Come in un mondo fiabesco, dall’atmosfera magica, onirica, in cui vi è anche spazio per un fine senso dell’umorismo, per il divertissement, dove l’autenticità comunicativa rappresenta la vera stella polare. Con Rosario Bonaccorso Quartet – “The Sound of Us” feat. Olivia Trummer, raffinata formazione composta da Rosario Bonaccorso (voce e contrabbasso), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno), Nicola Angelucci (batteria) e Olivia Trummer (voce e pianoforte), è calato il sipario sull’ottava edizione del Francavilla è Jazz di Francavilla Fontana. Il quartetto guidato da Bonaccorso, uno fra i nomi più altisonanti del jazz italiano (e non solo) degli ultimi venticinque anni, ha proposto un repertorio imperniato (principalmente) su composizioni originali scaturite dal suo inesauribile estro, congiuntamente ad altri brani, con testi in italiano e in inglese, autografati a quattro mani insieme a Olivia Trummer. Spassoso ed empatico nel raccontare e descrivere la genesi delle sue composizioni, oltre ad aneddoti legati a varie esperienze artistiche, Rosario Bonaccorso ha calamitato l’attenzione del numerosissimo e attento pubblico di Piazza Giovanni XXIII con la sua classe cristallina, vero segno particolare del suo inconfondibile stile, e con la lodevole gestione della dinamica, cucita ad arte sul suo gruppo, in ogni brano. Il contrabbasso, o meglio la «contrabbassa», come da lui stesso più volte definito, fra le sue mani sembrava assumere le sembianze di un confidente in carne e ossa, con il quale dialogava amorevolmente. Il suo playing poetico, pittorico, da sindrome di Stendhal, unitamente a un canto sobrio e sussurrato, ulteriormente impreziosito da un roccioso “4” tipico del puro swinger nei brani più incalzanti, e da una profonda cavata, ha scosso le corde emozionali dei presenti. A condividere il palco con lui, il sopraffino trombettista e flicornista Fulvio Sigurtà, protagonista di eloqui improvvisativi intrisi di candore, lirismo e calore interpretativo. Perno della sezione ritmica il talentuosissimo batterista Nicola Angelucci, che ha sapientemente interagito con garbo, architettando un comping pregno di brillante e policromatica musicalità, costantemente al servizio dei solisti con estrema efficacia e sensibilità. Infine, la cantante e pianista tedesca Olivia Trummer ha suscitato l’entusiasmo della gente con il suo timbro soave, oltre a un pianismo leggiadro e intensamente espressivo.
Rosario Bonaccorso Quartet – “The Sound of Us” feat. Olivia Trummer ha conquistato tutti attraverso un’inclita sinossi del senso estetico, in cui la toccante osmosi tra i quattro musicisti ha dato vita a un tutt’uno, a una sola anima. Così, con questa ciliegina sulla torta, si sono spenti i riflettori sull’ottava edizione del Francavilla è Jazz. Un festival magistralmente diretto da Alfredo Iaia, deus ex machina e autore di scelte artistiche sempre vincenti e convincenti, figlie della sua competenza, passione e spirito d’intraprendenza, un direttore artistico che è stato in grado di creare una vera e propria oasi felice per tutti i jazzofili pugliesi. Una rassegna patrocinata, sostenuta, fortemente voluta dal Comune di Francavilla Fontana e resa possibile anche grazie al prezioso contributo degli sponsor privati, indispensabili supporti senza i quali sarebbe stato impossibile realizzare l’evento. Partendo dal basso, in punta di piedi, il Francavilla è Jazz era un festival artigianale, ma ormai, grazie a un elogiabile lavoro corale, ha definitivamente spiccato il volo. Chapeau!
Francavilla è Jazz
5 settembre 2021
Piazza Giovanni XXIII, Francavilla Fontana
Rosario Bonaccorso, voce e contrabbasso
Fulvio Sigurtà, tromba e flicorno
Nicola Angelucci, batteria
Feat. Olivia Trummer, voce e pianoforte