Con l’occasione dell’uscita di Lucania, il suo ultimo Cd, incontriamo Felice Del Gaudio che accetta gentilmente di rispondere a qualche nostra domanda.
Sound Contest: Ciao, Felice, iniziamo con piccola presentazione del tuo profilo. Raccontaci brevemente di te, da quanto tempo sei nel mondo del jazz e quali eventi o collaborazioni hanno segnato la tua carriera di musicista?
Felice Del Gaudio: …brevemente e’ una parola ardua, visto che ho 49 anni e suono professionalmente da quando avevo 24 anni… e poi, caratterialmente, non sono portato ad autocelebrarmi. Pero’ devo dire di aver avuto, in tutti questi anni, diverse collaborazioni interessanti, ed ognuna e’ stata un’esperienza importante, da cui ho ricevuto sia soddisfazioni che insegnamenti. Agli inizi della mia carriera, cito un pò a caso, ho lavorato con Lucio Dalla, Mango, Hengel Gualdi, Piergiorgio Farina, e col Gruppo Hit List sono entrato a far parte delle classifiche inglesi. E poi con Alan Sorrenti, Cheryl Porter, Amii Stewart, Antonella Ruggero, con Andrea Griminelli al Blue Note di Milano, con Joyce Yuille, col maestro Teo Ciavarella, e ancora, ho partecipato, nel tempo, a molte trasmissioni della RAI… e adesso ho il terrore di aver trascurato qualcuno…
S.C.: Hai sempre variato le tue attivita’ tra dischi prodotti in veste di band-leader, l’insegnamento e la realizzazione di libri e manuali di musica, la partecipazione ai lavori di altri, in veste di session-man, sia in sala di registrazione che nei live, come uno dei bassisti piu’ ricercati sulla piazza. Quale di questi ruoli ti da piu’ soddisfazione e come cambia, tra un ruolo e l’altro, il concetto di creativita’?
F.D.G.: Tutte queste vesti mi piacciono, e le considero appunto come degli “abiti”, purche’ siano confortevoli e belli da indossare. Intendo dire che, per me, e’ importante, in ogni situazione, poterci metterci “del mio”, qualcosa della mia creativita’ ed esperienza. Il ruolo cambia nella misura in cui, di volta in volta, ti confronti con le esigenze del momento e le persone che hai davanti a te. Alcune volte scegli tu il da farsi, altre volte scelgono gli altri per te, e ti devi adattare… parlo di musicisti, produttori, artisti, attori, direttori teatrali, ecc.
S.C.: Il tuo ultimo disco, in uscita in questi giorni, si intitola Lucania ed e’ un dichiarato omaggio alla tua terra… Come musicista che, per definizione, gira e si sposta da una parte all’altra del globo, quali legami ti riportano alle tue origini?
F.D.G.: Si, i legami sono tanti anche perche’, fino a 24 anni, ho vissuto a Lagonegro, anche se sono nato a Maratea, ma solo per motivi “storici”, legati all’ospedale. Quindi la mia infanzia, i miei amici, i parenti stretti sono li, i ricordi e i primi passi nel mondo musicale li ho mossi nel territorio, e non si possono dimenticare i matrimoni, le sagre, le feste di piazza… quando hai 20 anni o giu’ di li…
S.C.: … e, per coerenza, ti sei circondato di due colleghi musicisti, anch’essi lucani, Stefano De Bonis e Alfredo Laviano: e’ stata una decisione dettata dal campanilismo, dalla ricerca di una sorta di sensibilita’ comune, per le specifiche competenze individuali o per cos’altro…
F.D.G.: Non tanto per il primo… ma, piuttosto, per gli ultimi due motivi che hai suggerito… Ho sempre desiderato registrare delle emozioni e fermarle li, in quel preciso istante. Ho scelto un agriturismo nei pressi dello studio di registrazione a Filiano, un paese vicino Potenza, ci siamo regalati questi momenti di condivisione e approfondimento di tematiche personali, musicali e di vita, insieme ai miei amici musicisti e la fotografa Giovanna Gammarota, che ha fermato i momenti in meravigliosi scatti in bianco e nero, cosi’ come appare nel nostro video, inserito in You Tube, dal titolo OBLIVION.
S.C.: La formazione adottata e’ il trio: una scelta minimale…
F.D.G.: …anche questo e’ un sogno che ho sempre coltivato, comporre dei brani e poi di volta in volta ri-arrangiarli con un organico diverso e il trio e’ un punto di fondamentale importanza in questa operazione perche’, se un brano funziona “in trio”, e’ fatta.
S.C.: Se non sbaglio, sei anche endorser di una serie custom di corde per basso…
F.D.G.: …si ,ho scoperto una ditta abruzzese che produce corde per molte altre marche importanti nel panorama mondiale e, insieme al proprietario, abbiamo pensato di creare una linea dedicata al basso elettrico, corde di ottima fattura ed economiche, purtroppo poco pubblicizzate, con il marchio SIRA legato alla mia immagine.
S.C.: Prendendo spunto da quest’ultimo tuo lavoro per gettare uno sguardo all’indietro, chi senti di dover ringraziare di piu’ per la tua carriera ed il tuo successo?
F.D.G.: Tante persone… a partire dai miei genitori che, quantomeno, non mi hanno mai ostacolato… poi il mio primo maestro di musica e di vita Pino Racioppi, Hengel Gualdi, grande clarinettista, che mi ha dato preziosi consigli… e tanti altri, ma l’elenco sarebbe lungo…
S.C.: Il futuro, almeno quello immediato, sara’ quindi dedicato alla presentazione di questa tua ultima fatica…?
F.D.G.: Si, mi piacerebbe tanto dedicarmi solo ed esclusivamente al neonato cd, ma purtroppo, non avendo nessun contratto discografico serio, lavoro contemporaneamente a piu’ progetti, e sono almeno tre o quattro, che mi permettono poi di muovermi su altri fronti. Per un consulto rapido e veloce su di me consiglio comunque di visitare i miei siti web.
S.C.: Grazie, Felice, ed un sincero “in bocca al lupo” per i tuoi progetti!
F.D.G.: Grazie a voi, e buone cose a tutti.
Info:
www.felicedelgaudio.it
www.myspace/felicedelgaudio
La recensione di Lucania su Sound Contest
Il Video di OBLIVION dall’album Lucania