelle note di copertina dell’album “è quasi come se varie sfaccettature di quest’artista emergessero allo stesso tempo “ , il concerto ha messo in luce le varie influenze che la musica di Giovanelli ha subito dai vari musicisti con i quali ha studiato e collaborato in questi anni e che fanno di questo disco un esempio della buona musica dei giovani jazzisti napoletani e che non può non essere comprato ed ascoltato.
Annamaria De Crescenzo