Forse Danzica ci racconta il suo nuovo EP dal titolo “Lunaire”

Esce venerdì 13 maggio 2022 in distribuzione Believe Digital “Lunaire“, il nuovo disco del progetto Forse Danzica. Matteo Rizzi torna con un nuovo capitolo definitivo che vive nei locali underground di Milano e che nasce da una relazione a distanza in bilico: un disco che definisce il genere dell’electro-noir e che conferma Forse Danzica tra le realtà indipendenti più interessanti della scena.

  • Una relazione non a lieto fine è stata l’ispirazione per il tuo nuovo disco. Forse un po’ di tristezza è necessaria per scrivere? 
    Un po’ di tristezza aiuta a fare un sacco di cose, spesso dalla tristezza nascono delle forme particolari di  introspezione. Io non credo nemmeno troppo nella necessità di reagire in ogni circostanza, a volte il dolore è fatto per starci dentro e per conoscersi.
  • Come avviene quindi la scrittura di un tuo pezzo? E quando ne sei soddisfatto?Parto da un’idea, da una parola cardine o un’idea musicale, poi sviluppo le parti, mi piace portare avanti in blocco sia la scrittura sia le idee di arrangiamento, le parti dei vari strumenti eccetera. Poi a un certo punto condivido il lavoro con Marco e insieme finalizziamo e cambiamo quello che c’è da cambiare. Soddisfatto tendenzialmente mai, a un certo punto li lascio andare e basta.
  • Parigi ti ha influenzato in qualche modo? E come in particolare?
    Parigi mi ha influenzato nella misura in cui era un luogo per me immaginario, nel senso che ci sono stato giusto un paio di giorni tanti anni fa e quindi lo conosco quasi solo attraverso le esperienze degli altri e il sentito dire, e quindi mi trovavo a immaginare come fosse la vita a Parigi di una persona che mi mancava durante la sua assenza, e ambientavo questa idea di lei nella mia idea di quel luogo.
  • Vivi ancora nella stanza dove hai scritto “Lunaire”?
    Si e ci ho scritto anche tutte le cose che sentirete in futuro. Però a settembre mi trasferisco finalmente.