La pura creatività non è una qualità che si acquisisce attraverso gli studi scolastici, bensì è una dote connaturata al proprio DNA. In questo, Franco D’Andrea, rappresenta un preclaro esempio da emulare. “Intervals I” è il nuovo episodio discografico firmato Franco D’Andrea Octet, nutrita formazione costituita da Andrea Ayassot (sax soprano e alto), Daniele D’Agaro (clarinetto), Mauro Ottolini (trombone), Franco D’Andrea (pianoforte), Enrico Terragnoli (chitarra), Aldo Mella (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria) e Luca Roccatagliati (elettronica). Il CD si compone di brani originali sgorgati dalla rigogliosa mente del pianista, tra i quali Afro Abstraction, m2+M3, Traditions N.2Air Waves e Old Jazz, mentre Intervals 1, Intervals 2, Intervals 3 e Intervals 4 sono scritti a quattro mani con Ayassot, D’Agaro, Ottolini, Terragnoli, Mella, De Rossi e Roccatagliati. Il climax mistery di Afro Abstraction è ipnotico. Qui i fiati si intersecano simbioticamente nel segno del free, dando vita a un potente e maliardo flusso sonoro, in cui sono sostenuti dal trascinante comping tribale cesellato da De Rossi. Traditions N.2 è una composizione debordante di finezze. Ottolini si esprime attraverso un eloquio serpeggiante. In Intervals 4, brano estremamente incalzante, D’Andrea pennella traiettorie armoniche e sonore illuminanti, che fungono da abbrivio e stimolo per dar vita a un’esuberante improvvisazione collettiva. “Intervals I” rappresenta una sorta di vademecum della genialità improvvisativa e della libertà interpretativa. Un album in cui Franco D’Andrea veste i panni di un sublime scultore del suono, sempre pronto, insieme ai suoi eccellenti sodali, a dispensare perle di saggezza artistica.
Genere: Avant Jazz / Contemporary Jazz
Musicisti:
Andrea Ayassot, soprano and alto sax
Daniele D’Agaro, clarinet
Mauro Ottolini, trombone
Franco D’Andrea, piano
Enrico Terragnoli, guitar
Aldo Mella, double bass
Zeno De Rossi, drums
Luca Roccatagliati, electronics
Brani:
01. Intervals 1 02. Afro Abstraction 03. Intervals 2 / m2+M3 04. A4+m2 05. Air Waves
06. Intervals 3 / Old Jazz
07. Traditions N.2
08. Intervals 4
Non si legga come una critica negativa l’affermazione che questo HBPM, di Andrea Zacchia col suo Hammond Trio, suona un po’ “retrò”, come uno sguardo all’indietro, un originale revival che richiama suoni e gusti d’altri tempi, tutt’oggi gradevoli ed indimenticabili.
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