GILBERTO GIL: la musica, la liberta’ e Internet

In occasione del suo concerto napoletano per il Festival Ethnos a Castel Sant’Elmo abbiamo incontrato Gilberto Gil, icona della musica brasiliana, ispiratore del movimento Tropicalista, ex-Ministro della Cultura del Governo Lula…

Aspettiamo che con la fine del sound check  il maestro GILBERTO GIL si conceda alle interviste.

Mentre ci apprestiamo i colleghi di una rete televisiva privata ci chiedono aiuto per la traduzione dal portoghese (anche se Gil dice di capire perfettamente l’italiano). E allora accettiamo l’intervista “collettiva”. Intantoil maestro si accomoda tranquillamente con il sorriso sulle labbra sul divano nero del camerino sulla P.zza d’Armi del Castello.

SC: Maestro, come sta?

GG: Bene! E’ un piacere enorme stare qui ed ogni volta che vengo a Napoli ho la sensazione di una maggiore intimita’, di una maggiore conoscenza e di un maggiore piacere per la citta’. Anche questa volta non e’ stato differente e gia’ mentre salivo le colline per giungere sin qui ho sentito lo spirito meraviglioso della citta’ di Napoli, e volevo esprimere questo, un cuore brasiliano vuole comunicare e sentire uno scambio forte con un luogo dal punto di vista interiore.

SC: Napoli come Bahia, dunque!

GG: Napoli mi ricorda molto il Brasile, mi ricorda molto Bahia, la citta’ di Salvador, prima di tutto per una questione topografica, geografica, “Napoli e’ simile al Brasile, sembra molto il Brasile” ( ce lo dice in Italiano) ed anche il popolo, la cultura, il modo di esprimersi, il calore, l’essere alla mano.

SC: Ma ritorniamo alla musica…Ha appena terminato il sound check. Cosa ascoltera’ il pubblico napoletano questa sera?

GG: Sentiranno una serie di canzoni di vari periodi del mio lavoro, SUPER HOMEM, canzoni piu’ antiche, LA RENAISSANCE AFRICANE, che e’ una canzone del nuovo disco …

SC: Dedicata al Senegal?

GG: Si’, scritta per il festival di ARTE NEGRAS che si e’ tenuto in dicembre in Senegal. E poi canzoni di altri autori, come BOB MARLEY.

SC: Lei ieri era in ABRUZZO per portare la sua solidarieta’ alla popolazione colpita dal terremoto. Che situazione ha trovato e cosa ha provato?

GG: Gia’ molto e’ stato recuperato della citta’. L’esercito, i vigili del fuoco, e che altro, la difesa civile, la prefettura locale, le autorita’ e la popolazione stanno lavorando con molta energia per recuperare il recuperabile. Ho visto una grande distruzione nella zona del centro, soprattutto a carico degli edifici piu’ vecchi, ma la citta’ gia’ sta recuperando.

SC: Lei e’ stato il primo Ministro di origine africana nel suo paese…

GG: (interrompe) No, no, Pele’ lo e’ stato prima di me…

SC: insomma, uno dei primi…

GG: si’, uno dei primi…

SC: cosa pensa di Obama, che cosa pensa che voglia il popolo, voglia di un nuovo corso o cosa?

GG: L’elezione di Obama e’ un fatto storico di grande importanza per gli Stati Uniti, un paese che ha sempre avuto una forte “resistenza” verso i negri e ed e’ in questo atteggiamento “punto di riferimento” per molti Stati. Che una parte consistente di bianchi d’America abbia eletto Obama e’ una cosa importante. E’ una persona intelligente, ha dimostrato molto capacita’ nella gestione del potere, determinazione nell’esercizio del potere, e si trova di fronte a molte difficolta’ sia nella gestione del Sistema America sia del Sistema Mondo. Poi c’e’ la questione del Medio Oriente, la questione dell’Asia, della Cina, la questione dell’America del Sud, problemi complessi, e la politica americana ha avuto sempre negli ultimi anni un atteggiamento molto “imperialista” e, invece, considerando tutte queste questioni, il mondo contemporaneo ha bisogno di una visione piu’ generale, piu’ pluralista, che Obama ha. E il Sistema America sta reagendo, il Sistema Mondiale sta reagendo e se trovera’ un equilibrio riuscira’ a fare un buon governo.

SC: Lei ha sempre cantato contro il razzismo, contro le differenze sociali, e ha detto anche che negli occhi neri dei brasiliani e’ sempre possibile vedere un arcobaleno. Lei crede che ci sara’ la possibilita’ di vedere un reale “arcobaleno”, che ci sia una speranza di forte miglioramento e sviluppo, una soluzione ai problemi sociali del Brasile?

GG: Penso che il mondo abbia due possibilita’: o si democratizza, si pluralizza, si “rilassa” dal punto di vista razziale, sociale, oppure la gente vivra’ una fase molto difficile, una fase oscurantista, con la possibilita’ di un ritorno al fascismo forte. Credo che, pero’, vi sia la tendenza ad una crescita della democrazia tra i popoli, grazie anche all’uso di internet  e alle nuove possibilita’ di comunicazione. Cio’ rendera’ piu’ “leggera” la questione razziale in tutto il mondo ed e’ possibile che nei prossimi 50 anni le differenze razziali saranno un problema meno grave di oggi.

SC: Puo’ essere utile diffondere tali messaggi attraverso la musica? La musica come messaggio sociale, dunque, per sollevare un intero popolo, come il Brasile o anche il Meridione d’Italia?

GG: La Musica e’ una forma d’espressione molto cara  ai popoli, l’uso sociale che se ne puo’ fare avra’ certamente un’efficacia maggiore che con qualsiasi altro mezzo. Per questo e’ molto frequente che i musicisti prendano parte al discorso politico, filosofico, culturale, ricevendo una risposta attiva da parte del popolo. Anche in Brasile e’ cosi’, la musica popolare ha avuto una parte nella politica, una ruolo culturale in tutte le fasi della nostra storia, e il dialogo con l’Italia e’ un dialogo importantissimo. Prima e’ stata la musica italiana ad arrivare fortemente in Brasile, poi negli ultimi anni e’ stata la musica brasiliana a dare impulso a quella italiana.

SC: Con il progetto BANDA LARGA ha dato a chiunque assistesse ad un suo concerto la possibilita’ di registrare, riprendere e diffondere tutto quello che accadeva nel corso dello spettacolo, atto “rivoluzionario” considerando le restrizioni e i divieti che vi sono attorno alla diffusione della musica su internet. E’ ancora possibile? Le persone posso ancora inviare filmati, foto, registrazioni sul suo sito?

GG: Ancora si’. Anche se il progetto Banda Larga e’ terminato due mesi fa in Brasile, il nostro sito BANDA LARGA e’ attivo e le persone possono continuare ad interagire.

Nel salutare Gilberto Gil gli chiedo di autografarmi il CD e lui scrive, come sempre, “GILBERTO GIL … PAZ” (pace).